NBA 2K15 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Una frase del gergo calcistico recita: «Squadra che vince non si cambia». Ebbene, dopo un esordio a grandi livelli, Visual Concept si riconferma ancora una volta regina incontrastata delle simulazioni cestistiche, riuscendo ancora una volta a tirare fuori un videogioco che riesce a stupire e divertire, NBA 2K15 domina le scene e non solo quelle cestistiche, dimostrando ancora una volta che i ragazzi di Visual Concept sono dei veri esperti e appassionati di questo sport. Il videogioco domina le scene dei videogiochi sportivi e le limature dei piccoli difetti ne aiutano il raggiungimento della perfezione a livello gameplay e a livello fotorealismo. NBA 2K15 si avvicina al raggiungimento della perfezione di un videogioco sportivo e vi spieghiamo il perché in questa nostra recensione.

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Kevin Durant è l’uomo copertina di NBA 2K15

Your Time Has Come

Inserito il gioco ci ritroveremo subito sul parquet, AT&T Center, San Antonio, Texas, San Antonio Spurs – Miami Heat, Finale NBA, con la squadra di Gregg Popovich dovremo confermare di essere i vincitori dell’anello all’interno di un palazzetto che sembra quasi reale, il sonoro del videogioco è infatti curato in ogni dettaglio, dallo stridio delle scarpe sul parquet, al rumore della retina mossa da un canestro, al suono della sirena, fino al tifo incessante dei fan, che ci fa sembrare di essere seduti a bordo campo.

Uno dei miglioramenti che ha fatto Visual Concept in questo capitolo lo ritroviamo sicuramente nelle tante modalità messe a disposizione che rendono questo videogioco un capolavoro in ogni senso. Iniziamo dalla classica modalità stagione, in cui giocheremo con una delle trenta franchigie NBA, lungo un campionato fatto di partite e di play-off, con il solo obiettivo di vincere l’anello e diventare Campioni NBA.

A questa si aggiunge una delle modalità più interessati ovvero la modalità Associazione ora rinominata Franchigia, in cui potremo creare la nostra Lega e controllare una squadra da una stagione fino a ottanta stagioni, creando e modificando tutte le regole che vogliamo, sia quelle che riguardano il gameplay che l’organizzazione dei tornei, dal tetto salariale per gli stipendi fino al numero di gare a stagione, alle squadre da usare, in cui potremo inserire le squadre di Eurolega insieme alle squadre di NBA.

Insieme a questo ritroviamo una nuova e migliorata modalità La Mia Squadra, simile negli aspetti e nelle meccaniche di gioco alla modalità Ultimate Team dei videogiochi EA Sports, in cui dovremo assemblare la squadra dei nostri sogni attingendo da carte di giocatori in attività e leggende che hanno fatto la storia di questo sport, affiancando quindi Michael Jordan a LeBron James, utilizzando anche la casa d’aste come novità assoluta di questa stagione in cui comprare e vendere le carte e non solo con i crediti guadagnati ma anche con i soldi reali. Una volta ottenute tutte le carte sbloccheremo interessanti e preziose carte premio da utilizzare o rivendere in cambio dei vari crediti. Altra nuova importante e grossa novità sta nella raccolta dei crediti, che non saranno limitati alla sola vittoria in alcune partite ma che potranno essere guadagnati nelle modalità messe a disposizione: Dominio, Road To Playoff e Challenge. Questa è sicuramente una delle novità più interessanti di questo nuovo capitolo. In questa modalità Challenge potremo infatti giocare alcuni scenari che vanno dal vincere una partita con soli giocatori di bronzo, argento, oro, al battere determinate squadre, in determinati scenari; facciamo un breve esempio: cosa sarebbe successo se i Portland Trail Blazers avessero scelto Kevin Durant nella prima scelta al Draft? In questa nuova modalità dovrete conquistare tutti questi scenari per guadagnare crediti per sbloccare e comprare le nuove carte per rinforzare il roster.

Simile a questo abbiamo anche la modalità Dominio, in cui dovremo sfidare le franchigie NBA in tre diversi obiettivi che ci permetteranno di guadagnare crediti attraverso le azioni e i punti fatti sul parquet in cui le azioni offensive saranno determinanti nella conquista dei vari obiettivi. Una nota negativa la ritroviamo in un comparto online non sempre perfetto che un po’ rovina quanto di buono fatto con il lavoro offline, con la Road To Playoff dovremo infatti giocare in una serie di dodici partite nei diversi otto gradi di avanzamento, come le Stagione Online di FIFA, fino a raggiungere l’anello, anche se la instabilità dei server non ci consente di godere bene delle funzioni online.

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La Mia Squadra ti aiuta a creare la squadra che hai sempre desiderato

Rookie Or Legend

Uno dei cardini resta comunque la modalità Il Mio GM in cui sarete un General Manager a capo di una delle franchigie NBA. Insieme alla parte finanziaria in cui dovremo gestire le finanze della squadra, il rinnovo dei contratti, le firme dei free agent o ancora l’assunzione dello staff, avremo una parte in cui gestiremo la squadra, decidendo gli schemi e gli allenamenti, come le rotazioni o la mentalità della squadra durante una partita e a questo si aggiunge una delle nuove caratteristiche implementate, ovvero il Simcast: una funzione che ci permette di controllare un intero match simulato, statistica per statistica e che ci consente di intervenire in prima persona sulle scelte dell’allenatore ad esempio cambiando la gestione del possesso palla fino agli accoppiamenti sul parquet e addirittura prendere il controllo della squadra e giocare una partita.

In tutto questo dobbiamo aggiungere la modalità Il Mio Giocatore/La Mia Carriera, in cui dovremo creare il nostro avatar e vederlo scendere in campo in una franchigia NBA. Iniziando ovviamente da sconosciuto e senza una squadra dopo il draft dovremo cercare di cogliere le opportunità che ci vengono fornite, iniziando allenandoci con una squadra e cercando di ottenere un contratto di dieci giorni in una franchigia da cercare di trasformare in un contratto da giocatore NBA. Uno degli aspetti interessanti è sicuramente la personalizzazione del nostro personaggio, che allenandosi e sfoderando buone prestazioni in campo guadagnerà i crediti da spendere nel potenziamento delle abilità, ora definiti badge, che lo aiuteranno nel corso della sua carriera, come ad esempio un migliore controllo di palla o un determinato tipo di passaggio per i compagni di squadra. Il tutto viene contornato da una serie di scene in cui il nostro personaggio interagirà con i compagni e l’allenatore dentro e fuori dal campo e in conferenza stampa con i giornalisti, rese ancora migliori dal completo doppiaggio dei dialoghi con le voci reali dei cestisti, rendendo questa esperienza ancora più completa e interessante per un fan di questo sport e in tutto questo non vanno dimenticate le interazioni con i fan che ci aiuteranno nella nostra scalata verso il successo.

Nel caso questo ancora non bastasse l’esperienza prosegue online con la modalità Il Mio Parco, rinnovato e triplicato anche nel numero dei campetti disponibili, in cui dovremo scegliere una delle tre comunità da rappresentare Old Town Flyers, Rivet City Rough Riders e Sunset Beach Ballers, che aiuteranno il nostro personaggio a migliorare in alcune caratteristiche che possono essere legate alla bravura nei passaggi, al tiro a canestro, alla tecnica o atletismo del nostro personaggio, sfidando quindi nei campetti di strada le altre comunità nei parchetti rivali in partite senza regole e in cui il gioco di squadra è importante per ottenere la vittoria e in cui il nostro personaggio acquisirà i crediti per rinforzare e acquistare i badge e sbloccare contenuti esclusivi che ci permettono di potenziare il nostro giocatore. In alternativa potremo sfidare le squadre avversarie nel Jordan Rec Center in partite dalle regole NBA in cui chi perde viene eliminato e chi vince rimane in campo fino all’ultima sfida in cui si aggiudica la vittoria.

Chiude infine la serie di novità introdotte il nuovo NBA 2KTV, uno show virtuale con degli aggiornamenti quotidiani con concorsi per vincere Virtual Currency, filmati sulla creazione del videogioco, interviste esclusive, highlights delle reali partite e tanto altro ancora.

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Chris Andersen e Udonis Haslem in una delle numerose animazioni del videogioco

Pick And Roll

Il grande lavoro fatto da Visual Concept non si limita alle modalità del videogioco. Anche se il gameplay usa le solide basi delle scorse edizioni, le limature effettuate in questo senso e le nuove caratteristiche rendono il titolo ancora più completo e in alcuni casi innovativo. Visual Concept usa le nuove console e la potenza di calcolo che offrono riscrivendo il codice del videogioco. Una delle nuove caratteristiche è il nuovo sistema di tiro, in cui viene implementato un nuovo sistema di rilascio che rende più facile cercare di capire quando rilasciare il tiro a canestro con una barra posta sotto ai piedi di ogni cestista che a seconda delle condizioni di tiro si allarga o si restringe facilitando o meno il canestro. Quindi importanti saranno alcune condizioni che permetteranno di riuscire a fare canestro, come la posizione in campo, la marcatura della difesa, l’equilibrio del nostro tiratore o la distanza dalla retina. Cresce quindi di importanza la capacità di rilascio del giocatore che ora non è solo questione di fortuna, ma di bravura e in cui gli schemi offensivi saranno fondamentali per cercare di liberare al tiro nelle migliori condizioni i nostri giocatori. Il nuovo sistema offensivo rende le partite più interessanti: è sempre più difficile cercare in fase difensiva di contrastare un tiro a canestro. Questo va aggiunto a una serie di numerose animazioni tra attacco e difesa che rendono i dribbling, i blocchi, le transizioni e le rotazioni ancora più realistiche. Il sistema di calcolo delle console di nuova generazione permette a ogni giocatore di avere la propria animazione e le proprie caratteristiche, Dwight Howard a canestro userà il piede perno come da sua caratteristica in campo, Marc Gasol e Tim Duncan cercheranno di entrare in post per andare a canestro, James Harden cercherà le penetrazioni con fallo per guadagnare i tiri liberi, il tutto con animazioni fluidissime che rendono il videogioco ancora più reale e interessante con azioni e schemi che cambieranno in ogni partita e che sarà fondamentale studiare per capire il modo migliore di attaccare e difendere con ogni squadra. Oltre il sistema offensivo anche la difesa viene riscritta e ora sarà più difficile fermare i cestisti tecnici come Chris Paul, Tony Parker, Russel Westbrook e Stephen Curry, che ora cercheranno di scappare da ogni lato e guadagnarsi un fallo per andare dalla lunetta. Inoltre un rallentamento generale del sistema di gioco rende le azioni ancora più ragionate oltre che più credibile le dinamiche di spostamento come le transizioni, gli scivolamenti, le stoppate o i dribbling che ora sembreranno ancora più realistici e fluidi.

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Il volto dei cestisti e la grafica del videogioco rasentano il fotorealismo

I Love This Game

Con il gameplay rinnovato Visual Concept raggiunge un nuovo livello di realismo, ma dove questa serie eccelle è il comparto grafico che rasenta il fotorealismo. I modelli poligonali dei cestisti come le animazioni personalizzate ci fanno ritrovare un videogioco difficilmente distinguibile da una partita reale. Le texture come le luci e ombre rendono l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente e davvero ci sembrerà di essere a bordo campo per assistere a una vera partita di NBA. Oltre al campo anche le animazioni dei tifosi con le loro coreografie o le coreografie delle cheerleader dimostrano il lavoro di rifinitura che Visual Concept ha voluto fare sul titolo. Il motion capture in questo senso rende il videogioco uno spettacolo visivo, la barba e i tatuaggi così come il sudore sono riprodotti fedelmente, sia a livello di grafica che di texture e i 1080p raggiunti dal videogioco insieme ai 60fps ci fanno godere di un livello di grafica mai raggiunto in un videogioco sportivo. Infine anche il menu viene rinnovato nella veste grafica dando un senso di nuovo e di completezza al titolo di Visual Concept. Dove forse il videogioco cala un po’ è nel comparto sonoro, in questo senso non aiuta la presenza di Steve Kerr al commento tecnico essendo diventato il nuovo allenatore dei Golden State Warriors. Nonostante queste piccolezze il resto del sonoro è di altissima fattura e il rumore delle arene ci fanno immergere totalmente dentro il videogioco. Anche in questo senso il lavoro fatto nelle scene iniziali con Ernie Johnson e Shaquille O’Neill rende il videogioco ancora più completo. Di ottima fattura anche la colonna sonora curata da Pharrell Williams con una serie di brani adatti a tutte le orecchie e a tutti i tipi di videogiocatori.

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La barba del Barba James Harden

NBA 2K15 è il meglio che un videogioco sportivo può offrire e il grande lavoro fatto da Visual Concept per sviluppare questo titolo ne è la dimostrazione. Il rinnovato sistema di gioco e le nuove animazioni, unite a una grafica sensazionale e a un sonoro curato, rendono il videogioco il migliore sportivo in circolazione. Qualche difetto minore come i roster di Eurolega non aggiornati o i server online a volte non del tutto stabili non inficiano comunque il grande lavoro svolto da Visual Concept. NBA 2K15 in definitiva è il videogioco sportivo per eccellenza ed è un ulteriore passo avanti verso il raggiungimento della perfezione totale.

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