Marvel vs. Capcom: Infinite – Recensione

Marvel vs. Capcom: Infinite è il titolo che non ti aspetti. Un po’ Street Fighter, un po’ Marvel Super Heroes, il follow-up della gloriosa serie nipponica abbraccia la via della semplificazione e dell’immediatezza, non rinunciando tuttavia alla profondità di un sistema di combattimento vario e articolato.

Sebbene non propriamente attesissimo, Marvel vs. Capcom: Infinite è finalmente arrivato. Come si comporterà in un panorama quasi totalmente monopolizzato dal maestoso Tekken 7?

Marvel vs. Capcom: Infinite

Per coloro i quali avessero vissuto su Marte nel corso degli ultimi due anni, Marvel vs. Capcom: Infinite si sostanzia come un picchiaduro a incontri, basato su frenetici scontri tag team due contro due e avente un sistema di combattimento basato fondamentalmente sullo sfruttamento di sei tasti. Tutto così simile a molti altri esponenti del genere, ma solo nell’apparenza: l’impianto giocoso risulta essere molto più esotico di quanto non sembri.

Insieme ai quattro tasti deputati a pugni e calci deboli e forti, si palesano ulteriori due pulsanti, uno destinato a cambiare on the fly il personaggio, l’altro a utilizzare il potere racchiuso nelle Infinity Gem. Proprio così: prima di ogni battaglia, è possibile selezionare una delle sei gemme da cui poter attingere gustosi buff, in grado di stravolgere l’esito delle virtuali sfide.

Altre modifiche rispetto al consueto possono essere riscontrate nell’estrema semplicità di performare combo ground to air (basta premere ad libitum un singolo tasto, oppure accovacciarsi, sferrare un pugno forte e premere in sequenza i quattro tasti d’attacco) e super mosse: in quest’ultimo caso, basta avere l’apposita barra caricata e pigiare il calcio forte congiuntamente al pugno forte.

Se è vero che i puristi storceranno il naso dinnanzi a queste radicali semplificazioni, c’è da sottolineare come l’introduzione delle gemme applichi all’intero canovaccio ludico un percettibile, ulteriore strato di complessità. Caricando una seconda barra, infatti, sarà possibile sfruttare il reale potere delle gemme, proiettando il proprio personaggio in una dimensione alternativa, di modo da sfruttare le vere capacità nascoste di ogni pietra preziosa.

Marvel vs. Capcom: Infinite

E ce ne è davvero per tutti i gusti: i poteri speciali ottenibili in questo modo per breve tempo spaziano da un’incremento nei danni inflitti, sino alla possibilità di attrarre a sé gli avversari. Inutile dire che l’attivazione di siffatti poteri mediante Infinity Storm spalanca il portone alla vittoria, accelerando la possibilità di performare devastanti Hyper Combo di terzo livello.

Le gemme ricoprono un ruolo centrale anche nella Storia, la vera novità in termini di modalità di gioco offerta da Marvel vs. Capcom: Infinite. Dotata di un buon ritmo narrativo e di gustosi riferimenti alla storia delle due major, questa declinazione ludica tiene occupati per due o tre orette circa, fungendo inoltre da arzigogolato tutorial mediante il quale essere indottrinati su comandi e gameplay, nonché accompagnati per mano nella scoperta dell’abbastanza nutrito roster dell’opera nippogiappo.

Le altre opzioni permettono di partecipare a partite online, classificate e non, di sfidare un amico in versus locale, piuttosto che fare training tanto mediante la buona modalità Allenamento, quanto tramite il Mission mode, la quale propone una serie di sfide contraddistinte da una complessità crescente.

Tecnicamente, Marvel vs. Capcom: Infinite non delude, fondando le proprie basi su Unreal Engine 4. Abbandonando lo stile cartoonesco contemplato sin dagli albori della saga, il titolo abbraccia una rappresentazione grafica più seriosa, dipingendo gli anabolizzati eroi che popolano il codice binario della produzione in maniera fluida e cinematicamente ineccepibile. Da segnalare la presenza di numerose scene interamente doppiate (in Inglese).

In chiusura di recensione, segnaliamo l’esemplare il lavoro svolto da Capcom in merito a reattività e precisione dei controlli, anche via pad.

Marvel vs. Capcom: Infinite


Un colpo al cerchio, uno alla botte. Marvel vs. Capcom: Infinite strizza l’occhio ai casual, semplificando il sistema di combattimento della serie, invitando contemporaneamente i veterani ad assaporare un inedito layer pieno di profondità tramite l’introduzione delle Infinity Stone. È un titolo divisivo, che rischia di divenire per alcuni il picchiaduro definitivo, per altri solo un altro, trascurabile prodotto.

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Pro

  • Gameplay semplificato...
  • Molto giocabile
  • Tecnicamente solido

Contro

  • ... Forse troppo?
  • Potrebbe non piacere ai puristi
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