Luminary: Rise of the Goonzu – Recensione Luminary: Rise of the Goonzu

In Corea è stato un grande successo tra i mmorpg free, con milioni di account creati (4 milioni nel 2006, ultimo dato noto), mentre in Occidente non ha bissato il successo. Vediamo di approfondire questo gioco tanto amato e tanto odiato da molti mmorpg player. Innanzitutto bisogna dire che Goonzu è un mmorpg decisamente anomalo, ma che, se analizzato profondamente, rivela purtroppo tutta la mentalità koreana che vi è alla base. Goonzu, al contrario della maggior parte degli mmorpg, non basa tutto il suo gameplay sul combattimento, bensì lo relega in un angolo, come una cosa necessaria per certi scopi ma sicuramente non divertente nè tantomeno obbligatoria, se non nelle prime fasi. Il gioco si concentra piuttosto sulla simulazione di una rete sociale, politica ed economica con ben pochi rivali in termini di complessità nel mondo dei mmorpg. Come ho detto il combattimento è solo una componente marginale in questo processo, se non fosse che proprio questo è il metodo primo per l’acquisizione di alcune determinate risorse. Inoltre è proprio l’equip da combattimento ad essere uno dei motori trainanti di questa economia, perchè la maggior parte dei guadagni derivano proprio dalla vendita di orpelli bellici.

Saranno famosi

In Goonzu la meccanica che porta un giocatore ad essere felice e soddisfatto, non è forzatamente derivata da un successo riferito alla propria singola realtà, bensì dai risultati che possono essere apprezzati dall’intero server. Ad esempio, nella maggior parte dei giochi, uccidere un boss sarà fonte di grande felicità però nessun’altro player, che non abbia contatti diretti con voi, se ne accorgerà. La fama, vero obbiettivo di qualsiasi giocatore orientale, sarà probabilmente uno dei motivi trainanti per tutti i giocatori di Goonzu. Passiamo ad introdurre la complessa struttura economica e politica per capire di cosa sto parlando.Il gioco si articola su diversi piani che si intersecano continuamente tra loro. Infatti è impossibile parlare di sviluppo del personaggio e di endgame, poichè il primo è quasi infinito, mentre il secondo inizia dopo poche ore di gioco.In parole povere Goonzu affianca al classico combattimento con quest e grind, una serie di skill di crafting, che vi permetteranno di costruire ogni oggetto presente in gioco, ogni equip, ogni pozione, ogni cibo, ogni accessorio. Il crafting è appunto, insieme al sistema di raccolta delle risorse, uno dei punti meglio realizzati di questo gioco. Ogni singola skill di crafting, per essere sviluppata, passerà attraverso un’esperienza sempre diversa a seconda sia della skill in questione, sia della situazione economica del server. Quindi un costruttore di elmi e uno di armature si troveranno di fronte a problematiche diverse e a situazioni distinte, al contrario di ciò che solitamente accade.

"First you get the money, then you get the power"

Veniamo allora ad analizzare l’economia e scopriamo perchè è così particolare. Innanzitutto sono presenti numerosi tool che permettono ai giocatori di vendere, comprare, commissionare e commerciare. Il più notevole tra essi è sicuramente il market live. Questa struttura permette di avere transazioni con tutti gli altri player del server, vendendo e comprando ogni oggetto presente nel gioco. E’ profondamente diverso da un’auction hall e, per quanto è divertente, potrebbe costituire un gioco a sè, in cui speculare, trovare occasioni e lucrare facendo prezzi scandalosi. Un altro tool decisamente notevole per originalità è il trade port, in cui si potranno scambiare risorse con player di altri server in giro per il mondo. E’ presente inoltre un sistema di enchant abbastanza ben strutturato anche se a volte frustrante e in ogni caso sempre decisamente costoso, a meno di non essere uno dei più ricchi del server. Vi è un ulteriore aiuto dato ai giocatori: il menù info. In questo menù è presente ogni oggetto del gioco, con i materiali necessari al crafting per ognuno di essi. Vi sono inoltre numerose informazioni sui mob, le loro posizioni, i loro drop e gli hunting ground in cui sono presenti. L’ultima parte di questo menù è dedicata alle città, di cui sono elencate numerose statistiche e particolarità (numero di residenti, npc assunti, edifici presenti, guerre in corso e molto altro). Prima parlavamo di soddisfazioni “anomale”. Sicuramente una di queste è svegliarsi la mattina, loggare e scoprire che, mentre si veniva cullati da Morfeo, qualcuno ha comprato la cintura per cui tanto avevato penato in fase di produzione. Sembra una stupidaggine, ma provare per credere. Inoltre è presente un ranking per valutare i vostri possedimenti. Arrivare alla cima di questa classifica sarà uno degli obbiettivi più ricorrenti e difficili (direi quasi impossibili) ma che vi spingeranno ad impegnarvi sempre di più e trovare strategie e stratagemmi per aumentare i vostri soldi. L’altra parte, decisamente corposa del gioco, è la politica: una volta diventati ricchi, ma veramente molto ricchi, potrete aspirare a comprare una città. La meccanica di controllo si basa su un sistema di azioni, che funzionano in modo molto simile alle shares scambiate sui mercati azionari di tutto il mondo. Se avrete quindi la fortuna di riuscire a controllare una di queste città, l’ampiezza delle scelte da operare sarà notevole. Potrete decidere come costruire la vostra città, che npc assumere, potenziare le difese, selezionare le persone che ne faranno parte, tentando di evitare eventuali spie. Inoltre dovrete nominare una serie di “head” che controllino i singoli edifici, affinchè questi producano abbastanza soldi, necessari alla sopravvivenza della città e alla generazione di profitti. E’ presente anche un sistema di assedi per attaccare le città nemiche. Se la carica di sindaco non vi basta potrete aspirare a quella di GoonZu, il Re dei re. Questa figura, nominata tramite voto democratico da tutti i player del server, potrà decidere numerosi fattori vitali per la prosecuzione tranquilla del gioco. Inoltre potrà nominare numerosi ministri, incaricati di gestire molti compiti (sicurezza, economia, artigianato…). Viene rieletto ogni 2 mesi, quindi tutti prima o poi possono aspirare a conquistare il trono.

Una produzione scellerata

Nonostante l’idea di fondo sia geniale e molto divertente, ci sono alcuni punti decisamente positivi e azzardati (come il fatto che i mostri non lascino soldi, perfettamente coerente con la struttura di gioco) ma altri che sembrano veramente pensati da un cane. Innanzitutto il combattimento è decisamente piatto e rigido e si basa più sulla qualità dell’equip, dai cibi mangiati e delle pozioni, che non sull’abilità manuale e sulle skill del personaggio (3 per ogni arma, 8 per il mago). Manca inoltre una vera possibilità di personalizzazione del personaggio nell’ambito del combattimento. A questo si aggiunge che, se si volesse raggiungere alti livelli (cosa tra l’altro inutile), bisognerebbe grindare fino allo sfinimento. L’ennesimo punto a sfavore, come spesso accade con questi prodotti, è la mancanza di appeal nelle prime fasi in cui, se non si legge una recensione come questa, il gioco appare come il solito clone di Ragnarok. La versione occidentale, sia quella ijji che quella gestita dalla casa madre, soffre di decise mancanze in quanto a supporto dalla Corea, che rilascia update col contagocce e non prova neanche a portare il gioco in pari con la versione coreana (mappa raddoppiata, sistema di navi, molte più quest, decine di eventi particolari), anche se si deve dire che vengono spesso introdotti eventi di alcune settimane per variare la situazione del server, scompensando un pò l’economia, ma aumentando il divertimento.

Tecnica

Grafica 2D molto colorata ma che può non piacere a tutti, sonoro odioso, supporto pessimo. Tanti buoni tool nell’interfaccia

Lore

Storyline molto marginale, ambientazione decontestualizzata ma molto originale. Sembra creata da un ubriaco molto fantasioso, mescolando tutti gli elementi fantasy con quelli del manga tradizionale. Non stupitevi se nel castello di Dracula troverete vampiri biondi che sembrano usciti da Trigun (che coi vampiri non c’entra niente) o se fianco a fianco ci saranno giganti con la clava in stile nordico e boss che sembrano dei Pokemon.Originale e sconclusionato

Crescita 

Manca completamente la possibilità di personalizzare il pg in termini di combattimento e la parte di exp è molto piatta. Però, alla classica crescita “numerica” del personaggio, si affianca una crescita in termini di conoscenza del gioco, dell’economia, una crescita in termini di capitale, ricchezze, mezzi e soprattutto una crescita in termini di amicizie e conoscenze politiche, di alleanze e di supporters che non è presente in questa forma in nessun gioco

Interazione

Decisamente frustrante la possibilità di interazione in termini di aggressività ma ottima per la costruzione di reti sociali ed economiche

Mondo

Nonostante la poca credibilità dell’ambientazione, l’economia e la politica sono ad altissima credibilità. Per l’economia sono presenti fenomeni tipici dell’economia reale come inflazione, speculazione, politiche mercantilistiche, boicotaggi e manovre di mercato varie ed eventuali. Per la politica, trame e sotterfugi, tradimenti, complotti e guerre sono all’ordine del giorno e si ha veramente la sensazione di vivere in un mondo in costante competizione.

Conclusioni

Gioco sicuramente non adatto a tutti, anzi a molto pochi. Ha un’ innegabile componente di originalità, soprattutto per la parte economica e politica, ma ha anche gravi difetti che ne minano la giocabilità, soprattutto per quelli che non conoscono i veri contenuti del gioco, che sono poco evidenziati nelle prime fasi.

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