LittleBigPlanet 2 – Anteprima LittleBigPlanet 2

Era certamente prevedibile che Media Molecule avrebbe tentato di bissare il successo del primo LittleBigPlanet. Originariamente presentato praticamente in contemporanea con il lancio di Playstation 3 sugli scaffali dei nostri negozi, l’ibrido tra platform, puzzle-game ed editor di livelli con protagonisti i simpaticissimi Sackboy si è guadagnato  negli anni schiere di appassionati, superando le aspettative degli sviluppatori. Molte – alcune delle quali difficilmente opinabili – sono state anche le critiche, soprattutto improntate su come il trasformare i giocatori in game designer dia molto spesso risultati mediocri in termini di qualità media degli infiniti livelli creati dall’utenza.

Resta il fatto che i fan dei pupazzi di pezza di Media Molecule sono molti e sono stretti attorno alla comunità online che condivide ormai migliaia di stage sviluppati dagli utenti stessi, sempre più vogliosi di vestire i panni di game designer.  Tra pochi giorni sarà disponibile nei negozi il secondo capitolo di LBP, che promette di essere maggiormente curato e ancor più improntato sulla creazione rispetto al suo predecessore, prediligendo la collaborazione tra i vai giocatori tanto in locale quanto online. Facciamo insieme un rapido sunto di quanto sappiamo fin’ora, aggiungendo alcune considerazioni emerse dopo l’approfondita prova della demo presente sul Playstation Network.


Tra le novità c’è il rampino: semplice e divertente al tempo stesso, vivacizza molto il gameplay


Una ventata di (inaspettate) novità

Sarà stato l’affrontare la prova dei primi livelli con la convinzione che ci saremmo ritrovati di fronte alla fotocopia riveduta e corretta del primo LBP, ma dobbiamo ammettere di essere stati piacevolmente sorpresi dalle novità inserite dagli sviluppatori: il primo livello disponibile nella demo ci ha permesso di provare con mano il rampino e le nuove molle, due elementi che combinati insieme velocizzano e svecchiano il gameplay delle sezioni platform con sorprendente abilità. Questi due oggetti permettono ai Sackboy di saltare molto in alto coprendo lunghe distanze, aggrappandosi alle pareti e donando ai livelli una dimensione più verticale rispetto al passato. Alcune sezioni ricordano a tratto i livelli simil Las Vegas dei vecchi Sonic the Hedgeog, con una serie di sezioni simmetriche che danno l’impressione di trovarsi all’interno di un flipper. Pur non raggiungendo la precisione di controllo e la velocità di altri platform storici come il citato Sonic, questa introduzione è comunque bastata a farci sperare in livelli più dinamici e divertenti rispetto alle sezioni un po’ troppo lente del primo LBP.

Il secondo livello della demo ci ha permesso invece di testare alcuni veicoli, se ci passate il termine: si tratta di tre animali robot pilotabili dal nostro Sackboy, ognuno dei quali presenta delle caratteristiche uniche e fondamentali per completare delle intricate sezioni non superabili altrimenti. Il più divertente tra questi si è rivelato essere il robot-coniglio, un coniglio di pezza in grado di saltare molto in alto per poi piombare sulla testa dei nemici: vi sfidiamo a guardarlo la prima volta senza lasciarvi scappare una sonora risata. Gli altri due robot provati sono meno buffi graficamente parlando, ma altrettanto ben caratterizzati per quanto riguarda le caratteristiche di gameplay, permettendo l’uno di spostare i blocchi che ostruiscono la via, l’altro di arrampicarsi sui muri e di camminare brevemente persino sui soffitti. Sappiamo che gli animali pilotabili saranno anche altri, per questo attendiamo di mettere le mani sulla versione completa del gioco per analizzare con più cura questo aspetto del titolo di Media Molecule.

Ultimo livello presente nella demo, già annunciato in precedenza, ci ha permesso di provare la modalità versus: si tratta di una schermata simile a quella già vista nei vecchi Super Mario Bros, in cui due o più giocatori combattono tra loro in una sorta di deathmatch a tempo. Nel livello provato abbiamo potuto controllare dei Sackboy armati di lanciamissili, in una schermata statica con semplicemente una piattaforma sulla quale saltare: si tratta probabilmente del livello che ci ha convinto meno, anche se qualche accorgimento nel level design e l’introduzione di altri oggetti – il rampino citato in precedenza sarebbe una buona idea – potrebbe rendere questi schemi interessanti quanto basta per spingerci a sfidare i nostri amici nelle serate in compagnia.


Lo scenario della modalità versus è un po’ confusionario, ma comunque divertente per giocare in compagnia


Fisica sì, fisica no

Il potente motore fisico ha sempre rappresentato una caratteristica distintiva di LBP, e in LBP 2 non fa eccezione: i vari materiali di cui sono composte le piattaforme e gli oggetti che incontreremo durante l’avventura sono tutti ben riconoscibili e si comportano esattamente come farebbero nella realtà. Sughero, cartone, spugna, pietra, plastica, stoffa, sono solo alcuni degli oggetti che troveremo, sempre realizzati a regola d’arte. Detto questo ci dispiace sottolineare che, come accaduto per il primo LBP, non sempre la fisica estremamente realistica giova al gameplay: se si pensa a platform storici come Sonic o Super Mario, infatti, si noterà subito come proprio il tipico stile arcade sia stato l’elemento cardine per la costruzione di un gameplay ancora attuale e rasente la perfezione. In LBP, così come nella demo di LBP 2, l’estremo realismo con cui si comportano gli oggetti e i Sackboy spezza talvolta il ritmo di gioco, costringendo il giocatore a ripetere più volte uno schema solamente perchè i personaggi tendono a scivolare sul terreno o non saltano al momento giusto a causa del leggero ritardo con il quale rispondono i comandi di gioco. Il sistema di controllo, insomma, riprende in tutto e per tutto le caratteristiche del primo capitolo della serie, nel bene e nel male.

Segnaliamo infine il supporto per Playstation Move: nella demo non è stato possibile testare il nuovo controller, ma ci è stato garantito che nelle sezioni multigiocatore sarà possibile per un utente utilizzare il Move per aiutare gli altri giocatori che invece controllano i Sackboy. Per ora abbiamo a disposizione qualche video e qualche dettagliata descrizione degli sviluppatori, ma nonostante ciò non ci è ancora totalmente chiaro come il controller di movimento sarà integrato nella dinamica del gameplay: non ci resta che attendere la versione completa del gioco per fugare ogni dubbio, convinti del fatto che Sony e Media Molecule non si lasceranno sfuggire le molteplici possibilità di utilizzo offerte dalla neonata periferica.

 


La fisica realistica è piacevole da vedere, ma a volte non aiuta il gameplay

Game designer per un giorno

Il successo di LBP è da attribuirsi principalmente all’editor di livelli, che ha permesso a tutti i possessori del gioco di creare i loro schemi personalizzati e di condividerli con l’enorme comunità di utenti PS3 registrati. Come abbiamo già detto, non tutte le creazioni si sono rivelate di buona fattura e divertenti da giocare, ma tant’è che i fan di LBP hanno dato vita ad un fenomeno di creazione e condivisione probabilmente senza precedenti, perlomeno nella storia di Playstation. Se siete tra quelli che si sono divertiti a disegnare mondi e a creare livelli sempre nuovi con il primo LittleBigPlanet, vi segnaliamo che il supporto al Move in questo secondo capitolo vi renderà la vita ancora più facile, permettendovi di gestire tutte le diverse opzioni con molta più facilità rispetto a quando eravate costretti ad utilizzare solamente il Dualshock 3. Anche per quanto riguarda il comparto creativo non si segnalano particolari novità rispetto al passato, se non l’inserimento di oggetti nuovi ed interessanti che stimoleranno la creatività degli utenti più fantasiosi.

 


Adesivi, oggetti e materiali per la creazione sono organizzati come in nel primo LBP

Solo qualche giorno di attesa

Ormai l’attesa è giunta al termine: prima della fine di gennaio chiunque potrà portarsi a casa la sua copia di LittleBigPlanet 2 e toccare con mano i passi avanti fatti dagli sviluppatori in questi anni. Da quanto abbiamo potuto provare possiamo garantirvi che le premesse per una modalità single-player più varia e divertente ci sono tutte, anche se – come è giusto che sia, dato il gioco in questione – gli sforzi di Media Molecule sono maggiormente improntati sul favorire l’interazione tra gli utenti e la condivisione dei contenuti da essi creati. Siamo pronti a scommettere, infatti, che la fortuna o la disfatta di LBP 2 dipenderà in larga parte dalla nascita e dal mantenimento di una comunità online: se sarà bissato il successo del primo capitolo, certamente molti utenti saranno attirati dal gioco e si aggiungeranno a quelli già presenti online, alimentando un circolo virtuoso che porterà anche LBP 2 al successo. Ai fan o a chi ancora non avesse mai provato il gioco consigliamo di scaricare la demo sul PSN, tenendo presente che quanto vedrete sarà solo un assaggio del prodotto completo. Chi non ha apprezzato il primo LBP, invece, è avvisato: consigliamo anche a voi di provare la demo per valutare se il leggero cambiamento di rotta potrà incontrare i vostri gusti, ma nel contempo vi segnaliamo che LBP2 pare proprio essere un seguito pensato per gli appassionati del brand.

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