Monster Hunter 3 – Recensione Monster Hunter 3

La guerra tra console, la cosiddetta "console war", non è mai stata così dura come in questa generazione. Una guerra fredda, ragionata, che poco per volta ha iniziato a riscaldarsi e a entrare nel vivo; molte battaglie si vincono giocando d’anticipo ed è proprio quello che ha cercato di fare Microsoft con la sua ultima console, ma non sempre è così, e non sempre la favorita vince, come pensava Sony; infatti, facendo una panoramica sul mercato odierno, vediamo che le due console definite "next-gen", l’apri pista e il chiudi pista di questa generazione, parlando di date d’uscita, si stanno contendendo un "deludente" secondo posto, visto che il primo è ormai da un po’ saldo nelle mani di Nintendo. Da molti la casa di Kyoto era vista come una società sull’orlo del fallimento, dal momento che ben due generazioni avevano visto le sue console arrivare ultime. Molti fan temevano che la mamma di Mario e Zelda facesse la stessa fine della casa di Sonic, la Sega; ma fortunatamente Nintendo è riuscita a tirar fuori dal cilindro magico il suo ultimo trucco, ed è stata davvero una magia quella compiuta con il Wii: è riuscita nell’impresa di tirarsi fuori dalla crisi che l’aveva colpita e grazie alla genialità di alcune persone, tra i quali "il maestro" Shigeru Miyamoto, crea un vero e proprio nuovo mercato, fatto di persone che non si sarebbero mai avvicinati al mondo dei videogiochi. E quindi, in una generazione dove la guerra alle esclusive è fondamentale per attirare l’utenza, Nintendo strappa dalle mani di Sony uno dei titoli più attesi della generazione, soprattutto in Giappone, stiamo parlando di Monster Hunter 3. 

Sviluppato da Capcom, il gioco era stato inizialmente previsto per PS3, ma a sorpresa fu cambiata console di riferimento, con grande stupore degli amanti della serie, ormai abituati a vedere il franchise legato quasi indissolubilmente alle console Sony. Questo Monster Hunter 3 debutta quindi su Nintendo Wii e si pone l’obbiettivo di catturare oltre che i fan di vecchia data anche i cosiddetti casual gamer; possiamo sbilanciarci e dire sin da ora che Monster Hunter 3 non riuscirà in questa impresa, ma almeno il titolo Capcom non delude i vecchi fan, proponendo un’evoluzione che farà contenti molti videogiocatori. Uscito diversi mesi dopo la data d’uscita giapponese, noi europei possiamo davvero ritenerci soddisfatti e sorvolare sul ritardo, dal momento che il gioco offre anche alcuni extra esclusivi, come ad esempio l’introduzione di nuove armi e, soprattutto, la componente online totalmente gratuita, a differenza della versione giapponese che per essere giocata in rete aveva bisogno di un abbonamento mensile.
 


Cacciatori di mostri

Come detto, quindi, la struttura di gioco che è alla base di Monster Hunter 3 non si discosta dai capitoli precedenti, proponendo sempre il medesimo gameplay. Il gioco è un action-rpg in cui è fondamentale la raccolta di materiale per il potenziamento delle armi, utilizzabili per uccidere mostri di potenza sempre crescente. Il giocatore impersona un cacciatore appena arrivato al villaggio Moga mentre è in atto un forte terremoto provocato da un mostro marino estremamente potente. Il nostro obiettivo è quindi quello di potenziare il nostro equipaggiamento per poi andare a sconfiggere la creatura che terrorizza il villaggio. La storia che sta alla base di Monster Hunter è poco più di un pretesto per motivare gli avvenimenti, quindi risulta molto debole e poco articolata. Ovviamente il titolo Capcom non punta al lato narrativo, come del resto non hanno mai fatto neanche i capitoli precedenti, ma si concentra su di una struttura di gioco estremamente complessa che di sicuro piacerà a chi ha molto tempo da dedicargli e, ovviamente, agli amanti della serie.

Gli sviluppatori, prima dell’uscita del gioco, avevano affermato che il titolo sarebbe diventato più accessibile ai videogiocatori meno incalliti. Questa promessa è stata mantenuta solo in parte, dal momento che anche se è stato abbassato il livello di sfida nelle fasi iniziali, e il tutorial ora è molto più chiaro e spiega al giocatore le basi del gameplay, alle fondamenta del titolo c’è sempre una complessità che in molti non digeriranno e che di sicuro non attirerà nuova utenza. In molti hanno sempre accusato il gioco di partire estremamente piano, ma a nostro avviso questa scelta degli sviluppatori è stata senza dubbio azzeccata e trascina poco per volta il giocatore in un mondo estremamente vasto e vivo.


La vita è …

Il Villaggio svolge un ruolo fondamentale all’interno del gioco, difatti sono presenti tutti i servizi a disposizione del giocatore, e ognuno di questi è importante all’interno dell’economia ludica del prodotto. Il fabbro è fondamentale, con il suo aiuto è possibile forgiare nuove armi e armature, potenziarle e decorarle; per fare ciò è essenziale l’uso di diversi minerali e oggetti, senza i quali non si può usufruire del suo lavoro, ecco perché è fondamentale la loro ricerca.

Un plauso deve essere fatto agli sviluppatori per il grandissimo numero di armi disponibile, tutte estremamente curate e con i propri pregi e difetti, per esempio spada e scudo, anche se meno potenti, permettono movimenti rapidi e attacchi ripetuti, invece gli spadoni, molto potenti, rallentano enormemente il movimento e la velocità d’attacco del nostro alter ego. Ci sono poi diversi tipi di martelli e lance, e via discorrendo.

Il sistema di combattimento di Monster Hunter 3 è il perno di tutto il gameplay, dal momento che per la maggior parte del tempo si è impegnati a menare fendenti e uccidere mostri. Il tutto funziona molto bene, con tre mosse principali per ogni arma, senza contare tutta la serie di oggetti in grado di infliggere danno o alterare lo stato dei mostri nemici. È poi possibile schivare e parare gli attacchi avversari, e ciò rende ulteriormente profondo e vario il sistema di combattimento, che non sfocia mai in un premere pulsanti a caso. Qualche perplessità può nascere dalla mancanza del lock sui nemici, ma tranne che per qualche raro caso, non ci ritroveremo mai a menare mazzate nel vuoto.
 


… il villaggio

Altro servizio fondamentale all’interno del villaggio è la gilda, qui il giocatore riceve le missioni da portare a termine, e per iniziarle bisogna spostarsi al campo base. Gli incarichi da svolgere sono divisi per difficoltà, e per sbloccare quelli successivi è necessario terminare tutte le mansioni disponibili. Una volta iniziata una missione, non è più possibile ritornare al villaggio e salvare, ma bisogna necessariamente completare il compito assegnatoci prima dello scadere del tempo limite. Le mansioni da svolgere sono numerose, e per essere portate a termine richiedono l’uccisione di particolari mostri, la raccolta di determinati oggetti o la cattura di alcuni tipi di creature. Anche se queste risultano abbastanza varie, il gioco ha una ripetitività di fondo insita nelle sue meccaniche; abbiamo comunque la presenza di alcune varianti come la gestione del villaggio e lo svolgimento di sottomissioni che ci permettono, per esempio, di improvvisarci pescatori. Anche la fase della pesca risulta estremamente profonda: sono presenti numerosi tipi di pesci pescabili e ognuno di questi è catturabile con determinate esche, ma non aspettatevi un simulatore di pesca perché di questo non si tratta.

Durante le fasi esplorative, cioè quelle in cui non si è vincolati da nessuna missione, ma dove è possibile girovagare liberamente per i boschi di Moga, il giocatore uccide mostri e raccoglie oggetti che si rivelano utili per la costruzione di vari utensili. Ciò che davvero mostra la cura con cui gli sviluppatori hanno costruito questo prodotto, e l’anima rpg della produzione, sono le centinaia di strumenti e materiali presenti, addirittura combinabili, che possono essere utilizzati in battaglia, per curare status alterati o per altri mille scopi che il gioco pian piano vi introduce.

La gestione del personaggio riguarda l’equipaggiamento di armature e armi che modificano le sue statistiche offensive e difensive, e possono anche aumentare la vita massima o la resistenza. La prima cala quando si viene colpiti, ed è rappresentata da una barra verde in alto sullo schermo; mentre la seconda si consuma quando si eseguono schivate, attacchi caricati o semplicemente quando si corre, ed è rappresentata da una barra gialla. Entrambe, sia la resistenza che la vita, possono essere ricaricate con l’uso di specifici oggetti.
 


L’economia dei cacciatori

All’interno del villaggio è presente anche un deposito, grazie al quale è possibile soddisfare le richieste dei paesani mediante l’elargizione di punti risorse, accumulabili con l’uccisione dei mostri o con particolari oggetti, invece la moneta del gioco è guadagnabile mediante il completamento delle missioni o la vendita degli oggetti. Una feature molto interessante di Monster Hunter 3 è una specie di sistema economico, non molto complesso, ma estremamente godibile e utile: è possibile infatti "potenziare" il villaggio con l’aggiunta della fattoria, del porto da pesca, delle navi mercantili e della mensa; alcuni di questi sono fondamentali per il prosieguo dell’avventura, mentre altri potranno essere sbloccati a scelta del giocatore. Ognuno di questi elementi è utile per il potenziamento del personaggio, o per la raccolta/coltivazione di alcuni oggetti, come ad esempio funghi e pesci.

Nel villaggio, poi, sono disponibili anche alcuni tipi di negozi nei quali è possibile acquistare oggetti o armi e armature. Un altro elemento che non modifica il gameplay, ma abbellisce il gioco, è la gestione dell’arredamento della propria casa, nella quale è possibile salvare, dormire o cambiare equipaggiamento. Ciò che invece cambia qualcosa è l’alternanza tra giorno e notte, è infatti possibile incontrare alcuni mostri solo in determinati orari della giornata. Proprio la caratterizzazione dei mostri è un elemento di spicco all’interno del quadro dipinto da Capcom, divisi in due macro gruppi, gli erbivori e i carnivori. I primi sono animali tranquilli che non attaccheranno se non provocati, mentre i secondi risultano estremamente aggressivi e attaccheranno appena si viene avvistati. Anche l’intelligenza artificiale delle creature risulta ottima per essere dei semplici "animali": questi, quando si trovano in difficoltà, fuggono per recuperare forze, e se invece sono di piccole dimensioni, saranno portati ad attaccare sempre in gruppo. O ancora, se attacchiamo un piccolo mostro, un altro di dimensioni maggiori appartenente alla stessa specie inizierà ad attaccarci. Forse non tutti percepiranno questi comportamenti, ma la qualità del titolo traspare anche da queste cose.
 


Tra mostri e caverne

Altro grande lavoro è stato fatto con le ambientazioni, tutte molto ispirate e strutturalmente ben costruite, la loro varietà è ottima e risultano anche estremamente vaste; forse qualche caricamento di troppo, quando si passa da una sezione all’altra dello scenario, rovina un po’ l’atmosfera che fa sembrare sterminati i paesaggi che ci si trova di fronte. Una grande novità introdotta da questo capitolo Wii è l’inserimento del mondo acquatico, infatti è possibile esplorare il fondo marino senza alcuna limitazione, a parte quella dell’aria, difatti è essenziale stare attenti al livello d’ossigeno che scende inesorabilmente. Ovviamente è possibile combattere e fare tutto ciò che si può fare in superficie, naturalmente con le dovute differenze, infatti il controllo subacqueo diventa molto diverso da quello terreno, dal momento che è possibile anche muoversi in profondità. Questa introduzione ha portato al relativo aumento di mostri disponibili, visto che ne sono stati aggiunti numerosi che vivono sott’acqua.
 


Cacciare in compagnia

Di sicuro la più importante novità introdotta da Monster Hunter 3 è il supporto online, e come il villaggio sta alla campagna in singolo, la città sta al gioco in rete; infatti quest’ultima ha funzioni analoghe a quelle della sua controparte minore, ma l’unica differenza sta nelle dimensioni, risultando estremamente più vasta è articolata. Le missioni da svolgere online sono grosso modo le stesse dell’offline, con la grande differenza che queste possono essere giocate in cooperativa insieme a un massimo di quattro amici. Le partite scorrono via lisce senza lag e l’unico problema riscontrabile è un certo spaesamento durante le prime fasi, infatti il multiplayer non ha ricevuto la stessa cura nel tutorial, che nel single player è estremamente curato. È presente anche una modalità multiplayer offline, dove assieme ad un vostro amico potrete sfidare in arene il mostro di turno e cercare di batterlo nel più breve tempo possibile. La gestione del gioco online ricorda vagamente quella degli mmo, anche se, a dirla tutta, come complessità Monster Hunter non ha niente da invidiare a quest’ultimi.

Nonostante il single player vi terrà occupati anche per qualche centinaio d’ore, gli sviluppatori non si sono risparmiati e hanno offerto all’utente una modalità online estremamente curata e di tutto rispetto che eleva alla massima potenza il concetto di longevità.
 


Tra grafica e sonoro

Tecnicamente il lavoro svolto è di grande fattura, ma  purtroppo non può essere considerato come il migliore su Wii a causa di alcuni problemi. La mole poligonale spostata dal motore grafico senza alcun problema è incredibile, le texture sono di ottima qualità e le animazioni dei mostri e del personaggio risultano molto convincenti. Di grande impatto il sistema di luci implementato ed estremamente realistica la realizzazione dell’acqua, di sicuro tra le migliori mai viste su Wii. Le note dolenti sono più che altro una scelta degli sviluppatori, difatti il titolo Capcom soffre di grandissimi problemi di compenetrazione poligonale, sia nei combattimenti che nelle fasi esplorative, ed è davvero brutto vedere il nostro alter ego trapassare il corpo senza vita di un mostro appena abbattuto manco fosse un fantasma. Questo però rovina solo in parte una delle esperienze grafiche più belle mai viste sulla console ammiraglia di casa Nintendo.

Il comparto audio del titolo è un po’ controverso, infatti, anche se gli effetti sonori sono di qualità straordinaria e le musiche di bellezza estasiante, quest’ultime a nostro avviso sono presenti in quantità un po’ troppo limitata e non soddisfano adeguatamente l’orecchio di chi sa ascoltare.

Infine parliamo del tallone d’Achille di questa produzione: il sistema di controllo. Nonostante il titolo sia stato pensato sin dall’inizio per Wii, il sistema di controllo della console non è stato sfruttato a dovere, questo però è dovuto alle meccaniche di gioco che non permettono un buon utilizzo del motion controller. Quindi, il controllo tramite Wiimote e Nunchuk risulta molto macchinoso e in alcuni casi scomodo; per questo si consiglia l’utilizzo di un Classic controller, preferibilmente PRO, con il quale si ha un controllo preciso e comodo del proprio personaggio.
 


Commento

Mastodontico, colossale, immenso. Solo così possiamo definire Monster Hunter 3, senza ombra di dubbio l’esperienza più profonda e complessa disponibile su Wii. Un gioco che può solo essere apprezzato dai fan storici della serie e che cerca addirittura di attirare nuova utenza, sebbene, come detto, a nostro avviso non ci riuscirà, dal momento che non ci sono state rivoluzioni nella struttura di gioco, ma una lunga serie di piccoli e grandi miglioramenti, che rendono comunque questo terzo capitolo un vero e proprio capolavoro. Forse non è un gioco adatto a tutti, ma la cura maniacale nella realizzazione di questo prodotto è davvero incredibile, e può solo far piacere vedere giochi del genere arrivare addirittura in esclusiva su Wii. Alcuni problemi legati al sistema di controllo non rovinano assolutamente la qualità del gioco. Acquisto obbligato per qualsiasi videogiocatore che si definisca tale. Monster Hunter 3 è, in una parola, Maestoso.

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