Ninja Gaiden – Recensione Ninja Gaiden

Il ritorno di Hayabusa

La saga di Ninja Gaiden ha fatto impazzire i giocatori di tutto il mondo negli anni 80, sia per la sua bellezza che per l’estrema difficoltà, ormai marchio indelebile della serie. Le avventure di Ryu Hayabusa hanno visto diversi formati negli anni scorsi: dalle cartucce del NES a trasposizioni arcade, contando perfino le sue apparizioni come personaggio giocabile nella serie di picchiaduro Dead or Alive. Possiamo tranquillamente dire che la Tecmo ed il suo famigerato Team Ninja, ha più volte colpito duro contando su questo personaggio; ed ora, la lama tagliente di Ryu, sta per “affettare” i suoi nuovi nemici approdati su Xbox.

La Spada del Drago nero

La malefica spada del drago nero è un’arma leggendaria ricavata dalle ossa di un antico drago, questa spada, ha portato con se morte e devastazione fin dai tempi antichi, è custodita con un sigillo dalla stirpe del drago, un clan di ninja dalla tradizione millenaria.

La leggenda narra che chiunque avesse impugnato la spada, avrebbe risvegliato e convogliato dentro di se tutto l’odio del genere umano, trasformandosi così nella personificazione del diavolo stesso, dando il via ad un regno di terrore per tutto il genere umano. Perfino i discendenti della stirpe del drago ignorano quale sia la portata completa del potere della spada. Un’altra arma è custodita dallo stesso clan; la spada del drago, un’arma antica tramandata di generazione in generazione tra i membri del clan Hayabusa, utilizzata in epoche passate per uccidere i draghi neri; la stessa spada che al momento è salda nelle mani del moderno discendente del clan, Ryu Hayabusa.

Go ninja, go ninja, go !

Negli ultimi anni, abbiamo avuto modo di vedere molti titoli validi nel panorama dei videogiochi d’azione, ma pare proprio che nessuno di essi, riesca a far veramente impegnare i giocatori fino al punto di indurli a gettare la spugna; cosa che invece accade proprio con questo Ninja Gaiden. L’elevatissima difficoltà standard di questo titolo è sicuramente la prima peculiarità che verrà notata da ogni giocatore che ci metterà le mani sopra; non sarà per nulla facile riuscire a completarlo, e probabilmente i meno esperti degli action game, faranno fatica ad apprezzarlo proprio per questo motivo; tuttavia, se si è disposti a superare ogni sfida pur di finirlo, questo gioco vi rimarrà nel cuore, proprio perché ha tutte le carte in regola per essere definito un autentico capolavoro.

La storia si suddivide in capitoli, ognuno dei quali racchiude in se: ricerche, sfide, segreti ed una miriade di mostri ed avversari tutti pronti a farci la pelle, in ogni caso però, saremo pronti a riceverli, armati di tutto punto e con un campionario di mosse corpo a corpo da fare invidia al più famoso Chuck Norris. L’abilità combattiva di Ryu è semplicemente sensazionale; colpi di spada, combo, lanci di shuriken e corse acrobatiche sui muri, saranno il nostro pane quotidiano durante tutta l’avventura; sarà perfino possibile camminare sull’acqua (alla stregua di Gesù Cristo) ed utilizzare le devastanti arti magiche dei ninja, chiamate “Ninpo”, ovviamente i nostri avversari non staranno li a farsi prendere a calci, già dal primo livello di gioco ci renderemo conto di che pasta sono fatti, facendo particolare attenzione per i ninja degli altri clan: ostili, acrobatici e terribilmente aggressivi.

Nel corso della varie missioni, sarà possibile anche fare backtracking per scovare power up di vario tipo (indispensabili per sopravvivere) ed andare alla ricerca dei leggendari Scarabei d’oro, questi misteriosi artefatti ci serviranno come merce di scambio alternativa, nella bottega del fabbro Muramasa, l’anziano venditore sarà felice di darci in cambio di questi rari oggetti: armi ed equipaggiamenti speciali, altrimenti introvabili.

Tra shuriken e calci volanti

Analizzando ogni singola sfumatura di questo titolo, ci si rende conto in breve tempo che la maggior parte della difficoltà di gioco, è legata in maniera indissolubile al sistema di controllo, questo non perché sia mal calibrato o poco preciso, ma per il fatto che occorre ricordarsi moltissimi comandi e tecniche, in tempi brevissimi; cosa non esattamente facile da fare, ma con un po’ di costanza e perseveranza, si può raggiungere un livello di padronanza del gameplay, ottimale per poter giocare senza troppi intoppi, riducendo di gran lunga il numero dei “Game Over”.

La grafica utilizzata è probabilmente la migliore mai vista su Xbox, fatta di dettagli in quantità ed effetti di luce spettacolari, molti dei quali si noteranno maggiormente durante gli scontri con gli enormi boss di fine livello, e ancora di più quando vedremo Ryu eseguire delle spettacolari mosse aeree con le tantissime armi a disposizione; non contenti, si può aggiungere anche la vastità e la varietà delle aree esplorabili: tutte collegate tra loro ed animate da textures esemplari, insomma, graficamente abbiamo per le mani la creme de la creme del parco titoli Microsoft.

Il comparto audio non è ovviamente da meno; le musiche di sottofondo sono ben inserite nel contesto e non risultano mai invadenti o monotone, in aggiunta, anche gli effetti sonori sono di ottimo impatto, da quelli utilizzati per i fendenti di spada fino ai versi dei mostri, e per mettere la ciliegina sulla torta: il doppiaggio nelle scene di dialogo, sembrerà uscito direttamente da un film di Hollywood. La longevità di questo titolo, potrebbe essere definita come “soggettiva”, per intenderci: tutta la storia può variare dalle 10 alle15 ore di gioco, principalmente in base alla bravura del giocatore, e all’occorrenza può essere rigiocato a livelli più elevati (come se non fosse già difficile), inoltre tra i vari sbloccabili sono presenti i primi 3 episodi ad 8 Bit della serie, cosa che allunga non poco il divertimento offerto dai programmatori Tecmo.

La versione “Black”

Poco tempo dopo la release del gioco, su Xbox Live vennero resi scaricabili gli “Hurricane Pack”, ovvero una sequela di espansioni, per rendere l’esperienza di Ninja Gaiden ancora più indimenticabile. Purtroppo però, questi upgrade non riscossero troppo successo; secondo alcuni dati statistici, la maggior parte dei possessori del gioco si lamentava per l’estrema difficoltà, e pare che negli stati uniti, solo poco più di 1000 persone erano riuscite a concluderlo al livello difficile.
Questo spinse il suo creatore, Tomonobu Itagaki, a realizzarne una seconda versione, includendo in essa tutti gli Hurricane Pack ed altre aggiunte, tra le quali: filmati, costumi alternativi, armi aggiuntive e la tanto agognata dal pubblico difficoltà “facile”. Questa versione è nota come Ninja Gaiden Black, una vera e propria perla per gli amanti di questo titolo e per i collezionisti.

La via del Ninja è lunga e tortuosa

Veder rivivere un classico della generazione a 8 bit come Ninja Gaiden è un’esperienza esaltante, quello che il Team Ninja ha realizzato è senza precedenti; sicuramente se non fosse per l’elevata difficoltà (a tratti davvero eccessiva), ci troveremo di fronte al miglior action game di quest’epoca.
Consigliamo questo gioco principalmente agli amanti del genere ed a chi ha voglia di una vera sfida, invece, per i neofiti e per chi si arrabbia facilmente, si consiglia di rivolgersi altrove.  

 

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