Project Gotham Racing 4 – Recensione Project Gotham Racing 4

Dal Dreamcast sono venute solo cose buone

Nel Novembre 2000 Bizzarre lanciò sulla prematuramente dimenticata console SEGA un ambizioso gioco di corse intitolato Metropolis Street Racer. Ovviamente il successo non fu travolgente (per diffusa sottostima della piattaforma su cui girava) ma si segnalò subito per la sua qualità agli addetti ai lavori. Così Microsoft, che si apprestava ad esordire nel mondo delle console con la prima Xbox e che quindi era a caccia di sviluppatori da arruolare nei suoi studios notò appunto Bizzarre e gli commissionò subito un gioco di corse che si basasse sul motore di MSR. E fu così che nacque la serie di Project Gotham (che era il nome provvisorio ma si vede che piacque particolarmente), da sempre esclusiva Xbox  (anche questo era un nome provvisorio, lo sapete?) di cui è diventato una specie di fiore all’occhiello. Non a caso per il lancio della X360 Microsoft ha voluto a tutti i costi da Bizzarre un capitolo di questa serie, il terzo episodio per la precisione. Ovviamente essendo stato preparato in fretta e furia non era un prodotto molto rifinito e quindi gli sviluppatori han voluto subito iniziare a lavorare per questo quarto capitolo per limare le imperfezioni del terzo. Andiamo ora a vedere se l’intento è stato raggiunto.

Piove, senti come piove, madonna come piove…. Senti come viene giù!

Già il terzo capitolo aveva fatto intravedere i potenti muscoli del chip grafico della 360 anche se era un titolo di lancio. Sapendo questo Bizzarre ha deciso di non operare una rivoluzione dal punto grafico ma piuttosto di limare e perfezionare quanto già esistente nel precedente gioco. Così i modelli delle macchine che erano già ottimi in PGR3 non hanno subito grandi ritocchi, stesso discorso anche per i circuiti (molti purtroppo arrivano direttamente dal 3 senza modifiche alla “viabilità”). Molto buoni anche i modelli delle moto (MOTO? Ne parliamo dopo). La velocità di crociera è sempre soddisfacente e non sono presenti cali di frame-rate. C’è invece la nebbia, ma non pensiate che sia un trucco degli sviluppatori per alleggerire il motore grafico, quando dico che c’è la nebbia intendo dire che Bizzarre ha inserito nel gioco un sacco di condizioni meteo variabili che possono influire anche pesantemente sulla guidabilità dei veicoli e soprattutto sulla visibilità. Oltre a variare un po’ la giocabilità sono tutti effetti bellissimi da vedere (guardate in uno dei tanti replay o nella modalità fotografica come le gocce d’acqua scivolano sulla carrozzeria e sbavate). Quindi graficamente ci siamo, non sarà una rivoluzione ma poco importa!

I Prodigy della 360

La colonna sonora è veramente ottima e oltre ad essere di buona qualità è anche estremamente variegata. La struttura è un po’ come quella di GTA, ci sono delle “stazioni radio” suddivise per genere e quindi in base ai vostri gusti potete scegliere quella che più vi aggrada. Ecco quindi la stazione che passa musica classica, quella di musica elettronica, rock e così via. Se volete qualche nome sappiate che sono presenti Wolfmother, Incubus, My chemical Romance, Prodigy (la loro Shadow è tra l’altro il tema del gioco) e così via. Se poi non trovate proprio niente che vi piaccia potrete sempre ricorrere alla tracklist personalizzata – ah che trovata cara Microsoft. Ma a voi appassionati di quattroruote delle musiche potrebbe anche non importarvene un fico secco, a voi interessa il rombo dei motori, e qui non rimarrete delusi con il rombo di ogni veicolo campionato e fedelmente riprodotto. Anche per il sonoro quindi siamo al top.

Prendo la macchina o la moto? Mah, fuori piove…

Chiariamo subito una cosa: moto a parte, siamo di fronte più ad un PGR 3.5 che ad un vero e proprio nuovo capitolo. Questo è un male? Dipende. Il modello di guida è sempre solidissimo e mantiene quel delicato equilibrio tra simulazione ed arcade tipico della serie riuscendo così ad essere sfruttato subito da tutti ma permettendo altresì di essere pienamente sfruttato solo da chi ci si applica veramente. Oltretutto il sistema per derapare è stato ulteriormente rifinito e migliorato permettendo così di guadagnare sempre più Kudos (i punti stile che nel gioco valgono anche come crediti). Le moto inoltre nonostante qualche perplessità iniziale sono state ben implementate e sono molto divertenti da guidare, oltre ad aggiungere un po’ di sana varietà al gameplay. La sensazione dopo varie ore di gioco è però che le userete per un po’, soprattutto per curiosità, ma poi ritornerete alle auto che alla fin fine danno più soddisfazione alla guida. Ciò non è una buona cosa per coloro che han già spolpato il terzo capitolo; non ci sono vere e proprie novità nel sistema di guida, e quindi può nascere un po’ di amaro in bocca per alcuni.

…. E sembra non voler smettere!

PGR4 non delude assolutamente in ordine alla longevità, con un sacco di opzioni disponibili. C’è la classica modalità Arcade, con una serie di eventi di difficoltà sempre crescente e di differenti tipologie. Poi la nuova modalità Carriera, nella quale partirete partecipando ad eventi per principianti per arrivare a gare sempre più probanti. Inoltre in base al calendario potrebbero capitarvi anche eventi speciali come sfide testa a testa per sbloccare nuove auto (che sono tante e di tipologie molto differenti). Come ben sanno gli appassionati inoltre non ci sono solo semplici gare su circuito ma anche sfide più particolari come gare tra i coni, tempo vs. Kudos e così via. In single player sarete impegnati per un bel po’. In multi, la situazione è sempre ottima. Presente lo split-.screen per le sfide offline, mentre per l’online tutto in ordine con lag quasi assente e soprattutto un sacco di agguerriti avversari su Xbox Live, perciò accomodatevi pure e buon divertimento!

Eccellente questa deluxe edition di Project Gotham Racing 3!

Scusate la facile ironia ma penso che questo titolo sintetizzi perfettamente cosa aspettarsi da questo PGR4. Il titolo in se è eccellente sotto ogni punto di vista è probabilmente è il picco più elevato raggiunto dalla serie, secondo capitolo permettendo. Grafica, sonoro, giocabilità e varietà sono tutti aspetti curatissimi e di grande qualità ma (e che ma!) non rivoluzionano la serie. Sono semplicemente dei piccoli passi in avanti rispetto al terzo capitolo ma la svolta che alcuni aspettavano, e che le moto e gli effetti meteorologici potevano anche far presagire, non è arrivata. Ora, lungi dallo smorzare l’entusiasmo verso questo grandissimo gioco, dico questo solo per avvertirvi su cosa troverete una volta iniziato a giocare, specialmente per gli aficionados della serie che avran già fuso il terzo. Quest’ultimi devono pensarci, gli altri no!

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