No More Heroes 2: Desperate Struggle – Anteprima No More Heroes 2: Desperate Struggle

Fuori dal comune il primo, fuori dal comune il secondo!

Nel non lontano 2007 la Goichi Suda lanciò sul mercato un gioco decisamente particolare, fuori dal comune non solo per l’aspetto tecnico ma sopratutto per quello "sociale". Una mossa particolarmente azzardata, poiché la Wii non aveva ancora un pubblico orientato su questo genere e, sopratutto, perché l’ottica della trama passava da un tema "politico" (come lo era in Killer7, altra produzione della Goichi Suda) ad uno più, come dire, personale. Se ancora non l’aveste capito stiamo parlando di No More Heroes, che non solo si è presentato in maniera ottimale sotto il profilo di gameplay e contenuti tecnici, ma che è stato promosso a pieni voti anche dal pubblico; una mossa vincente, non trovate?

Ebbene ad oggi, Ubisoft Ft. Goichi Suda, dopo aver riscontrato questo discreto successo in fatto di vendite, ha pensato bene di produrne un secondo capitolo, dove ritroveremo quel simpatico Otaku – la cui camera era piena di poster e action figures di personaggi anime – di nome Travis, e il proprietario della videoteca da noi particolarmente apprezzata, Bishop. Se vi siete persi il primo "atto" niente paura, diamo una rispolveratina a quanto è già accaduto, ma accettate il nostro consiglio: prima dell’uscita di No More Heroes 2: Desperate Struggle, prevista per il 2010, fateci una partitina.

 

 
 

C’era una volta Santa Destroy
 

Nel primo capitolo di No more Heroes ci trovavamo di fronte ad un personaggio dalla forte personalità e, se cosi possiamo dire, la cui dote del cosi detto "linguaggio scurrile" era decisamente spiccata: Travis Touchdown. Questo simpatico ragazzo è quello che ad oggi definiremo un otaku, anche particolarmente affetto da manie di protagonismo, la cui "missione" è arrivare al primo posto nella famosa e temuta UAA, ovvero la United Assasins Association. In realtà il nostro simpatico e "elegantissimo" amico non avrebbe mai pensato una cosa del genere ma, vivendo in semi-povertà in un Motel nella periferia di Santa Destroy, il No More Heroes, e vedendosi vincitore di un’asta per una Beam Katana, decide all’improvviso che, per guadagnare qualche spicciolo, si sarebbe dilettato nella professione di assassino a pagamento. Ed è proprio cosi che comincia la nostra avventura: Trevis accetta di uccidere un certo Helter Skelter, conosciuto anche con il nome di The Drifter, guadagnandosi cosi l’agognata undicesima posizione nell’Organizzazione di Assassini.

L’otaku si renderà subito conto che, dopo questa mossa azzardata, tutti gli assassini che competono per il primo posto lo vedranno come un acerrimo nemico da eliminare, e cosi penserà bene che "tanto vale accaparrarsi quel trono". Ovviamente a fomentare ancora di più il "focoso" Trevis ci saranno anche le promesse della prorompente Sylvia, che, con sottili doppi-sensi, lo "inviterà" a far fuori tutti i 10 assassini sopra di lui. 

A farci da sfondo nella nostra avventura non c’è solo il pensiero fisso dell’uccidere qualcuno, ma anche quello di cercare di sopravvivere alla "fame", che rincorre il povero Touchdown in ogni momento. Ed è proprio cosi che, nell’esplorare la città di Santa Destroy, bisognerà passare varie volte all’ufficio di collocamento e svolgere i lavori più impensabili, anche perché, per svolgere le varie missioni, Trevis dovrà cacciare di tasca propria un certo budget, e depositarlo al bancomat più vicino.

Nonostante la notevole limitatezza della longevità (circa 10 ore di gioco) No more Heroes presentava un gameplay sofisticato e esilarante, e la noia non era di certo sua compagna; questo perché, a differenza del primo impatto di un lettore di fronte alla trama, questo titolo non si presentava affatto come un "uccidi-spara-missioni tutte uguali" ma variava molto nei contenuti e soprattutto queste ultime non erano affatto tutte uguali, ma molto diverse fra loro e ricche di humor, suspence e quel tocco di volgarità che, è bene dirlo, rende ancora più particolare il personaggio di Trevis e il suo modo di vivere.

 

 
 

Il ritorno di Trevis

Dopo esserci rinfrescati un po’ la memoria con la trama del primo capitolo di No More Heroes, siamo pronti per cominciare a parlare di quella che ci attende nell’atteso nuovo capitolo della saga di Trevis Touchdown, completamente differente dalla precedente. Scordatevi la voglia di fama e di successo che attorniava il giovane Otaku nei suoi albori di assassino, perché adesso si parlerà di vendetta, precisamente correlata al suo amico e proprietario della videoteca da lui tanto frequentata, Bishop, e ai suoi mai risolti problemi con la malavita. Tutto ambientato dopo ben 3 lunghi anni dalla sua partenza da Santa Destroy.

Preparatevi ad un’ondata di novità, perché la trama è solo una piccola parte dei cambiamenti legati a No More Heroes 2.
Per prima cosa la longevità del titolo è stata notevolmente prolungata, quindi dimentichiamoci le misere 10 ore di gioco del primo capitolo. Grandi novità anche sotto il punto di vista grafico, modifiche visibili anche dai semplici trailer, dove notiamo che il comparto grafico è stato "ripulito" e che tutto risulta meno spoglio, sopratutto per quanto concerne i visi dei personaggi e le loro ombreggiature. Ad aggiungersi a questi apprezzati miglioramenti c’è anche l’aggiunta di alcuni minigiochi davvero particolari e con quello stile un po’ "old-school" che ci accompagnava anche nel primo episodio.

La nostra cara Santa Destroy, a quanto sembrerebbe, è stata rimodernata e ottimizzata, e non mancherà neanche qui il famoso ufficio di collocamento (preparatevi a vedere un insolito Trevis Idraulico) e alcuni luoghi che hanno caratterizzato la nostra precedente avventura. Saranno inoltre presenti vecchi e nuovi personaggi, alcuni perfino giocabili, e nuovi miglioramenti perfino alle mosse di Wrestling, che di sicuro saranno molto utili per risalire la classifica di ben 51 posti nella UAA.

Riguardo il combact system invece le novità sono di meno, ma di certo interessanti, come la possibilità di utilizzare ben due spade contemporaneamente e l’aggiunta di diverse mosse speciali, non solo da parte nostra ma anche per i nostri nemici. Purtroppo non abbiamo ancora notizie sulla presenza del Wiimotion Plus, su questo punto ne riparleremo in fase di recensione semmai dovesse essere presente a tutti gli effetti.

Infine vi segnaliamo che, a quanto pare, nel nostro bel continente saranno rilasciate ben due diverse versioni di No More Heroes 2: Desperate Struggle, una più soft, per i "deboli di cuore" abilmente censurata e una "extreme", per i duri di stomaco.

 

 
 

Aspettando, aspettando…

Dalle informazioni estrapolate da questa anteprima sicuramente vi sarete già fatti una mezza idea di cosa ci aspetta su questo nuovo capitolo di NMH, ma la curiosità sale sempre di più pensando a tutte le novità che probabilmente ci verranno svelate più tardi, o addirittura solo alla sua effettiva uscita.

Per il momento sembrerebbe proprio un bel lavoro, un ottimo titolo da continuare a consigliare come il precedente, e le diverse migliorie allettano ancora di più. Che altro dire, come sempre incrociamo le dita e speriamo che non ci deluda!

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