Modern Warfare 2: la nuova dimensione della guerra

Avevamo già avuto l’occasione di visionare al GamesCom di Colonia Modern Warfare 2, FPS sviluppato dalla Infinity Ward, e qui avevamo avuto la possibilità di prendere parte alla presentazione in due diverse sezioni: una normale presentazione e una sezione entertainment dove era possibile giocare un suo livello in anteprima. A distanza di qualche settimana vi riportiamo impressioni e testimonianze di quella giornata con qualche aggiunta in più che andrà a farvi capire meglio come questa volta la guerra è stata intesa. 

Il gioco è stato presentato al grande pubblico su Xbox 360 e si è posto l’accento su alcune features interessanti, come ad esempio la modalità spec-ops (cooperazione), che ha la stessa importanza sia in modalità in singolo che in multiplayer. In entrambe le circostanze sarà infatti di cruciale importanza riuscire a collaborare con i nostri compagni e impartire loro precise istruzioni. Questa modalità prende spunto dall’ultima missione speciale del primo Modern Warfare, che si svolgeva su un aereo. In quell’occasione, dovevamo muoverci molto rapidamente, mentre i nemici affollavano lo schermo. La missione in questione non era compresa nella trama, ma era una semplice fuga fra i nemici. Sarà possibile utilizzare la modalità spec-ops in modalità split-screen, nel gioco in singolo oppure in due online e sono disponibili anche tre diversi livelli di difficoltà.

Un’altra feature interessante sarà il fatto che possiamo scegliere le armi da portarci dietro all’inizio di ogni missione e decidere quando e come cominciare (ad esempio, facendo saltare in aria un muro magari con dell’esplosivo). Ad aggiungere un tocco di finezza, le armi dotate di laser avranno il puntatore con il raggio visibile. Inoltre, potremo decidere di attivare lo scudo allo stesso modo dei nostri avversari. Questo ci renderà la vita più facile, in quanto saremo in grado di correre fra i nemici, caricarli e buttarli per terra.
 

"Oh, mi raccomando: non facciamoci scoprire!"

 
A fine missione sarà possibile vedere le statistiche del livello appena giocato (fra cui il tempo impiegato, le uccisioni totalizzate e il livello di difficoltà). Interessante notare il fatto che in queste missioni il numero dei nemici è elevato ma comunque fisso, nel senso che non riappariranno d’improvviso. In poche parole, dovremo cercare di fuggire da una determinata area il prima possibile. Il numero dei nemici rimane lo stesso anche se giocheremo in due invece che in singolo, non sembra che ci siano differenze a riguardo.

Completando le missioni, potremo guadagnare delle stelle che oltre a valutare il nostro operato, funzionano come dei crediti, in quanto ci permetteranno di sbloccare nuovi livelli  spec-ops.

Arriviamo ora al succo della questione, ovvero il livello di presentazione che abbiamo potuto ammirare al Gamescom. Per l’occasione, il livello è stato presentato nell’area entertainment dedicata al gioco dove diversi stewards vestiti da militari creano la giusta ambientazione ed era possibile ammirare tutto su un megaschermo cinematografico.
Non ci sono differenze particolari con il capitolo precedente per quanto riguarda i filmati, infatti introduzione, caricamento e accesso alla missione sono i medesimi del primo Modern Warfare.

Nella missione presentata al Gamescom prevede un’infiltrazione in una base nemica, situata su delle impervie montagne, insieme al capitano MacTavish. La missione si svolge d’inverno, cosa che ci permette anche di godere degli effetti atmosferici su schermo.

I primi momenti di gioco si svolgono su un crostone di montagna: l’obiettivo è arrampicarsi utilizzando i picconi per raggiungere la cima. Non aspettatevi un filmato o un’animazione passiva: saremo noi a scalare quella montagna. Infatti possiamo controllare l’arrampicata tenendo premuto un tasto del joypad, ma non è stato possibile tuttavia vedere cosa succede nel caso il tasto venisse rilasciato o premuto male. In altre parole, non abbiamo potuto vedere se è possibile cadere.

La grafica, almeno per quanto riguarda le prime impressioni del gioco presentato su megaschermo, sembra ottima già a questo stadio, anche se bisognerebbe vedere se il risultato rimarrà lo stesso sulle normali TV. Nonostante ciò, per le armi si poteva fare qualcosa di più, in quanto non risultano così dettagliate come dovrebbero essere. Non possiamo sbilanciarci molto nell’esprimere un giudizio sull’audio, in quanto con un impianto simile e in una stanza adatta come quella, qualsiasi audio risulterebbe ottimo.

Fra gli aiuti di cui potrà usufruire il giocatore troviamo un radar, su cui verranno mostrati gli alleati e i nemici, un sensore collocato sulle armi e una bussola per orientarci collocata in basso a destra nello schermo. Un ulteriore aiuto per l’orientamento sarà comunque fornito da varie frecce che ci mostrano i vari obiettivi da portare a termine.

E’ migliorata molto la dinamica delle morti, il che fa presagire l’utilizzo di un motore fisico totalmente riprogrammato. Un esempio è che se per caso colpiremo di striscio sul viso un nemico, lui cadrà a terra tenendosi il viso fra le mani.
 



"Weeeeeeee!"
Nel livello di presentazione di Modern Warfare 2 era possibile guidare una motoslitta.

Nella missione mostrata, bisognava utilizzare molto le tattiche stealth (soprattutto aiutandosi con il radar): bisognava entrare nella base nemica, nella bufera di neve senza fare il minimo rumore. Ad un certo punto verremo scoperti e inizierà il vero e proprio Modern Warfare così come lo conosciamo: distraiamo i nemici facendo saltare una bomba piazzata in precedenza e cerchiamo di scappare insieme al capitano MacTavish senza che nessuno ci veda. Per il gran finale, una fuga in motoslitta: una componente molto divertente che oltre a renderci la vita facile per scappare, ci dà anche la possibilità di sparare dal mezzo, nonostante la mira si automatizzi una volta direzionata.

Dopo aver assistito al livello di presentazione possiamo dire che Modern Warfare 2 ha le carte in regola per imporsi come uno degli FPS migliori del mercato, anche se a nostro avviso un po’ di diversificazione in più nella tecnica dello stealth (più possibilità per nascondersi, ecc.) aiuterebbe molto se implementata. Ma c’è ancora tempo per riuscire a perfezionare ulteriormente questo titolo, che si preannuncia sempre più come un capolavoro.

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