Metropolis Street Racer – Recensione Metropolis Street Racer

Creazioni Bizzarre

Una zucca stilizzata: questo è il marchio Bizarre Creations. Non l’avete già visto da qualche parte? Se avete risposto sui package dei giochi della serie Project Gotham avete indovinato. Sono loro infatti gli sviluppatori della serie corsaiola "di lusso" che ci mette al volante delle migliori auto del mondo per le strade delle più caotiche metropoli del pianeta. La metropoli diventa il nostro circuito di gara, il nostro parco giochi. Ma se pensate che sia partito tutto dai giochi di Project Gotham, beh, allora avete sbagliato in pieno. Da sempre, dalla serie Test Drive della Accolade passando per la popolarissima saga di Need For Speed di casa EA, ci è sempre stata data questa possibilità, seppur con sfumature sempre differenti. Perché soffermarsi proprio su Metropolis Street Racer per Dreamcast? Molto semplice: qua non importa quanto si va veloce, ma come si va veloce. Un concetto diverso e innovativo, rispetto al solito "chi arriva prima vince". Diciamo quindi che, in Metropolis Street Racer, la vittoria da sola non è sufficiente…

Show me your Kudos

Kudos. Oltre ad essere una parola familiarissima e congeniale per tutti i giocatori della serie PGR, sono la main feature di Metropolis Street Racer. È proprio in questo gioco, infatti, che viene introdotto il concetto di "punti stile". Di conseguenza, come abbiamo detto prima, non basterà solo arrivare prima, ma anche guadagnare punti in stile derapando o saltando sui dossi, ovviamente nei limiti del motore fisico del titolo Bizarre Creations. Guidando in MSR infatti ci troveremo di fronte a un sistema di controllo immediato come un gioco arcade, ma con la manovrabilità che cambia in base alla vettura che guideremo: ci saranno vetture che tengono bene le curve e vetture che partono in testacoda se acceleriamo troppo bruscamente. Questa feature inoltre sfrutta in maniera soddisfacente lo stick analogico del controller Dreamcast, permettendoci di dosare la forza di sterzo. Ma attenzione, non aspettatevi di certo cappottamenti o salti ai limiti dell’impossibile: MSR non punta di certo sulla spettacolarità, ma sullo stile. Quindi scordatevi esagerazioni o anche danni alla Destruction Derby e cose simili. L’unica cosa da fare è guidare puliti, evitando contatti con gli avversari e i muri, magari anche facendo derapare la vettura o spiccando qualche bel volo (cosa possibile purtroppo in pochi circuiti).
 

  

Una Skyline blu in Giappone: da sempre un cocktail vincente nei racing-games.

 

Si può dare di più

La grafica di MSR è un ottimo esempio di un gioco di corse per Dreamcast di buon livello. Ci troveremo a correre a Londra, Tokyo e San Francisco, in luoghi come il Fisherman’s Wharf, Piccadilly Circus o Shibuya e ognuna di queste città è riprodotta in maniera tale che non sarà difficile riconoscere scorci famosi come il Big Ben o il Distretto commerciale di San Francisco. Inoltre, attenzione particolare è stata data al fatto che nel gioco l’orario che daremo prima di iniziare la partita comparirà negli orologi in città, accentuando la sensazione di realismo. Anche le vetture sono realizzate con una buona accuratezza, con un livello di dettaglio soddisfacente. Ma nonostante tutto, per quanto buono sia l’aspetto grafico, MSR è purtroppo uno di quei titoli che non riesce a sfruttare appieno la potenza dell’hardware grafico del Dreamcast. Si poteva fare qualcosa in più per rendere le visuali potenzialmente ottime, come ad esempio non dare l’impressione che le carrozzerie siano fatte di plastica, o dei riflessi più realistici oppure, ancora, lavorare su delle sezioni che mancano leggermente di dettaglio come ad esempio le guglie del Parlamento a Londra. Ciononostante, è un buon risultato e proprio quest’accuratezza diventerà il leitmotiv della grafica dei giochi della serie Project Gotham.

 

 

"Oh Sir! Credo che abbia due pneumatici sul marciapiede…"

 

Il pilota più stiloso del mondo

In MSR, come abbiamo già detto, ci ritroveremo a correre a Tokyo, Londra e San Francisco, per dimostrare che siamo piloti che sanno vincere, ma con stile. Infatti in ogni gara, anche in base alla nostra posizione in classifica, verremo premiati con dei Kudos (i "punti stile", appunto) con cui potremo accedere alle gare successive. Da notare il fatto che a ogni collisione o quando falliamo una gara ci verrà assegnato un handicap in base al quale perderemo un certo numero di Kudos. In poche parole, l’unico modo per avanzare, sarà guidare nel modo più perfetto possibile, portando a termine le varie competizioni che affronteremo. Il gioco è diviso in "Acts", al termine dei quali sbloccheremo nuove vetture e tracciati su cui correre in modalità time attack e arcade. Di auto ce ne sono moltissime, quasi tutti modelli di produzione come la Fiat Barchetta, la Mazda MX-5, la Opel Astra Coupè o le più sportive Nissan Skyline e Mitsubishi FTO. Ogni volta che otterremo una macchina nuova dovremo affrontare una prova a cronometro che decreterà se potremo entrare in possesso o meno del mezzo. Una volta che la macchina è finalmente nostra potremo personalizzarla decidendo numero di targa, colore e, nel caso fosse una convertibile, se tenere la capote alzata o meno. Per riuscire a primeggiare, quindi, dovremo abbinare la macchina giusta al circuito giusto e guidare nel modo più pulito possibile per evitare handicap e, ovviamente, vincere vincere vincere!

Hey, Richard! Accendi la radio!

Il sonoro di MSR è abbastanza interessante: infatti, oltre ad avere motori e rumori ambientali campionati in maniera ottima, il reparto musicale è degno di nota per l’originalità in cui ci è proposto. MSR infatti per ogni città ci presenterà stazioni radiofoniche selezionabili, con DJ e pubblicità prima delle canzoni (tranquilli, non c’è traccia delle talk-radio come quelle di GTA…). A ogni radio è abbinato uno stile, ad esempio Hip-Hop e R&B a San Francisco, Funk e Drum ‘n’ Bass a Londra e Trance e House a Tokyo. Ognuna delle tracce audio presentate nelle radio è stata composta dal fenomenale Richard Jacques, che già lavorò in passato a vari giochi targati Sega come Daytona USA CCE per il Saturn. Queste canzoni, che ci vengono presentate come grandissime hits di artisti dai nomi fittizi nelle radio, sono "caricature" di vari successi di artisti musicali quali Will Smith, Barry White, ATB e Destiny’s Child. Se per caso volessimo ascoltarle senza correre, possiamo andare nelle Opzioni dove troveremo una simpatica interfaccia che ricalca un’autoradio Kenwood con cui potremo selezionare le varie stazioni o ascoltare le varie canzoni in CD Mode. Grazie a quest’ultima, potremo anche "masterizzarci" la nostra compilation virtuale, scegliendo le nostre tracce preferite dalla playlist.

 

 

Ecco una scattante Audi TT lanciata a tutto gas per le strade di San Francisco.

 

Lo stile della metropoli

Per quanto forse la grafica non fosse ai massimi livelli e probabilmente il sistema dei Kudos frustrasse qualcuno ed entusiasmasse altri, MSR è forse uno dei pochi giochi di corse realmente innovativi mai pubblicati per la consolle della casa di Sonic: ciò è dato dal fatto di dover guidare puliti per guadagnare punti, di collezionare vittorie in giro per il mondo lasciando il segno e passando a competizioni sempre più agguerrite per guadagnare nuovi bolidi per far mangiare la polvere ai nostri avversari. Proprio l’innovazione ha fatto la sua fortuna, tanto che si sarebbe evoluto nell’odierna serie Project Gotham Racing sulle console di nuova generazione. La nota che possiamo trovare sono degli occasionali bug che si sono verificati con il primo cluster di distribuzione del gioco, poi tempestivamente risolti con sostituzione gratuita della copia difettosa, permettendo a tutti gli utenti di non aspettare troppo tempo per godersi quello spettacolo di profondità e giocabilità che è Metropolis Street Racer. Un gioco che in qualche modo è riuscito a distanziare gli altri del periodo. Con stile.

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