Max Payne 3 – Anteprima Max Payne 3

E’ sempre difficile trovare le parole giuste per annunciare un grande ritorno. Si teme di essere troppo banali, o troppo artificiosi. Eppure, come si può rimanere impassibili davanti al ritorno di uno degli agenti di polizia più carismatici di sempre? Eh sì, perché dopo otto lunghi anni, Max Payne è pronto a far ritorno nelle nostre case per la terza volta.

L’uscita del titolo è prevista per Marzo 2012, ed è stato già mostrato in anteprima durante la GameWeek di Milano. Ad ogni modo anche Gamesource è pronto a dir la sua su questo titolo attesissimo, sviluppato da Rockstar Games, e non più dal team Remedy che ha portato alla nascita della serie nel lontano 2001.


L’evoluzione di un eroe

Se venisse chiesto agli estimatori della serie di descrivere Max Payne direbbero: sguardo truce, cappotto di pelle, e folta capigliatura. Eppure sin dalle prime immagini mostrate il Max di questo nuovo episodio risulta totalmente diverso: capelli rasati, canotteria sporca e barba incolta. Anche la città non sembra più essere l’affascinante e letale New York, ma un caldo paese sudamericano. Insomma, uno stacco netto rispetto a quello a cui i ragazzi di Remedy avevano abituato i fan, rendendo evidente lo zampino di Rockstar Games.
In realtà questo cambio di stile è dovuto ai risvolti della trama, che portano Max Payne dipendente dall’alcool e dilaniato dalle cicatrici. Cacciato da New York, Max ottiene un nuovo mestiere nella calda Sao Paolo, in Brasile, che lo porta ad essere un addetto di sicurezza di una delle più importanti famiglie della città, i Branco. Tutto sembra proseguire per il meglio, fin quando la moglie di uno dei capi della famiglia non viene rapita con la richiesta di riscatto. E’ giunta l’ora per l’ex agente newyorkese di rivestire i vecchi panni del giustiziere.

Questi numerosi cambiamenti potrebbero preoccupare i fan della serie. E’ evidente dalle immagini la mancanza di quei colori cupi, quel tono chiaroscuro tipico di un romanzo noir che ha contraddistinto Max Payne nel panorama videoludico. Cresce dunque il timore che Max Payne 3 possa perdere la sua originalità per avvicinarsi agli TPS (sparatutto in terza persona) più in voga del momento. 
Per fortuna i pilastri della serie rimangono ben saldi. La trama, infatti, verrà narrata tramite fumetto, o meglio graphic novel, con le incursioni della calda voce di Max. Inoltre, dalle informazioni che sono state rilasciate, la storia non è affatto lineare, ma si dirama in numerosi flashback vissuti dal protagonista, essenziali per capire le ragioni che lo hanno portato all’attuale stato.
A conferire maggior teatralità alla storia vi sono anche le nuove tecnologie legate alla Motion Capture, e un nuovo motore fisico denominato Euphoria, il che permette di avere delle espressioni facciali e delle animazioni di grande qualità, come d’altronde Rockstar Games ci ha abituato da un po’.

Bullet Time!

Il successo di Max Payne non deriva solo dal carisma del suo personaggio, e dallo stile noir, ma da alcune innovazioni che hanno rivoluzionato il gameplay degli sparatutto. Quando si sente parlare di Bullet Time, le cosiddette sparatorie alla Matrix o al rallentatore, sembra di dire qualcosa che è sempre esistito nel mondo dei videogiochi. In realtà si tratta di una novità introdotta proprio dal primo Max Payne, creando situazioni adrenaliniche allo stato puro.
Per non parlare poi del realismo del "danno localizzato", ovvero se l’avversario veniva colpito alle braccia non poteva più utilizzare le armi, oppure ad una gamba doveva necessariamente zoppicare. Si giungeva quindi al fine ultimo di realizzare un gioco dal taglio cinematografico, con sparatorie e acrobazie al limite del reale.
Ciò lo si ritrova anche nel terzo episodio: sparatorie frenetiche, rallentate a dovere, per giungere ad una spettacolarità tipica della serie, ma raramente vista in altri titoli. Per quanto riguarda invece il sistema delle armi, Max potrà equipaggiarsi di sole tre armi alla volta, di cui due tenute in entrambe le mani purché siano armi leggere. Si sfrutta un menù simile a quello visto in Red Dead Redemption, rendendo difficile la scelta della armi, soprattutto dopo una sparatoria dove il bottino è molto succulento.
Vi è invece un’importante novità, legata alla possibilità di coprirsi durante gli scontri a fuoco. E’ possibile trovare rifugio dietro un muro, un angolo, o qualsiasi altro posto utile a proteggersi dalle raffiche di proiettili avversarie. Tuttavia con questa novità, il gioco non viene affatto rallentato perché i nemici sono dotati di un’ottima IA, il che li porterà a cercarvi nei vostri nascondigli, a collaborare tra loro per farvi uscire allo scoperto. Quindi l’adrenalina rimane un elemento essenzialmente della serie. Rockstar ha inoltre confermato il supporto del multiplayer, anzi esso sarà una componente molto importante in Max Payne 3.



Dagli Stati Uniti al Brasile

Nel corso di questa anteprima più volte è stato trattato il cambiamento di stile cui è stato soggetto Max Payne 3. Un cambiamento derivato anche dall’ambientazione. La storia adesso si svolge in Brasile, quindi strade assolate, folta vegetazione ed abitazioni colorate; un mondo totalmente diverso da quello notturno, affascinante, della Grande Mela.
Ma come numerose volte è stato sottolineato, la minuziosa cura per i dettagli permetterà un coinvolgimento, da parte del giocatore, ai massimi livelli.
La città brasiliana di Sao Paolo è riprodotta in maniera fedele e realistica, mostrando le notevoli differenze tra i quartieri più lussuosi della città, e le malfamate favelas. Un incontro di luoghi apparentemente così diversi, ma immersi perfettamente nella trama e nel gioco. Questo realismo non dovrebbe far pesare troppo lo stacco dallo stile visto nei primi due episodi.

Tirando le somme

Secondo quanto visto finora, Max Payne 3 si mostra come un titolo promettente, carico di aspettative. Il passaggio da Rockstar Games a Remedy ha portato ad un cambio di stile netto, che potrebbe intimorire i fan delle serie. Eppure la cura minuziosa per i dettagli, le novità derivate dal sistema di copertura e dal multiplayer, e le adrenaliniche sparatorie, fanno ben sperare.
Ciò che ha effettivamente reso grande Max Payne è ancora presente. Il Bullet Time assieme al nuovo sistema grafico Euphoria promettono scene degne da pellicole cinematografiche di alto livello; e poi c’è il protagonista, che conserva quel fascino che lo ha portato in alto.
Non ci resta che attendere Marzo 2012 per vivere questa nuova avventura. A quel punto caricate le pistole.

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