LEGO Pirates of the Caribbean: The Video Game – Recensione LEGO Pirati dei Caraibi

Al principio fu "una galassia lontana lontana", completamente fatta di mattoncini. In seguito toccò all’archeologo più famoso del mondo e a tutta una serie di brand famosi, presi di peso dal cinema e dai fumetti (anche il pipistrello di Gotham e il maghetto di Hogwarts hanno avuto il loro bel da fare), fare da cavia per la simpatica follia dei giocattoli intramontabili per eccellenza: i LEGO.

A questo giro i mattoncini danesi scelgono il pirata Johnny Depp e la sua scanzonata ciurma. In effetti, la saga dei "Pirati dei Caraibi" si presta molto bene allo stile ludico che LEGO porta avanti ormai da diversi anni, esploso con la bella saga cubettosa dedicata a Star Wars. Anche questa volta sviluppato da TT Games, il gioco ripercorre tutti e quattro i film della saga (si, anche l’ultimissimo), in un tripudio di situazioni ironiche ispirate alle scene più riuscite dei lungometraggi.

Capitan Jack Sparrow.

Se avete già giocato a qualche vecchio titolo LEGO saprete già cosa aspettarvi. Quasi la totalità dell’offerta ludica è stata presa pari pari da quanto già visto in passato. Si tratta di un puzzle game abbastanza semplice con piccoli intermezzi action votati al button smashin’ più sfrenato. Il tutto è diviso in quattro capitoli principali che, come è facile intuire, ripercorrono i quattro film della saga. Purtroppo, per quanto la formula riesca a strappare qualche ora allegra e più di un sorriso, tutto sa di vecchio e riciclato. I titoli LEGO divertono sempre, ma ormai non tentano di innovarsi e il giocatore che ha già completato i giochi precedenti rimarrà amareggiato.

Il gameplay è stato studiato per un pubblico giovanissimo, e si vede. Come già accennato in precedenza, la sfida rimane molto bassa, specialmente nei combattimenti (dove basterà premere velocemente il tasto azione). Si va avanti in un misto di esplorazione, puzzle da risolvere e facili combattimenti, senza disdegnare qua e la qualche sezione platform. Purtroppo, la pessima gestione della telecamera rende molto arduo destreggiarsi tra un salto e l’altro. Un vero peccato.

Come consuetudine LEGO, il silenzio è oro. Tutte le cut scene sono infatti rigorosamente mute, cosa che rende molto difficile seguire il susseguirsi delle vicende anche per chi conosce a memoria i film Disney. Il punto di forza di forza di tutta la produzione ricade ancora una volta sulla comicità, padrona di tutti gli intermezzi e dell’intero gameplay. Naturalmente, gli amanti della saga cinematografica avranno di che rallegrarsi: oltre agli stacchetti comici tornano proprio tutti i personaggi della serie, tutti giocabili (anche se molti sono poco più di un mero orpello). Come già accaduto nei titoli precedenti, alcuni di essi si differenzieranno non solo per l’aspetto, ma anche e specialmente per le abilità utilizzabili, utili per destreggiarsi tra i tanti (semplici) puzzle sparsi qua e la per i livelli.


Un assalto navale in puro stile LEGO

Ad un’enorme quantità di personaggi corrisponde un’enorme mole di sbloccabili. Tra i vari livelli sono sparsi miriadi di oggetti collezionabili, i quali sbloccheranno segreti altrimenti preclusi. Insomma, per completare tutto al 100% ci si dovrà dare un bel da fare.

Mattoncini colorati nei Caraibi!

I mattoncini più famosi del mondo sono resi egregiamente, risaltando sempre nello scenario senza mai stonare. I personaggi principali si riconoscono subito, perché, nonostante la loro cubettosità, gli animatori sono riusciti a riprodurre la loro camminata e le loro movenze in maniera quasi perfetta (Jack Sparrow si muove e si atteggia esattamente come nei film). È tutto un tripudio di colori e di mattoncini che schizzano da tutte le parti.

Ma non tutto è fatto di LEGO. Gli ambienti, specie quelli naturali, sono stati ricreati utilizzando texture realistiche, da far invidia a molte produzioni più serie. Un plauso speciale va alla splendida realizzazione dell’acqua, quasi vera se non fosse per i mattoncini galleggianti qua e la.


la realizzazione dell’acqua è davvero incantevole.

Chiude l’excursus sulla componente tecnica la bellissima OST che accompagna ogni livello, presa pari pari dalla colonna sonora dei quattro film. Impossibile non gasarsi all’ascolto del theme principale, che da solo prepara il giocatore all’avventura vera e propria.


Verdetto finale

LEGO Pirati dei Caraibi è un lavoro onesto e divertente che, non discostandosi molto dai precedenti titoli firmati LEGO, riesce a regalare qualche ora di svago totale e di leggera comicità. Peccato per una facilità di fondo quasi disarmante, che rende il gioco adatto quasi esclusivamente ai più piccoli, e per le poche idee originali: se avete giocato a qualsiasi titolo LEGO in passato potete tranquillamente lasciare le avventure cubettose di Jack Sparrow sullo scaffale. Non troverete, infatti, nulla di veramente nuovo, e potreste pensare di acquistarlo solo se siete fan accaniti della saga cinematografica. Se invece questo è il vostro primo titolo LEGO, allora il discorso cambia: compratelo tranquillamente se amate le sfide poco impegnative e i giochi dalla trama inesistente.

 
 

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