Overwatch PS4 – Recensione

Ricordiamo ancora quando più di dieci anni fa si vociferava di una Blizzard interessata a entrare nel mondo degli MMO sfruttando il suo brand “Warcraft“. Ai tempi la community non riponeva molta fiducia nella software house statunitense, ma il miracolo si realizzò e Blizzard diede alla luce: World of Warcraft, l’MMORPG più grande e di successo della storia del media.

Dopo dodici anni la storia si ripete e l’azienda ormai cresciuta esponenzialmente decide di buttarsi in un altro genere mai esplorato: lo sparatutto in prima persona. La critica e il pubblico hanno accolto entusiasti fin da subito questo nuovo arrivo e Blizzard di tutta proprio come McRee: “Mezzogiorno di fuoco”, estrae la pistola e come al solito non sbaglia un colpo, centrando dritti in testa tutti i concorrenti e aggiungendo al suo parco titoli un nuovo mostro sacro.

uscita

We are Overwatch

Ci troviamo sulla terra in un futuro non ben precisato, gli scienziati di tutto il mondo gioiscono e presentano al mondo le unità omnium, robot intelligenti creati per obbedire ciecamente agli ordini umani aiutandoli nelle mansioni più disparate. La pace sembrava regnare sovrana, ma bastarono un paio di anni perché gli omnic presero coscienza di loro stessi e, sotto il controllo dell’omnium centrale, iniziarono la loro rivolta contro le nazioni del mondo. Quest’ultime non rimasero ovviamente a guardare e crearono di tutta risposta Overwatch: un’associazione che racchiudeva i migliori soldati e combattenti di tutto il mondo, indetta per riportare la pace. Lo scontro tra gli omnic e Overwatch terminò in poco tempo concludendosi con la distruzione dell’omnium centrale, la vittoria dell’umanità e la seguente integrazione dei robot pacifici nella comunità.Overwatch Ps4 recensione

L’associazione era però destinata a scomparire da lì a poco: tra cospirazioni e intrighi, le buone azioni dei membri di Overwatch vennero bollate come illegali e addirittura pericolose per l’umanità, costringendone i membri alla fuga nelle più disparate parti del mondo. Questo fino a che uno di loro, Winston, non ha messo in atto una chiamata alle armi:”il mondo ha bisogno di eroi” e gli eroi corrono in suo soccorso.

La battaglia mediatica per svelare la vera natura di Overwatch al mondo è in atto tutt’ora, sul sito ufficiale vengono infatti rilasciati spezzoni di articoli di giornale e aggiornamenti sul mondo di gioco, che sembra pian piano star aprendo gli occhi.

Overwatch Ps4 recensione

Quella che vi abbiamo appena narrato in poche parole è la storia del titolo. Avremmo potuto soffermarci per altri centinaia di caratteri, parlandovi del credo omnic e di come questi robot abbiano istituito un culto religioso basato sull’equilibrio spirituale, della costruzione del secondo omnium centrale, della fazione Talon che punta alla distruzione di Overwatch o della branca segreta dell’associazione, detta Blackwatch. Abbiamo deciso però di non sommergervi di informazioni specifiche, ma di lasciarvi solo alcuni spunti, poiché la storia del titolo non è narrata in nessun modo all’interno del gioco e andrà scoperta ricercando con tutti gli elementi che Blizzard ci mette a disposizione: cinematiche, fumetti, trailer, skin, battute dei personaggi, mappe e tanto altro formano la gigantesca lore di questo titolo giocabile, pensate un po’, solamente in multigiocatore.

Un plauso va inoltre alla perfetta integrazione degli elementi esterni al gioco (fumetti, cinematiche ecc…) nelle mappe del titolo: per esempio esplorando la mappa “Hanamura” sarà possibile osservare gli scenari distrutti durante lo scontro tra Genji e Hanzo narrato nel filmato “Draghi”.

Forza ragazzi! Tutti sul carro!

Overwatch non presenta alcun tipo di campagna in giocatore singolo, ma solo un multiplayer sei contro sei. Le scelte a vostra disposizione saranno quattro: partita rapida, contro I.A. , personalizzata e rissa (una modalità dove ogni settimana vi aspetteranno sfide diverse). Tutte affrontabili in altrettante modalità: cattura l’obbiettivo, scorta il carro, controlla il punto e un ibrido fra i primi due.

Le modalità di gioco prendono a piene mani da Team Fortress, proponendo però un gamplay totalmente diverso dal titolo Valve. Complici forse la realizzazione delle mappe e le abilità speciali degli eroi, Overwatch non vi donerà mai senzazioni di Déjà vu.

Overwatch Ps4 recensione

Non possiamo parlavi però delle mappe senza prima menzionare il pezzo forte del titolo: gli eroi (presto capirete il perchè). In Overwatch non è infatti presente un sistema di classi, bensì similmente a come accade nei MOBA troverete degli eroi con abilità e caratteri unici. Il roster del gioco è formato da ventuno personaggi divisi in quattro gruppi: attacco, difesa, tank e supporto, i gruppi sono molto eterogenei e ogni eroe anche se appartenente al medesimo gruppo di un altro si distinguerà da esso e sarà adatto a situazioni diverse.

La scelta del personaggio da giocare non è però limitante come negli ARTS, in Overwatch è possibile (e indispensabile per adattarvi a ogni necessità) infatti cambiare eroe dopo ogni vostra morte o semplicemente tornando allo spawn.

Ogni personaggio ha: un fuoco primario (alcuni anche un secondario), due abilità (di movimento, offensive o curative) e una ultimate. Le ultimate risultano essere molto spesso il fulcro delle partite, abilità talmente potenti da poter uccidere un intero team, permettendo agli avversari di appropriarsi dell’obbiettivo.

Gli eroi inoltre rappresentano l’unico aspetto dove il titolo differisce tra PC e console: i personaggi hanno infatti delle statistiche a volte differenti fra le diverse macchine da gioco, questo è dovuto principalmente alla differenza tra mouse/tastiera e controller, che hanno reso necessari dei cambiamenti numerici ai personaggi.

Overwatch Ps4 recensione

Vi abbiamo detto poc’anzi che non potevamo parlarvi delle mappe senza prima esporvi le caratteristiche degli eroi, ciò è dovuto al fatto che gli scenari dove andrete a combattere sono stati studiati a tavolino per adattarsi a ogni personaggio.

A una prima occhiata le mappe possono sembrare troppo confusionarie, piene di vie nascoste, vie secondarie, tetti e balconi, risultando inizialmente abbastanza dispersive. Ci vorrà poco però per capire il motivo di ciò: ogni eroe dovrà necessariamente scegliere una via diversa a seconda delle sue capacità (per esempio un tank imboccherà la via centrale, mentre un assassino fiancheggerà il party passando per le vie laterali, mentre i cecchini esplorano i tetti). Una volta appreso questo inizierete a notare fin da subito la cura maniacale che i level designer hanno messo in ogni singolo angolo delle mappe, realizzate veramente alla perfezione, con spot realizzati ad hoc per ogni eroe e un posizionamento dei medi kit sempre perfetto.

Overwatch Ps4 recensione

Blixar monella

Ovviamente però mamma Blizzard porta in questo titolo anche tutti i suoi vizietti discutibili. Come in altri suoi titoli (anche non Free to Play) ha deciso di inserire anche in Overwatch uno shop dove acquistare elementi estetici con soldi reali. In questo negozio potrete acquistare casse che celeranno al loro interno cinque oggetti casuali tra: skin per eroi, avatar, spray (adesivi che potrete piazzare per la mappa), frasi uniche, pose vittoriose ecc. Queste casse saranno però ottenibili anche salendo di livello e inoltre gli elementi singoli possono essere acquistati anche separatamente con soldi guadagnabili in gioco.

Ciò che non possiamo però accettare è la divisione tra gli account delle diverse piattaforme. Acquistando delle casse su console queste non potranno essere portate in nessun modo sul vostro account PC o Xbox e viceversa. Questo non è un reale problema per chi gioca su una singola piattaforma, ma risulta particolarmente fastidioso per tutti coloro che ne utilizzano più di una.

Overwatch Ps4 recensione

Tornando ai lati positivi: anche nel comparto tecnico Blizzard non tradisce (come al solito), fornendo un prodotto che già dalle sue versioni beta era perfetto: leggerissimo, mai un calo di fps, mai un bug, mai un freeze, niente di niente, il gioco fila liscio come l’olio senza intoppi dall’inizio alla fine. Inoltre il titolo è visivamente quasi identico in ogni sua versione, presentando il medesimo livello di dettaglio tra console e PC, con solo alcuni cambiamenti nella gestione delle luci (sorprendente inoltre come, in alcuni casi, la versione PS4 da noi testata risulti graficamente migliore di quella PC).

Come per tutti i suoi prodotti, Blizzard ha riposto in ogni singolo elemento di questo gioco uno stile caratteristico e inconfondibile: dal character design, alla grafica, fino ad arrivare alla colonna sonora.

Overwatch Ps4 recensione

In conclusione

Anche se la versione da noi approfonditamente testata prima della stesura di questo articolo è quella PS4 abbiamo preferito parlarvi del titolo più in generale, poiché avendo comunque giocato anche la versione PC abbiamo notato quanto gli sviluppatori si siano impegnati per proporre due prodotti praticamente identici in ogni loro sfaccettatura, andando a modificare anche le caratteristiche di alcuni eroi per renderli simili anche se controllati con periferiche diverse.  Blizzard come al solito non tradisce, si butta in un nuovo genere e si piazza tra i migliori scavalcando tutti i concorrenti, offrendo una perfetta chimera che unisce gli elementi vincenti degli FPS arena e tattici, con un pizzico di MOBA. Dal 24 maggio in poi chiunque voglia sviluppare uno sparatutto dovrà vedersela con un campione in più.

9.5

Pro

  • Uno stile unico
  • Personaggi memorabili
  • Lore molto curata
  • Mappe perfette
  • Bilanciato praticamente alla perfezione

Contro

  • Account non condivisi tra console e pc
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