Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes – Recensione Marvel vs. Capcom: Clash of Super Heroes

Marvel Vs Capcom è l’ennesimo titolo della serie cross-over iniziata dalla Capcom.
In effetti un gioco del genere sarebbe troppo "pesante" per essere gestito dalla RAM della Playstation, così gli sviluppatori hanno dovuto apportare delle modifiche, soprattutto al gameplay.

Party Fighting

La storia alle spalle di questo gioco è praticamente inesistente. Al posto di Apocalypse troviamo Onslaught come nemico finale da fermare, e non viene dato nessun riferimento al perché tanti personaggi diversi partecipano alla stessa battaglia ma, in fondo, è molto meglio così.
La rosa dei combattenti è ora più eterogenea: non ci sono più solo combattenti della serie di Street Fighter e eroi visti in Marvel Super Heroes o X-Men, ma troviamo gustose new entry (per modo di dire) come Venom, Strider Hiryu, Captain Commando, Captain America, Megaman…

Tag-team

Nella versione arcade, e successivamente in quella per Dreamcast, il giocatore poteva scegliere due personaggi con cui combattere e uno come "supporto" da chiamare per un attacco veloce. I due combattenti principali potevano darsi il cambio in qualsiasi momento per ripristinare l’energia, dare vita a combo di colpi combinate e scatenare Super Mosse contemporaneamente.
In questa versione per psx però si potranno scegliere solo due personaggi e solo con uno dei due si potrà combattere. Nello scegliere il secondo personaggio si potrà optare tra uno dei classici combattenti (che potrà essere usato per una Super in combinazione) o tra uno dei personaggi adibiti esclusivamente a fungere da "supporto".
Si è cercato insomma di adattare il gioco ai limiti della console, e sotto questo punto di vista non ci si può lamentare troppo. Gli scontri sono veloci, frenetici e coinvolgenti. Purtroppo il gameplay ha comunque dei limiti imposti dopo il suo concepimento e questo aspetto si farà sentire.
Per il resto, il gameplay non si distacca molto da quello già visto in Marvel Super Heroes Vs Street Fighter: si tratta bene o male di un picchiaduro classico, la cui sola differenza con il normale Street Fighter è che le mosse (speciali e non) sono più spettacolari e hanno effetti più dirompenti; inoltre più enfasi è posta sulle combo di colpi e, in generale, la velocità è più alta.

Capcom + picchiaduro = 2D

Tenendo conto dei limiti tecnici della Playstation, la versione si presenta decisamente bene. I personaggi sono dettagliati e fluidi nei movimenti, anche se rispetto alle versioni originali si nota un calo di frame per le animazioni; in occasione delle prese, la telecamera farà uno zoom-in rivelando fastidiosi pixel. Gli sfondi sono colorati e pieni di dettagli. I brani che accompagnano i combattimenti sono lontani dall’essere notevoli, mentre gli effetti sonori e le brevi frasi svolgono il loro dovere senza particolari pregi o difetti.
In generale il gioco si risolve al completamento della modalità Arcade con quanti più personaggi si vuole: non ci sono altre alternative degne di nota. Quindi una volta stancatisi di questa, non rimangono che le sfide contro gli amici.

Conclusione

La Playstation ha visto senz’altro picchiaduro 2D migliori, soprattutto all’uscita di Street Fighter Alpha 3, ma Marvel Vs Capcom può essere tuttavia un buon modo per provare qualcosa di nuovo facendo scontrare combattenti peculiari con mosse che vanno ben oltre le canoniche arti marziali.
Se i combattenti disponibili non vi attirano, evitate pure questo titolo.

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