Osu! Tatakae! Ouendan – Recensione Osu! Tatakae! Ouendan

Recensione a cura di: Rejectdial

OUEENDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!

La vita di tutti i giorni è piena di sfide; chi deve studiare per passare un esame con la famiglia chiassosa che si diverte nella stanza accanto, chi vuole far colpo su una ragazza che fa parte del clan venditore ambulante avverso al proprio, chi semplicemente vuole salvare una dolce fanciulla minacciata da un topo gigante stile Godzilla. Però, se la vita è troppo difficile, si può sempre cercare aiuto: in casi disperati basta gridare “Oueendaaaaaaaaaaaaaaaan!” e subito accorreranno tre ragazzi vestiti di nero, che saranno più che disposti a darvi man forte…Con poteri speciali e mosse incredibili? Assolutamente no! Semplicemente facendovi il tifo con una quanto mai azzeccata musica di sottofondo!


Penne, ritmo e fantasia

Il sistema di gioco è quanto mai elementare: mentre nello schermo superiore potranno essere viste le gesta dei cittadini che vi ritroverete ad aiutare, in quello inferiore verrà concentrata tutta l’azione del gioco; muovendovi in perfetta sincronia con la musica di sottofondo, dovrete toccare dei “pulsanti” numerati, attorno ai quali si andrà stringendo una circonferenza per indicarvi il momento giusto per colpire. Più vicino al pulsante sarà la circonferenza quando lo toccherete, più alto sarà il punteggio ricevuto, che può andare da 50 a 100, da 100 e lode a 300 e, per finire, oltre 300 e lode. Tutto questo non basta: nella parte superiore del touch screen sarà presente una barra che si svuoterà inesorabilmente poco a poco e per rallentare il suo svuotamento, arrestarlo o addirittura per riempire la barra stessa, dovrete concentrarvi e toccare i pulsanti seguendo il più possibile il ritmo senza sbagliare. Esistono anche tipi diversi di pulsanti: alcuni andranno “accompagnati” mentre si muoveranno lungo una traiettoria segnata da una striscia seguendoli con il pennino, sia all’andata che eventualmente al ritorno o addirittura più volte di seguito; un altro tipo invece sarà formato da un cerchio grande quanto lo schermo, che andrà fatto girare più veloce possibile prima che la circonferenza segnalatrice raggiunga il centro della circonferenza. Il game over scatterà qualora la barra si svuoti del tutto; esiste però una parte della barra che potrebbe creare dei problemi al vostro punteggio finale: ogni missione è infatti divisa in diverse parti; fra una di queste fasi e la successiva saranno presenti delle scenette, il cui esito potrà essere positivo o negativo in base alla lunghezza della barra alla fine di ciascuna fase. Se per esempio la barra sarà vuota per più di metà, nella scenetta seguente il personaggio in questione potrebbe non riuscire a compiere il suo lavoro in maniera perfetta; se invece questa sarà vuota per meno di metà la scenetta avrà esito positivo. L’unica scena a non essere soggetta a questa regola è l’ultima, che segue la fase di gioco finale: questa sarà positiva a prescindere dallo stato della barra, a meno che questa non sia vuota. Più che alle circonferenze che si stringono sui pulsanti, è di vitale importanza essere a tempo con la musica: solo con un buon orecchio capirete quando è necessario premere i pulsanti per ottenere i punteggi migliori.
Se tutto questo non basta, sappiate che portare a termine la missione finale è ben lungi dall’essere il completamento totale del gioco: una volta finito il gioco in modalità normale potreste cimentarvi con quella difficile, denotata da una maggiore quantità di pulsanti da premere in meno tempo, e una super-difficile, simile alla precedente ma con i pulsanti che compariranno molto più in fretta, dandovi poco tempo per toccarli.
E, se ancora non siete soddisfatti, potete provare a sfidare degli amici tramite la connessione Wi-Fi locale, giocando con le stesse canzoni che avete sbloccato nella modalità storia.


Japan Style

La grafica di Osu! Tatakae! Ouendan! È decisamente piacevole, basata principalmente su disegni in stile manga che andranno ad animarsi durante le scene di gioco, accompagnate dai tre incitatori illustrati in 3D durante le fasi di gioco, che si muovono come ossessi in balletti assurdi. Le animazioni sono piacevoli a vedersi, anche se non particolarmente fluide e le uniche vere pecche grafiche sono presenti durante l’ingrandimento, che provocherà notevoli sgranature: c’è da dire però che le volte in cui saranno visibili saranno davvero poco, in quanto queste sono molto poco frequenti e, comunque mai niente di fastidioso. Le scene, raccontate in stile fumettoso, sono godibili per la loro accuratezza e per la loro comprensibilità, il che permette anche a giocatori che non hanno dimestichezza con la lingua giapponese a districarsi senza perdere il senso delle scenette che compongono le missioni.


Musica maestro

Inutile dire che il punto forte di questo gioco è il comparto audio. Le canzoni che avrete modo di ascoltare durante le missioni sono bellissime, ottimamente ritmate e incredibilmente orecchiabili: è tutt’altro che difficile che vi ritroviate a canticchiare qualche motivetto sentito durante le sfrenate battaglie a colpi di tocchi e strisciate. Molte delle tracce sonore sono inoltre riconoscibili da chi non fosse totalmente a digiuno di musica giapponese moderna: vanno sicuramente notati gli Orange Rage, gruppo famoso per aver composto la prima sigla d’apertura dell’anime di Bleach, con la loro “Shanghai no Honey”, e “Ready, Steady, Go!”, nota a coloro che guardano l’anime di Full Metal Alchemist. Insomma, questo gioco si propone per essere un ottimo mezzo per tuffarsi nel mondo della musica giapponese, che riesce tranquillamente a stare al passo con quella occidentale.

Finale

Osu! È senza dubbio un titolo degno di nota grazie al suo comparto tecnico ottimo e alla sua folle originalità. Il gioco è ampliamente rigiocabile per coloro che volessero cimentarsi in sfide sempre più ardue grazie alle diverse modalità di difficoltà crescente e, offre una comoda modalità multiplayer per sfide a più giocatori. Peccato per la mancata traduzione quantomeno nella lingua inglese, anche se il gioco in sè è tutt’altro che incomprensibile per i giocatori meno portati per le lingue.

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