Mortal Kombat Arcade Kollection – Recensione Mortal Kombat Arcade Kollection

Ricordate gli ingombranti videogame da sala degli anni 90? Se siete abbastanza grandicelli probabilmente sì e ricorderete anche il genere principe dei beatm’em’up. Erano i tempi in cui Capcom teneva in pugno il mercato con Street Fighter e SNK iniziava a muovere i primi passi nella battaglia tra picchiaduro. Infilandosi tra i due pretendenti, Midway gettò in campo un prodotto nuovo e brutale, capace di attirare fan più per la violenza esplicita che non per le sue vere capacità: stiamo parlando di Mortal Kombat.

Ora, a quasi 10 anni dall’uscita del primo Mortal Kombat, ecco apparire Mortal Kombat Arcade Kollection, ossia la raccolta dei primi tre immortali titoli, scaricabile direttamente dal marketplace Xbox 360 e dal PSN.
 


Scorpion VS Reptile. Quanti ricordi!

Kontare sino a tre

Il primo Mortal Kombat, ad occhi moderni, può apparire un picchiaduro insipido e povero di personaggi, ma all’epoca fu un fulmine a ciel sereno. Lo schermo videoludico non era (quasi) mai stato inondato da così tanta violenza, che in Mortal kombat esplodeva sotto forma di decapitazioni, smembramenti e sanguinose mosse finali chiamate Fatality. La grafica bidimensionale, con personaggi che erano veri attori digitalizzati, risultava però lenta rispetto ai canoni del tempo, e le movenze apparivano leggermente legnose. Nonostante piccole pecche tecniche, il fenomeno MK era stato lanciato.

Fu il secondo capitolo a decretare il vero successo del brand. Mortal Kombat riproponeva, meglio, tutte le peculiarità del suo predecessore, migliorando l’impatto grafico, la velocità ed estremizzando la già abbondante dose di violenza. Ecco quindi fioccare le fatality, le babality, le friendship e le stage fatality, tutte mosse di una violenza inaudita che sancirono, una volta per tutte, il successo definitivo del brand. Inoltre, vennero introdotti personaggi ormai storici come Kitana, Mileena e Kung Lao. 

Mortal Kombat III riprose le stesse meccaniche del secondo capitolo, migliorandole quasi totalmente ed introducendo alcune novità. Al parco mosse ecco aggiungersi le animality, una serie di uccisioni particolarmente violente in cui i personaggi si tramutano in animali, la corsa e la possibilità di svolgere complesse combo concatenate. La grafica venne ulteriormente migliorata ma, tutto sommato, il titolo rimase lo stesso conosciuto con il capitolo precedente. 
 


Una bella scorpacciata di violenza non fa mai male

I cabinati kombattono ancora!

La Arcade Kollection ripropone tutti e tre i titoli sopra descritti, che è possibile scegliere passando da un cabinato all’altro. Come all’epoca dei cabinati, nulla è stato cambiato. Scordatevi rimasterizzazioni in HD o rivisitazioni grafiche, perché in questa collection non troverete nulla di tutto questo. L’unica gradita chicca sono i filtri grafici, atti a riproporre l’effetto bombato dello schermo dei vecchi cabinati. Purtroppo, la resa sui moderni televisori HD non è delle migliori e spesso e volentieri il gioco apparirà sgranato.

Come si diceva, anche il gameplay non ha subito modifiche. L’unica aggiunta è rappresentata dal gioco online, probabilmente una delle feature più attese dai fan. La componente online, quando si riesce a trovare qualche sfidante (sembra siano tutti desaparecidos), risulta frustrante per via degli eccessivi caricamenti e delle attese snervanti. Un passo falso davvero rimarchevole per un titolo che poteva fare gola, probabilmente, unicamente su questo fattore.

Le cose non migliorano se si sbircia la componente audio. Alcuni suoni o frasi dei personaggi appaiono troncati di netto, come se il gioco fosse stato "ricopiato" male e in fretta. Questi sono errori che difficilmente possono essere perdonati.
 


Una scena come questa farà cadere qualche lacrimuccia ai nostalgici.

In conclusione

Niente rimasterizzazione in HD; nessuna novità grafica; peggioramento del sonoro; un online pessimo che offre poche soddisfazioni. A parte un valore puramente sentimentale, questa Arcade Kollection non offre nulla che possa giustificarne l’acquisto, se non la voglia di rivivere le prime tre, violentissime avventure dei Mortal Kombattenti.
Acquistatelo solo se siete dei romantici nostalgici che non vedono l’ora di rituffarsi nel passato. Se siete neofiti della saga potreste anche farci un pensierino, ma non troverete nessuna feature interessante a parte i tre giochi originali, ancora difficilissimi e divertenti a 10 anni di distanza. Siete avvisati.  

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