Lunar Knights – Recensione Lunar Knights

Konami torna alla ribalta con un nuovo Action Rpg e si avvale della collaborazione di niente meno che Hideo Kojima, il famosissimo papà della saga di Metal Gear!!
Urleremo anche questa volta al capolavoro?! Vediamolo insieme.

Non solo Metal Gear

Conosciamo tutti Kojima-san e l’ottimo lavoro che ha fatto con la saga avente come protagonista Solid Snake, il guerriero che "non deve chiedere mai"; non tutti sanno però che il buon Hideo con la sua casa di produzione ha dato vita ad uno dei giochi di ruolo più belli per GameBoy Advance, tale "Boktai: The sun is in your hand".
Il gioco, oltre ad essere un RPG di ottima fattura, aveva la particolarità di possedere la cartuccia di gioco con un orologio interno e (udite udite!!) un sensore che doveva essere rivolto verso la luce del sole e che ne influenzava l’intero gameplay.
Questa piccola premessa è doverosa se si pensa che Lunar Knights è il seguito ideologico del gioco, fatto testimoniato anche dall’utilizzo del sensore solare la cui fonte di luce però è artificialmente creata dallo schermo superiore del Ds.
La storia vede come protagonisti Lucian, abile spadaccino e Aaron, giovane non ancora a conoscienza della potenza della sua Solar Gun.
La minaccia che incombe sui due ragazzi e sulla terra di Culican è costituita dall’avanzata di vampiri che, tecnologicamente evolutisi, sono ora riusciti a costruire un cielo artificiale chiamato paraSOL, capace di filtrare i raggi solari che altrimenti ne causerebbero la morte.
I due ragazzi si troveranno dunque a fronteggiare orde di questi mostri non solo nella speranza di salvare gli abitanti delle terra di Culican, ma anche per ragioni personali: Lucian è interessato a combattere il capo dei vampiri per vendicarsi mentre il giovanissimo Aaron fa parte di una congregazione di uomini, dotati anch’essi di una Solar Gun, interessati a liberare tutti i cittadini rapiti dalla razza del male per motivi di nutrimento.

Una grafica bella come il Sole!

Il comparto grafico è davvero molto curato con dettagliatissimi ambienti ricchi di colori.
Lo stesso discorso vale per i characters e per i nemici la cui cura è quasi di una precisione maniacale. Tutto il gioco è in 2D tranne per quanto riguarda la sezione dedicata al volo che invece è tutta tridimensionale.
Il tutto è completato dall’introduzione, nelle fasi più importanti del gioco, di filmati in stile anime sorprendentemente incorniciati da una colonna sonora perfettamente in linea con l’atmosfera dark di cui tutto il gioco è impregnato.
L’utilizzo di questi intermezzi animati è quanto mai utile, l’intricatissima trama diviene così più digeribile, favorendone fluidità e longevità.
Anche i due schermi vengono utilizzati in modo ottimale: quello superiore ospita il "Sole", svolgendo quindi una funzione primaria ai fini del gameplay, mentre quello inferiore è sede dell’intera azione di gioco.
La colonna sonora si compone di brani dalla natura variegata e adatti a supportare qualsiasi situazione di gioco fornendo un pregevole lavoro che porta il giocatore ad un pieno coinvolgimento.

Here we go!

Il gameplay è senza dubbio la parte più interessante del titolo targato Konami.
Come già spiegato in precedenza, il gioco ha una struttura essenzialmente Action con alcuni elementi propri dei giochi di ruolo tradizionalmente intesi.
La modalità d’azione pura del gioco è gestibile essenzialmente con il pad tradizionale, mentre il pennino viene utilizzato nelle fasi di volo.
Dopo aver sconfitto un boss e averlo imprigionato, dovrete infatti dirigervi volando al “Satellite Interstellare Girasole”, superando le linee nemiche. In questa fase dovrete controllare la nave trascinandola con il pennino durante il percorso e selezionando le navi da colpire.
Anche il microfono del Ds viene utilizzato, infatti basterà un semplice soffio per distrarre i nemici ed essere quindi un supporto attivo al nostro alter-ego virtuale.
Il giocatore non sarà solo impegnato nel controllo dei personaggi ma dovrà gestire persino il meteo. In un ruolo analogo a quello visto nel bellissimo Okami per Ps2 anche questa volta il giocatore controllerà gli agenti atmosferici di modo da trarne maggior vantaggio nel proseguo dell’avventura.
Ad esempio, se una distesa d’acqua ci blocca il passaggio basterà alzare la temperatura ed essa si prosciugherà consentendoci di avanzare nella nostra avventura.
Per sottolineare il rapporto di continuità tra quest’avventura e Boktai, sarà inoltre possibile inserire nell’apposito slot riservato ai giochi dell’Advance la cartuccia di gioco di Boktai stesso per avere così un doppio "supporto solare".
Il supporto wireless (è possibile giocare in 4 con una sola scheda) è relegato ad una semplice partitella di divertimento tra amici in un dungeon prestabilito, e svolge una funzione di " spot" del gioco stesso
più che avere utilità vera e propria.

E bravo Hideo!

Lunar Knights è un Action Rpg di ottima fattura, nonostante la trama a volte macchinosa e un sistema di controlli poco immediato. L’implicazione di Hideo Kojima costituisce comunque una garanzia sia per coloro che hanno seguito e apprezzato in genere il suo lavoro, sia per coloro che hanno avuto modo di giocare a Boktai e che non potranno esimersi dal notare quanto profondamente i due giochi siano legati l’uno all’altro.
Se quindi volete vivere un’avventura intrigante supportata da un notevole sistema di controllo e siete fan degli Action Rpg, Lunar Knights è un acquisto obbligato e consigliato.

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