MotoGP 09/10 – Recensione MotoGP 09/10

Nuova gestione

Riparte la Motogp con nomi come quello dell’onnipresente Dottor Rossi e altri, farsi strada sui tracciati di tutto il mondo e, assieme ad essa, arriva sugli scaffali dei vari rivenditori la possibilità di emulare i centauri platinati della disciplina usando il proprio joypad. Motogp 09/10 della Capcom si propone come un taglio netto con gli episodi precedenti, cominciando innanzitutto dallo sviluppatore. Infatti, la software house ha deciso di "licenziare" la nostrana Milestone (che è al lavoro sul suo SBK X di cui trovate una esaudiente anteprima), per affidare lo sviluppo del titolo dedicato alla nuova stagione agli esordienti Monumental Games, casa di produzione specializzata in giochi di ruolo online, almeno fino ad ora. Scelta forse un po’ controversa, ma comunque nell’ottica di cambiamento proposta, considerando anche le modifiche puramente "agonistiche" nella stagione (la sostituzione della categoria 250 in favore della nuova Moto2). Quindi, nuova gestione. Ma il baraccone, come va?

 


Rossi c’è! Rossi c’è!! …e anche tutti gli altri piloti della stagione, ovviamente…


To improve

Ovvero: migliorare, potenziare. Ci si aspetta una grafica molto più dettagliata e realistica delle incarnazioni precedenti. Purtroppo, il comparto grafico di Motogp 09/10 non riesce a convincere  del tutto il giocatore. Eppure è tutto realizzato in modo egregio, dai modelli delle moto, agli elementi dello sfondo, passando per effetti particellari come la ghiaia dopo le uscite di pista oppure variazioni delle condizioni atmosferiche, come passaggi dalla pioggia al nuvoloso al sole. Ma ci sono alcune sbavature. La prima cosa che è saltata all’occhio è che alcune texture sono eccessivamente sfocate e di certo non vantano un buon dettaglio di visualizzazione. Senza poi parlare del fatto che ancora su Xbox 360 si debbano vedere curve o elementi curvilinei realizzati in modo "eccessivamente poligonale", senza dare per niente l’impressione di una forma credibile. Infine, un singolare fenomeno, riscontrabile nei rettilinei lunghi, di pop-up, ma comunque in misura molto ridotta e non particolarmente invadente. Comunque sia la grafica è nella media e riesce a viaggiare in modo fluido alla velocità di 60 frame per secondo, che non è di certo poco.

 


Un duello serrato, ma in compenso il cielo è sereno

Ricomincio dall’arcade
 
Il passaggio dal modello di guida implementato nei capitoli precedenti a quello nuovo riprogettato da zero per Motogp 09/10 è un po’ come passare da una macchina da corsa a quella di una normale auto civile. Eh sì, perché al contrario delle precedenti incarnazioni, dove si pensava più alla simulazione, questo titolo sviluppato dalla Monumental è votato quasi totalmente all’arcade. Quasi totalmente però. Le cadute sono sempre possibili, soprattutto in caso di uscita di pista o di frenate troppo brusche, ma al contrario nel bel mezzo di una mischia con gli altri avversari non c’è modo che il nostro impavido pilota cada, ma anzi, se la gode e può anche fare dei simpatici gesti agli avversari, previa pressione di un tasto del joypad. Avete presente Road Rash? Quel gioco, uscito nei primi anni 90 per Mega Drive, dove centauri a due ruote se le davano di santa ragione con ogni tipo di arma? Beh, qua la situazione è simile, ma non avrete bisogno di attaccare dato che basta la vostra moto a distribuire "carenate" gratuite ai poveri malcapitati. Per il comportamento dei mezzi, il gameplay è abbastanza semplice: è possibile usare il pedale anteriore e posteriore per calibrare meglio la frenatura e spostare il peso del pilota per far impennare la moto o accucciarsi dietro al cupolino per acquisire velocità, ma nulla di più. Avere l’essenza arcade non è certo un male, ma forse non è quello che ci si aspetta da un gioco con tanto di licenza ufficiale.

Stairway to Heaven

L’innovazione del titolo Capcom dedicato alla stagione Motogp in corso risiede certamente in due elementi: il primo è senza ombra di dubbio la modalità Carriera, che analizzeremo fra poco, e l’altro è la possibilità di scaricare, nel corso della stagione, gli aggiornamenti contenenti i dati relativi al campionato Motogp 2010, con nuove moto e circuiti e anche l’introduzione della categoria Moto2 sopra citata. La prima opzione, dicevamo, è probabilmente quella più calamitante del gioco ed è incredibilmente stimolante e divertente. Inizieremo come anonimi piloti di un team sconosciuto a correre nella categoria 125, per vincere e scalare le vette delle classifiche fino a trovarci fianco a fianco con Rossi e Melandri. Ovviamente non sarà facile, considerando che per farci strada, dovremo anche assumere del personale per il nostro team, come addetti stampa per trovare degli sponsor per sovvenzionare la squadra (e il cui logo comparirà sulla nostra moto) e degli ingegneri che potranno lavorare per migliorare il mezzo a nostra disposizione e renderlo più competitivo. In poche parole potremo non solo gareggiare nel modo classico, ma anche gestire la nostra squadra dal punto di vista manageriale, che è una bella sfida. Per ingaggiare lo staff, serve denaro, che otterremo vincendo le varie gare e dando visibilità agli sponsor. Oltre al denaro, verremo ricompensati con dei punti "stile" in base alla nostra capacità di guida. Questi ci verranno assegnati per sorpassi ai nostri avversari o impennate, mentre invece ci saranno sottratti in caso di cadute e collisioni. Sfortunatamente, la modalità Carriera è l’unica vera innovazione presente nel gioco assieme all’aggiornamento scaricabile per la stagione successiva. Per il resto, ci sono le classiche modalità Arcade, Prova a Tempo e Multigiocatore, ma se volete assaporare appieno il succo di questo titolo, il consiglio è quello di fiondarvi sull’opzione spiegata qui sopra.

 


Il micidiale "Cavatappi" del Laguna Seca

Fatelo smettere!

Parlando del sonoro, purtroppo la prima nota che mettiamo in evidenza è questa: l’annunciatore, per quanto il suo compito sia quello di fornire informazioni e agevolarci nel gioco, è terribilmente invadente, doppiato con un accento mediocre ed estremamente ripetitivo. Il nostro consiglio è di disattivarlo completamente, in modo da giocare senza essere in preda a delle crisi nervose. Certo, non ci aspettiamo un Guido Meda che a ogni nostro trionfale arrivo al traguardo ci urli "(Nome giocatore) c’è!! (Nome giocatore) c’è!! ", ma almeno questa voce insopportabile con la sindrome del grillo parlante si poteva tranquillamente evitare. Per il resto è nella media, con dei discreti effetti ambientali e dei rombi delle motociclette che non sono proprio all’altezza, ma comunque svolgono il loro lavoro in modo egregio. A corredo di ciò, troviamo la soundtrack, che sembra orientata verso un pubblico "indie-alternative-electro" con nomi come Boom Boom Satellites e Snow Patrol nella tracklist.

Controverso

In Motogp 09/10 lascia abbastanza sbigottiti il fatto di vedere che vi convivano ottime trovate, come la modalità Carriera, con degli aspetti non proprio curati benissimo, come il gameplay e la grafica. Certo, era la prima volta che la Monumental si cimentava in un prodotto del genere, ma certo ci si aspettava un po’ di più. Comunque non è un prodotto destinato al cestino. La possibilità di farvi una carriera lungo le tre categorie principali con il vostro pilota e la vostra scuderia, creati direttamente da zero, è una cosa da non sottovalutare, dando al genere motociclistico la possibilità di misurarsi, in quanto a longevità, con mostri sacri a quattro ruote. Forse non è un capolavoro, ma di certo vale la pena provarlo. Ovviamente, guardandoci bene dal disattivare il tremendo annunciatore.

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