MXGP – Recensione

I più sportivi tra voi conosceranno sicuramente Milestone, team italiano esperto nel realizzare giochi di guida su licenza, tra cui i recenti WRC 4 e MotoGP 2013, con l’edizione 2014 in arrivo quest’estate. Ebbene ora il team si è accaparrato una nuova licenza di prestigio, quella dell’MXGP, il campionato mondiale ufficiale di motocross, realizzando per la prima volta un titolo dedicato a questo spettacolare sport. Come se la sarà cavata quindi Milestone alle prese con questa nuova disciplina? Non vi resta che scoprirlo proseguendo con la lettura.

La dura vita del rider

Come da tradizione Milestone, anche MXGP offre una gran mole di contenuti: infatti dopo aver guardato una serie di video tutorial, verremo catapultati in una vasta gamma di modalità di gioco tra cui poter scegliere. Tra queste abbiamo le gare singole, interi weekend di gare, prove a tempo e la più corposa e interessante di tutte, la Carriera. In quest’ultima avremmo la possibilità di creare un nostro alter ego, con la possibilità di scegliere nome e cognome, il casco che indosseremo, il numero scritto dietro la nostra maglietta e perfino il nostro manager personale, che ci accompagnerà durante la nostra scalata verso l’Olimpo del motocross. Il nostro pilota andrà quindi a debuttare come pilota wildcard, ovvero un rider esordiente al soldo di team di fascia più bassa, per poi scalare i ranghi di gara in gara e ottenere man mano offerte da scuderie sempre più prestigiose. Così facendo passeremo in poco tempo dalla categoria MX2 all’MX1, dove potremo sfidare i piloti più forti e importanti del campionato fino a contendere il titolo all’attuale dominatore della classe regina, ossia Tony Cairoli. Il tutto è strutturato attraverso una progressione a livelli, che aumenteranno con il guadagno dei punti esperienza ad ogni evento, sbloccando nel frattempo immagini e video bonus del mondo della motocross. Durante la nostra sessione dobbiamo dire che, nonostante una certa linearità, ci siamo davvero divertiti, complice l’ottimo sistema di guida – a metà tra simulazione e arcade – di cui parleremo in modo approfondito nel prossimo paragrafo.Alla già corposa esperienza single player si affianca poi un altrettanta modalità multigiocatore, disputabile però solamente online. Quest’ultima ci permetterà di sfidare altri piloti in gare singole o in intere Stagioni con un massimo di 12 giocatori su schermo; inoltre, nel caso di posti vacanti, i corridori verranno sostituiti dall’Intelligenza Artificiale, onde evitare gare troppo spopolate. Per quanto riguarda il netcode, nel corso della nostra prova non abbiamo avuto nessun di tipo di problema di stabilità, ed anche i tempi di matchmaking sono piuttosto accettabili: unico neo che dobbiamo segnalare è la poca presenza di giocatori in rete, ma ci auguriamo che nei prossimi giorni i server comincino a popolarsi.


Tutti nel fango

 Come dicevamo in precedenza, MXGP vanta un sistema di controllo ibrido tra simulazione e arcade, cosa che rende il gioco accessibile a tutti, a meno che non vi stiate affacciando per la prima volta nel mondo della motocross, allora in quel caso potreste avere qualche difficoltà nel capire alcune manovre e padroneggiare al massimo il meccanismo. Tuttavia ci sono in aiuto alcuni video tutorial che spiegano in modo esaustivo le varie meccaniche del titolo, anche se ammettiamo che delle sessioni di pratica in questo frangente non avrebbero guastato. Fatta questa piccola premessa, andiamo ad analizzare più da vicino questo peculiare sistema di guida. I ragazzi di Milestone hanno cercato di rendere il gioco più realistico possibile, affidando il controllo al giocatore sia della moto che del biker tramite l’utilizzo dei due stick analogici. In pratica muovendo la levetta destra saremo in grado di spostare il peso del nostro pilota sulla moto: in questo modo potremo effettuare delle frenate particolari per superare delle curve particolarmente difficili, oppure impennare con la moto inclinando il biker verso la ruota posteriore, attraversando agilmente i dossi in cui ci imbatteremo nei vari tracciati. Stesso discorso per quando saremo in aria, con la possibilità di prolungare un salto, accelerare una caduta o effettuare uno scrub, manovra piuttosto tipica nel motocross. Insomma un sistema di guida davvero ben fatto, ma padroneggiabile solo dopo diverso tempo, il tutto apportato ovviamente al tipo di tracciato che stiamo per affrontare. Ma ovviamente, come al solito, non è tutto rose e fiori, e ci teniamo infatti a segnalare alcuni punti negativi riscontrati nel corso delle sessioni di gioco, come la completa assenza della frizione e la mancata interazione, almeno in parte, tra moto e tracciato. Per farvi un esempio, i solchi sul terreno costituiranno solo un puro abbellimento estetico, dal momento che non intralceranno minimamente la stabilità della moto: ciò significa che qualsiasi tipo di terreno attraverseremo, il feedback sarà sempre lo stesso, un fattore che costituisce indubbiamente una perdita sul lato simulativo. Infine una piccola menzione, questa volta positiva, va fatta all’Intelligenza Artificiale dei nostri avversari, che garantiranno un buon grado di sfida ed avranno un comportamento quanto più simile ad un pilota umano, con errori o manovre particolari, che daranno davvero la sensazione di competere contro avversari reali.


Un mondiale perfetto o quasi

Milestone ha sfruttato piuttosto bene la licenza dell’MXGP, implementando nel titolo team, piloti e piste ufficiali, con tanto di sponsor, livree e cartelloni a bordo pista. Tuttavia sono stati inseriti solo 14 dei 17 tracciati che compongono il campionato mondiale di motocross, escludendo quindi tre tappe, tra cui quella italiana in Trentino e il Gran Premio in Bulgaria, elemento che potrebbe far storcere il naso agli appassionati dello sport in questione. Ora invece vorremo spendere due parole per quanto concerne il comparto grafico di MXGP. Tecnicamente il gioco vanta modelli poligonali di moto e piloti davvero ben realizzati, rifiniti nei più piccoli dettagli, andando però a peccare per quanto riguarda quasi tutto il resto. Abbiamo infatti scenari piuttosto spogli, texture in bassa risoluzione e compenetrazioni poligonali surreali, con piloti che scompaiono nel terreno o altri che si attraversano come se nulla fosse. Ciò purtroppo va inevitabilmente ad influenzare il sistema di collisioni, con situazioni in cui basterà un niente per perdere l’equilibrio, mentre in altre in cui un brusco impatto lascerà indenni entrambi i piloti. Passando ora al comparto audio, segnaliamo uno scarso numero di brani, compensati però con un ottimo campionamento dei motori e un buon doppiaggio italiano nei video tutorial. Quindi in conclusione come possiamo giudicare questa nuova produzione di Milestone? Beh sicuramente discreta, ma non eccellente; da un parte abbiamo un buon sistema di guida, anche se difficile da padroneggiare, oltre ad una corposa modalità Carriera, mentre dall’altra troviamo diverse problemi tecnici, un comparto grafico non all’altezza delle aspettative e altre problematiche legate al sistema di collisioni. Insomma se siete dei patiti di questa spettacolare disciplina sportiva, probabilmente potrebbe piacervi il parziale lato simulativo del gioco e magari potreste chiudere un occhio sui vari difetti, per tutti gli altri, meglio guardare verso altre produzioni.

MXGP può essere considerato un ottimo punto di partenza per questa licenza, tuttavia al prossimo tentativo i ragazzi di Milestone dovranno impegnarsi molto di più.
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento