Pirates of the Caribbean: At World’s End – Recensione Pirati dei Caraibi: ai Confini del Mondo

Dopo il grandissimo successo ottenuto nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, la Disney in collaborazione con gli sviluppatori della Eurocom, ha deciso di far “approdare” sugli schermi dei videogiocatori di PS3, PSP, PS2, XBOX360, DS e WII, Pirati dei Caraibi ai confini del mondo. In questa trasposizione videoludica, ci verrà data la possibilità di ripercorrere le avventure dei quattro protagonisti principali del lungometraggio, Capitan Jack Sparrow (Johnny Deep), Will Turner (Orlando Bloom), Elizabeth Swann (Keira Knightley) e Capitan Barbossa (Geoffrey Rush).

Ciurma, sfoderate i vostri Wiimote

Non vogliamo dilungarci sulla trama del gioco che fa fede agli ultimi due capitoli della trilogia (confidiamo nelle conoscenze da parte dei lettori), ma bensì parleremo di aspetti più interessanti del titolo, come il sistema di controllo visto che, la versione presa in analisi è quella per Nintendo Wii. Iniziamo parlando dell’utilizzo del Nunchuk: come è facile immaginare per muovere il nostro personaggio basterà muovere il Control Stick (verrà utilizzato anche in altre circostanze); il pulsante Z ci servirà per parare l’attacco degli avversari,  oppure con l’aggiunta del Control Stick, far perdere l’equilibrio al malcapitato nemico, o meglio ancora, associato ad una tempestiva oscillazione del Wiimote , contrattaccare l’assalto; con il pulsante C si potrà interagire con persone o con l’ambiente circostante come ad esempio tagliare una fune per far cadere un cannone su un nemico; anche i sensori di movimento del Nunchuk sono stati implementati, infatti facendolo oscillare in alto e in basso, potremo afferrare i nemici per lanciarli in mare o giù da un burrone. Adesso passiamo ai comandi del Wiimote: la pulsantiera + è stata adoperata come una sorta di inventario in cui troveremo oggetti secondari raccolti durante il viaggio, quali: pistole (pulsantiera a sinistra), pugnali (pulsantiera a destra), granate (pulsantiera in su)e cibo utile per recuperare un po’ di salute(pulsantiera in giù), e comunque per usarli dovremo selezionarli e premere il pulsante B. Ed eccoci finalmente alla parte che tutti attendevamo, gli attacchi con la spada. Facendo oscillare il telecomando Wii a sinistra e a destra eseguiremo un attacco leggero ed al tempo stesso veloce, mentre facendolo oscillare dall’alto verso il basso otterremo l’effetto contrario, cioè un attacco pesante ma lento. Molti di voi ora si chiederanno tutto qua? Sbagliato, il divertimento inizia proprio quando avremo preso familiarità con i comandi. Difatti, dopo aver superato questa fase (inizialmente macchinosa), saremo in grado di compiere attacchi multipli o per meglio dire combo, che ci aiuteranno in molte circostanze ostiche. In alcune situazioni in cui controlleremo o incontreremo Jack Sparrow, dovremo superare un Jackanismo. Questo consiste in una sequenza di movimenti o pulsanti da premere (visualizzati in basso a sinistra dello schermo), che ci permetteranno di superare in un modo del tutto bizzarro, situazioni difficili come una decina di giubbe rosse o di corsari. Se dovessimo sbagliare questa sequenza, potremmo incorrere in due circostanze: la prima molto semplice, ritentare il Jackanismo; mentre la seconda, ci farà continuare il livello senza ottenere i vantaggi che questo avrebbe portato.


Three is better than one

In Pirati dei Caraibi ai confini del mondo, troviamo tre modalità di gioco: Modalità Storia, Modalità Sfida e Modalità Duelli. La Modalità Storia è la modalità principale di gioco, in cui dovremo affrontare i dodici livelli di gioco che seppur divertenti, non garantiscono una certa longevità (facilmente conducibili a termine in circa 8 ore di gioco). Fortunatamente, a questa modalità sono state implementate alcune varianti che ne rendono la sosta nella nostra console un tantino più duratura. Ci riferiamo alle missioni secondarie, nelle quali dovremo ritrovare determinati oggetti oppure eseguire determinate combo; alla possibilità di rigiocare i livelli con oltre 60 personaggi sbloccabili; oppure partecipare ai minigiochi come il Poker dei Pirati o ai Dadi dei Pirati. Nella Modalità Sfida potremo affrontare tre diverse tipologie di sfide: Sfida di combattimento (uccidere un numero predefinito di nemici prima che scada il tempo), Sfida combo (eseguire un numero predefinito di combo prima che scada il tempo) e Sfida del bottino (raccogliere una quantità predefinita di bottino prima che scada il tempo). Ognuna di esse potrà essere disputata in uno dei dodici livelli e con uno dei personaggi sbloccati nella Modalità Storia. Infine, la Modalità Duelli (che verrà affrontata anche in alcuni momenti della modalità storia), sarà disponibile solo dopo aver superato tutte e tre le sfide (combattimento, combo e bottino) di alcuni determinati livelli, e ci permetterà di affrontare un nemico in duello, che sia esso controllato dalla CPU oppure da un nostro amico. Purtroppo in queste ultime due modalità si nota la mancanza di una modalità multiplayer online, con cui il titolo avrebbe potuto raggiungere un livello di sfida veramente sensazionale e avrebbe fatto aumentare (non di poco) la valutazione finale.

E gli effetti speciali!

Parlando del motore grafico possiamo ben dire che, Pirati dei Caraibi delude pienamente le aspettative del giocatore, ed in particolar modo quelle del fan della serie cinematografica, visti i numerosissimi effetti speciali che caratterizzano i film. Difatti gli ambienti sono caratterizzati da texture slavate e poligoni spigolosi, come i personaggi che hanno una dissomiglianza con le loro controparti in carne e ossa, in particolar modo nelle animazioni del protagonista principale (Jack Sparrow), che non hanno nessuna analogia con le gag cinematografiche che lo hanno reso famoso. Inoltre da segnalare l’acqua (visto che si tratta di un gioco di pirati) che in molte circostanze non beneficia  dell’effetto realisticità, con texture dall’aspetto povero e da movimenti innaturali. Il comparto sonoro può vantare di una colonna sonora di tutto rispetto visto che è la stessa di quella del film. Purtroppo anche questo aspetto viene penalizzato da altri fattori, come il parlato che seppur interamente e perfettamente tradotto in lingua italiana, non risulta uguale a quella dei doppiatori che ne hanno dato la voce nei film (fatta eccezione per alcuni personaggi). Inoltre, va fatto un rimprovero agli sviluppatori per aver tralasciato lo speaker del Wiimote, che con qualche effetto sonoro (attacchi di spada, colpi di pistola) avrebbe potuto coinvolgere maggiormente il giocatore.

Concludendo possiamo dire che Pirati dei caraibi ai confini del mondo risulta un titolo di mediocre livello, a causa di una realizzazione frettolosa e con una scarsa attenzione nei particolari. Seppur la modalità storia risulti divertente, non vi capiterà di rigiocarla a meno che non siate dei fan sfegatati. I personaggi sono caratterizzati da una scarsa somiglianza con quelli reali e di certo in questo il sonoro non aiuta. Insomma, un titolo che “potrebbe” risultare interessante solo ai fan della serie, vista la numerosa quantità di personaggi sbloccabili e una colonna sonora ben riadattata nei momenti più esaltanti.

 

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