Might & Magic Heroes VI – Recensione Might & Magic Heroes VI

Con Heroes VI la serie si arricchisce di un nuovo capitolo pronto ad espandere la saga con novità e cambiamenti, ma sempre poggiandosi sulla propria base concettuale consolidata.

Pericoli nel passato di Ashan

In Heroes VI il giocatore troverà cinque campagne pronte a mettere alla prova le sua abilità tattiche e gestionali. Ambientato 400 anni prima i fatti accaduti nel precedente capitolo, troveremo il ducato del Grifone nel bel mezzo di una guerra fratricida e minacciato dall’ombra di un pericolo ancor più grande delle belve feroci o delle tribù di orchi che minano la tranqullità di una regione già destabilizzata. Verremo calati nel contesto di questo universo fantasy con la classica formula della serie: elementi RPG nella gestione degli eroi, gestione delle risorse e cattura dei punti strategici, fase di esplorazione e di battaglia gestita tramite un sistema a turni. Sotto il profilo del Singleplayer gli appassionati della serie (ma anche tutti gli altri, visto che un lore ben raccontato non guasta mai) potranno stare tranquilli, infatti la storia verrà raccontata tramite piacevoli filmati (anche se non eccelsi graficamente) e durante tutte le campagne saranno presenti dialoghi tra i personaggi ad intermezzo della vicenda di gioco; le cinque campagne verranno guidate da ben cinque personaggi unici, ognuno dei quali appartenente alla propria fazione con unità diverse tra loro e trovandosi quindi con avversari e scenari sempre diversi da dover superare.
 

 

Strategia, Gestione, RPG

Come dicevamo, la formula del gioco si baserà ancora sui classici elementi, senz’altro vincenti; questi ultimi però non si limitano a ripresentarsi in maniera identica. Sotto il punto di vista dei personaggi ci troveremo a gestire talenti, equipaggiamento ed evoluzione complessiva delle caratteristiche degli eroi che comanderanno i nostri eserciti negli scenari di gioco, infatti non mancheranno numerosi oggetti per potenziare il nostro personaggio e sicuramente la ricerca di questi oggetti sarà un piacevole obiettivo da porsi per quei giocatori che vorranno aumentare le ore di gameplay. A rafforzare quest’elemento sarà anche la presenza di "Quest" che ci richiederanno di raggiungere degli obiettivi nello scenario di gioco in modo da ottenerne ricompense. Per quanto riguarda il comparto di Esplorazione/Gestione dello scenario ci ritroveremo ancora una volta a decidere all’interno del sistema a turni come muovere i nostri eroi e gli eserciti da loro guidati, come potenziare le città a nostra disposizione e come catturare quelle nemiche (oppure semplicemente dissanguarne l’economia occupandone gli insediamenti). Entrambi questi momenti di gioco saranno fondamentali (e non meno avvincenti) per la fase di battaglia, il momento in cui due eserciti si incontrano nello scenario. In questa fase ci troveremo a decidere come gestire le nostre forze grazie alle abilità delle diverse tipologia di truppe che saranno molto diverse tra loro, ad esempio troveremo unità dedite alla cura, altre potranno attaccare a distanza con gli archi, altre ancora combattere corpo a corpo e tanto altro. Il tutto verrà gestito sempre all’interno di un sistema a turni dove il movimento e il range legato agli attacchi e alle abilità si svolgerà in un campo di battaglia diviso a scacchiera. Il nostro Eroe in tutto questo sarà la parte fondamentale, esso non dovrà mai cadere e non potrà farlo prima della sconfitta delle altre truppe, inoltre potrà partecipare allo scontro con le sue skill. L’insieme delle tre componenti di questo gioco è ancora una volta davvero piacevole e vario che da spazio a molteplici scelte tattiche.

 

 

 

Le Ombre non si stagliano solo sui nostri eroi

Come di consueto ci riserviamo le pillole amare per ultime, perché di certo per come è stato descritto fin’ora il gioco potrebbe sembrare idilliaco e perfetto, ma ovviamente non è così e ciò vale per qualsiasi gioco. Infatti Heroes VI nonostante sia rimasto fedele a ciò che ha reso grande la saga non manca di pecche nonostante la complessiva positività del titolo (che ha anche un buon comparto multigiocatore tra le altre cose). Come dicevamo prima, sul piano grafico il titolo avrebbe potuto di certo offrire di più per esprimere visivamente il mondo fantasy al suo interno nonostante non sia un pugno per gli occhi, forse anche dal punto di vista dell’interfaccia ci saremmo potuti aspettare di meglio (fortunatamente però il titolo si difende meglio dal punto di vista audio). Altro rilievo da fare è sicuramente l’eccessiva semplificazione della fase gestionale e di quella delle battaglie, che pur non essendo spartane non hanno la complessità di una volta. Ultimo dettaglio ma non meno importante è il buon vecchio vizio che i titolo strategico-gestionali si portano dietro da tempi ormai immemori, cioè il permettere all’ AI di fare "carte false" per poter essere all’ altezza del giocatore (cosa presente ad esempio anche in serie come Total War ed Europa Universalis) ponendosi in pari posizione anche quando non dovrebbe meritarlo (per le stesse pecche dell’ AI).

 


Conclusione

Ciò detto, Might & Magic: Heroes VI è un gioco ottimo che per i suoi elementi può risultare perfettamente piacevole anche per chi non ha giocato i titoli precedenti, sicuramente un acquisto consigliato per chi ama il connubbio degli aspetti all’interno del gioco.

 

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