Omega Labyrinth Life – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Naufragar m’è dolce, in questo mar… di tette, ovviamente! Che il videogioco sia stato, per decenni, considerato un’isola felice cui i brufolosi nerd in età perlopiù puberale potevano attingere copiosamente è cosa risaputa. Sebbene la situazione sia attualmente, per fortuna, molto diversa, le produzioni adatte a stimolare i dotti deferenti piuttosto che la mente e lo spirito del fruitore non mancano di certo.

Omega Labyrinth Life Recensione

Omega Labyrinth Life è un omaggio parziale al passato e a quest’ultima tipologia di produzioni, riferendosi a tutti coloro i quali amino trascorrere parte del proprio tempo in compagnia di labirinti casuali e prosperose teenager smutandate davvero tanto, ma tanto, open minded. Rimembrando il sempre valido adagio “tira più un bulbo pilifero che tutta la serie di Civilization”, appare ergo corretta la scelta da parte di D3 Publisher di proporre l’ultima edizione del proprio roguelike infarcendolo di minne all’aere e vulve semiscoperte manco fossimo in una puntata qualunque di “Ciao Darwin”.

Disponibile su Nintendo Switch e PlayStation 4, stilisticamente non troppo dissimile dagli stilemi classici del genere dungeon crawler, con tutto quel gustosissimo chibi a schermo, Omega Labyrinth Life rappresenta la new entry di una serie che, sin dalla sua prima apparizione, ha fatto leva sugli istinti sessuali dell’homo ludens, integrando all’interno del basilare gameplay ruolistico tante di quelle allusioni erotiche da far impallidire un eroe nazionale quale Tinto Brass.

Omega Labyrinth Life Recensione

Se è vero che la parte preponderante del titolo consiste nell’esplorazione dei vari labirinti declinati on the fly, raccogliendo quanta più mercanzia possibile, disfandosi al contempo dei vari nemici presenti sul campo di battaglia, la “forza” del titolo va rintracciata principalmente nella peculiare implementazione di ogni meccanica ludica presente, legandola a doppio filo con un concetto esemplificabile in sole cinque parole: “tutto ruota intorno alla f**a”. E alla floricultura, apparentemente. Appena arrivati a Belles Fleurs Academy, l’Accademia che fa da sfondo alle avventure ludiche proposte, i bulbi oculari del fruitore verranno assaliti dai vivaci colori di decine di migliaia di varietà di fiori, nemmeno ci si trovasse di fronte all’incappellato Luca Sardella nel mentre di una scoppiettante puntata di Linea Verde.

Inutile dire che, fra una sessione masturbatoria e un’altra ancora, al videogiocatore verrà richiesto di prendersi cura di questo antro paradisiaco, lavoretto che tuttavia verrà ampiamente ricompensato dall’elargizione di prezioso nettare da utilizzare per ottenere tutta una serie di bonus, compreso un gustoso boost permanente alle skill di ciascuna delle protagoniste.

https://youtu.be/t62WCpqJH74

Ogni labirinto, generato in maniera totalmente casuale, andrà fronteggiato selezionando il proprio party tra un gruppo di sette poppute donzelle, ciascuna dotata di misure di seno differenti e, incidentalmente, di caratteristiche peculiari mediante le quali friggere nella miglior maniera possibile i vari perigli che si frapporranno fra il videogiocatore e la vittoria finale.

Il resto del videogioco, l’avrete indovinato, è onanismo service allo stato puro, basandosi su una serie di mini giochi contraddistinti da un elevato tasso di explicitiness nell’ambito dei quali maneggiare con cura le tette delle protagoniste per ricevere in cambio gustosi bonus, oltre che tutta una serie di gridolini piacimentosi davvero duri da digerire senza dover avvertire subitaneamente la necessità di sfogare i propri istinti repressi col primo buco disponibile.

Omega Labyrinth Life Recensione


Omega Labyrinth Life è un gioco chiaramente votato a una cerchia ristretta di videogiocatori. Se il vostro universo è costituito da dungeon generati randomicamente e protuberanze femminili svolazzanti liberamente, allora avete trovato pane per i vostri denti. Quantunque scevro da particolari difetti, Omega Labyrinth Life non aggiunge né toglie nulla al genere di riferimento. Siete iscritti anche voi al partito dell’arrappato cronico? Venghino siori, venghino.

6.3

Pro

  • Gameplay classico ma robusto
  • Le protagoniste

Contro

  • Innovazione zero
  • Raramente esaltante
  • A tratti noioso
Vai alla scheda di Omega Labyrinth Life
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