Luigi’s Mansion 2 – Recensione Luigi’s Mansion 2

Ne è davvero passato di tempo. Ha avuto elogi da parte di tantissimi fan, ha divertito un mucchio di persone, e ha portato una ventata d’aria fresca tra i titolo first party Nintendo. Di cosa parliamo? Di Luigi’s Mansion, naturalmente. Uscito più di 10 anni fa, precisamente nel 2001, per Nintendo Gamecube, questo era l’unico titolo nella storia della serie di Mario in cui il protagonista invece era suo fratello Luigi e doveva salvare il nostro idraulico rosso. Questo titolo ha avuto un grande successo, tanto che in molti hanno richiesto un seguito, ma nel corso dell’intera vita del DS e della Wii, questo seguito non si è mai visto. E dopo qualche piccola comparsata, come uno stage su Smash Bros Brawl o un minigioco a esso dedicato su Nintendo Land, ecco che finalmente le preghiere di tutti hanno avuto un riscontro. C’è voluto molto, ma finalmente, su 3DS, ecco approdare il famigerato Luigi’s Mansion 2.

La Luna neeeera!

Forse ve lo ricorderete anche voi. Avete presente quello scienziato pazzoide che studia gli spettri e che aiutò Luigi nella sua precedente avventura? Il Professor Strambic? Propio lui. Ecco, costui, negli ultimi anni, è stato a studiare la Valle Ombrosa, un luogo pieno di spettri e fantasmi. In questo luogo però è presente nel cielo uno strano artefatto, la Luna Oscura. Questa speciale Luna nera che brilla, tiene a bada gli istinti feroci degli spettri, rendendoli docili come agnellini. Tanto che addirittura Strambic ne tiene nel suo laboratorio alcuni che gli fanno da assistenti. Ma un giorno, un brutto giorno, qualcuno a cui quella luna non piace, decide di distruggerla. E questo qualcuno, è proprio il famigerato Re Boo. Spacca quindi questo artefatto, riducendolo in tanti pezzi che vanno a finire in diversi luoghi della Valle Ombrosa, e gli spettri ritrovano il loro fare originale, ben poco amichevole. I fantasmi a quel punto fuggono dal laboratorio di Strambic, e quale miglior persona per risolvere questo problema, se non il grande acchiappafantasmi Luigi? Strambic invita quindi in maniera piuttosto forzata il nostro idraulico verde ad andare da lui, e gli chiede il suo aiuto. Stavolta, però, non è una villa stregata a dove essere affrontata. Ma sono più di una! Ognuna di esse con all’interno un frammento di Luna Oscura.
 

Poltergust 5000, il meglio del meglio

Come nella precedente avventura, il nostro professor Strambic ci darà in dotazione un simpatico aspirapolvere per acchiappare i fantasmi, il Poltergust. O meglio, ce lo darebbe, se non fosse che è disperso chissà dove nella villa, così come altri gadget. Luigi inizierà quindi la sua avventura andandolo a cercare, ma evitando di parlare della storia, vediamo invece le meccaniche di gioco.
Luigi’s Mansion 2 ricalca per molte cose il primo capitolo. Si tratta di un gioco di esplorazione, molto suggestivo come ambienti e atmosfera, in cui per avanzare dovremo usare il cervello nella risoluzione di diversi enigmi e utilizzare al meglio i gadget a nostra disposizione. Questi enigmi ambientali vanno dalla cosa più semplice, come avvicinarsi ad un vaso e scuoterlo per trovare una chiave, a cose più complicate come attirare un gomitolo di ragnatele con il Poltergust, avvicinarsi a una candela per dargli fuoco, portarla verso una zona intrisa di ragnatele dove non si poteva passare per bruciarle, e così via. Tra i vari enigmi, in ogni caso, troveremo spesso e volentieri spettri che intendono metterci i bastoni tra le ruote, spettri che noi dovremo catturare per portarli al Professore, il quale intende metterli in una stanza segreta del suo laboratorio per studiarli. La battaglia "basilare" contro i fantasmi, si svolge in due semplici passi: per prima cosa si preme il pulsante relativo alla torcia di Luigi, che emetterà per un attimo un forte bagliore. Se con il bagliore (di cui possiamo anche aumentare il raggio tenendo premuto il pulsante della torcia per "caricarla") colpiremo un fantasma, questo verrà preso di sorpresa, e per alcuni istanti sarà vulnerabile all’aspirazione. Dunque, a quel punto, ci basterà premere il tasto corrispondente al risucchio del Poltergust (R) per iniziare a togliere punti vita al fantasma che proverà a scappare con tutte le sue forze. Premendo il Circle Pad nella direzione opposta rispetto a quella in cui il fantasma sta fuggendo, caricheremo anche una barra, che se riempita infliggerà gravi danni al fantasma permettendoci di catturarlo in maniera più semplice e veloce. In ogni caso, di certo non tutte le battaglie fileranno lisce come l’olio, tutt’altro. Infatti mentre proveremo a catturare uno spettro, spesso saranno presenti anche altri fantasmi nella stessa stanza che proveranno a metterci i bastoni tra le ruote colpendoci per farci perdere la presa sul nemico che stavamo provando a catturare, e allo stesso tempo riducendo i nostri punti vita, oppure incontreremo anche non di rado avversari piuttosto furbi che si proteggono nelle maniere più disparate, come ad esempio tenendo la pala che usano per colpirci davanti agli occhi per non essere presi dal fascio di luce della torcia di Luigi. Scoprire come sconfiggere ogni avversario è parte del gioco e della sua costante sfida agli enigmi.
A parte la torcia e il Poltergust, avremo a disposizione anche altri strumenti molto utili, ma vi riveleremo l’esistenza solo del primo, e cioè una modifica della torcia che permette di mostrare con il fascio di luce oggetti invisibili e svelare illusioni nascoste. Gli altri, acquisibili dalla seconda magione in poi, li teniamo come sorpresa per chi giocherà, essendo uno più pazzo dell’altro. Un’ultima cosa che potremo trovare, saranno gli ossi d’oro: strumento sostanziale per sopravvivere perché essere in possesso di un osso d’oro ci permette di "svegliare" Luigi a piena vita per una sola volta, nel caso venga sconfitto e perda tutti i suoi cuori.
 

Differenza sostanziale rispetto al primo Luigi’s Mansion, è che mentre il primo capitolo era un unica esplorazione enorme della villa, questa volta ogni villa sarà divisa in livelli. Sia chiaro, ogni "livello" ha luogo sempre nella villa senza cambiare ambiente, ma ciò che cambia sono le missioni che ci verranno affidate. Per esempio il primo livello ha a che fare con il recupero del Poltergust, uno successivo quello di liberarsi dei fantasmi in una determinata stanza, e così via. Alla fine di ogni missione Strambic ci riporterà alla base tramite il suo Pixeltrasporto, e lì faremo il punto della situazione. Ci verrà affidata una medaglia più o meno di valore a seconda di quanti fantasmi abbiamo catturato, quanti soldi guadagnato, e quanti punti vita perso, e Strambic prenderà in consegna i fantasmi catturati, le gemme segrete recuperate (i collezionabili, ce ne sono moltissimi diversi per ogni villa), e i soldi ottenuti (con i quali, raggiunte certe soglie, acquisiremo potenziamenti del Poltergust). Ogni livello può essere rigiocato quante volte vogliamo, che sia per esplorare più a fondo i segreti di quella determinata villa ma con l’equipaggiamento "aggiornato" a dove siamo arrivati con la storia, che sia per migliorare il nostro punteggio o trovare collezionabili, oppure anche per trovare i Boo segreti, perché oltre ai normali spettri del gioco, come nel primo capitolo di questa saga, sono presenti anche i famigerati Boo, ben nascosti e molto potenti, e ce ne sono uno per ogni missione, anche se trovarli non è affatto semplice. 
Alla fine di ogni magione, avremo da affrontare anche un pericoloso boss, da sconfiggere tramite l’utilizzo del cervello così come accade nei vari giochi di Zelda. La prima villa presenta per esempio un ragno gigante impossessato da fantasmi. Mentre quello ci attaccherà dovremo fare molta attenzione a quello che ci circonda e utilizzare tutto l’ambiente nel migliore dei modi per trovare il metodo giusto per colpirlo, senza contare che ogni volta che un fantasma al suo interno verrà catturato, cambierà anche il metodo per combatterlo, rendendo lo scontro molto divertente e interessante, oltre che variegato.
C’è anche una modalità multiplayer, molto divertente, chiamata Torre del Caos. Potremo giocarla offline con altri amici che abbiano il 3DS (sia che abbiano Luigi’s Mansion sia che non lo abbiano, grazie alla modalità download) o anche online con amici di tutto il mondo. In questa modalità ci ritroveremo semplicemente in una altissima torre piena di spettri molto potenti e pericolosi, in una avventura cooperativa o competitiva con gli altri per catturarne il più possibile.
 

Paura demenziale

Nonostante questo debba essere considerato un gioco "dell’orrore", per forza di cose (ovviamente per scelta voluta), sarà invece in grado di strapparci più di una risata. Non solo grazie ai colori accesi e folli dell’universo Mariesco, a fantasmi burloni e situazioni al limite del ridicolo (anche se ci troviamo in un luogo molto cupo in termini di atmosfera), ma anche grazie a Luigi stesso. Sarà uno spasso vedere le sue reazioni, sentire i suoi versi, o sentirlo fischiettare in sottofondo la musica del gioco per scacciare la paura.
Graficamente il titolo è fatto benissimo, animazioni eccezionali e ottima modellazione poligonale e texture, così come giochi di luce davvero ben studiati. Era difficile chiedere di più, soprattutto per la console 3DS che oltre a questa buona grafica ci regala anche un grande effetto tridimensionale che mette benissimo in risalto la profondità e rende magica ogni cutscene. Il comparto audio presenta musiche tetre e adatte ad ogni occasione, oltre al sopracitato doppiaggio di Luigi che merita da solo l’acquisto della cartuccia.
Buonissima anche la longevità, che ci porterà via non meno di 15-20 ore di gioco per completare la storia e trovare i vari Boo e gemme nascoste, senza contare anche la possibilità di giocare online e migliorare le medaglie ottenute in ogni stage.
 

Per concludere

Luigi’s Mansion 2 ci ha fatti aspettare per una dozzina d’anni ma ne valeva davvero la pena. E’ stato preso ciò che c’era di buono nel primo capitolo ed è stato riproposto, migliorato, ed espanso in più ville per differenziare il gioco senza però limitarlo ad ambienti piccoli. Ogni villa esplorata sarà infatti molto grande e avrà anche più piani da visitare. La presenza di una solida modalità storia che non annoia mai, tanti collectibles, e anche una modalità multigiocatore offline e online, permette al titolo di mantenere vivo l’interesse per tantissimo tempo. Luigi è tornato, ed è pronto ad acchiappare tutti i fantasmi! No, non è vero, non è affatto pronto. Lui vorrebbe tornarsene a casa.

 

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