Puzzle Quest: Galactrix – Recensione Puzzle Quest: Galactrix

Il Puzzle Game si rinnova

Che il Nintendo DS fosse una console dedita al parco giochi del puzzle gaming era risaputo, ma oramai la cosa iniziava ad essere molto monotona e solo un’innovazione importante riusciva a tenere a galla il titolo di turno.
Dopo gli enigmi del Professor Layton, le riproposizioni sempreverdi di titoli che tenessero attiva la materia grigia con calcoli matematici e parole crociate, è arrivato il momento di ritrovarsi in un puzzle game dedicato a chi, abituato a qualcosa di più, cerca anche una spinta verso componenti RPG e gestionali alle spalle dei soliti minigiochi. Galactrix è tutto ciò.

Post Lauream

La trama sulla quale Galactrix va a basare lo sviluppo del gioco non è retta da un copione hollywoodiano, cosa più che giustificabile per un puzzle game che cerca solo una giustificazione sulla quale reggere il complessivo. Il sistema dell’Erebus Sigma è tenuto sotto attacco, o assedio, dai pirati, che cercano di infastidire le popolazioni, occupare i pianeti, sciacallare tutto ciò che era possibile. La vostra protesi digitale, un soldato appena laureatosi all’accademia spaziale, verrà inviata a combattere la minaccia a bordo della sua nave per l’ultimo importante esame, quello che gli darà un titolo di alta onorificenza all’interno dell’esercito. Potrete scegliere il sesso del vostro protagonista, basandovi su due figure stereotipate di soldato spaziale e dare un nome completamente personalizzabile.
La storia avanzerà in missioni, che vi saranno assegnate nell’Erebus Sigma dai vostri superiori e vi toccherà andare alla ricerca dei pirati all’interno del sistema galattico disponibile all’inizio, per poi proseguire e allargare sempre di più il raggio d’azione.
In aggiunta alla storia principale ci sarà la possibilità di effettuare una battaglia rapida che rappresenta solo un semplice passatempo con nessuna finalità per la storia.

Battaglie a suon di Hexic

Così com’è logico che sia, le prime battute di gioco saranno molto semplici e si alterneranno con dialoghi con altri personaggi, ben caratterizzati, che vi spiegheranno la situazione che si sta sviluppando all’interno del sistema galattico. La vostra prima missione vi farà prendere conoscenza col sistema montato sul touch screen che gestisce il viaggio tra i pianeti: vi basterà toccare il pianeta di destinazione per arrivarvi senza problematiche alcune. La vostra navicella sarà rappresentata da una bolla trasparente con all’interno un disegnino molto banale di una navicella gialla. La vostra destinazione, per facilitare ancora di più la situazione e evitarvi di vagare  nel vuoto, verrà sempre disegnata con un punto interrogativo giallo posto sul pianeta meta. Una volta arrivati a destinazione vi verranno date delle diverse possibilità con le quali potrete decidere cosa fare: di solito nei pianeti secondari l’unica cosa fattibile è attaccare i pirati avversari, invece nell’Erebus Sigma avrete la possibilità di vendere pezzi della vostra nave, ricevere missioni o controllare il vostro inventario.
Quando avverrà l’incontro con i pirati, i nostri principali e iniziali avversari, scatterà una battaglia nettamente distante da quella che potete immaginare se vi avvicinate al titolo senza conoscerne il genere: niente missili, niente razzi, niente armi, niente piroette in aria o tentativi di schivare gli attacchi. La battaglia avverrà a suon di Hexic, famoso puzzle game inventato da Pajitnov, padre anche del più famoso Tetris. Lo scopo di Hexic, e quindi anche della battaglia in Galactrix, è quello di eliminare le caselle in campo raggruppandole, muovendone una per turno, in file di tre o più colori uguali. In Galactrix ogni colore avrà il suo ruolo: troverete le normali caselle colorate, come quelle gialle, rosse e verdi, che serviranno solo per l’accumulo di punti, quelle bianche e quelle viola che vi porteranno ad avere bonus maggiori a fine battaglia, quelle arancioni che ricaricano la vostra energia e infine le mine, che, una volta raggruppate in tre o più, permetteranno l’attacco all’avversario così da togliere punti vitali e avvicinarsi alla vittoria.

Un inventario spaziale

Terminata la battaglia quello che vi spetta in caso di vittoria si chiama premio, una o più aggiunte al vostro arsenale, da armi ad armature, che ovviamente vi domanderete a cosa servono se le battaglie procedono a suon di puzzle game. Ovviamente le armi vi permetteranno di aumentare il danno effettuato usando le mine e l’armatura aumenterà i vostri punti vitali, rappresentate nella colonna arancione. Nell’inventario troverete anche il riassunto delle navi a vostra disposizione, che all’inizio sarà una sola ma il numero andrà aumentando sempre più; potrete decidere cosa equipaggiare tra gli oggetti ottenuti, ad esempio dopo la prima missione otterrete un laser leggero e così via di battaglia in battaglia.
Così come la vostra nave potrà essere migliorata, anche le capacità del vostro alter ego vengono intaccate da alcuni miglioramenti, che ovviamente potrete effettuare in base ai punti strategia ottenuti dopo ogni battaglia. Dal menù dell’Esercita Abilità potrete quindi aumentare le vostre capacità di artiglieria, di scienziato, di spia o di ingegnere, così da aumentare sempre più le vostre possibilità di vittoria nelle battaglie di Hexic, ottenendo nuove mosse, più resistenza e capacità di fare punteggi e combo nel cambio delle caselle. Ovviamente ogni potenziamento verrà segnalato al momento della scelta e poco prima della conferma, così da darvi la possibilità di scegliere cosa migliorare e cose lasciare alla base.
Anche dopo le missioni, se completate, riceverete potenziamenti che però non avranno niente a che vedere con le vostre capacità ma prenderanno il nome di semplici statistiche di informazione, che equivalgono alle caselle bianche nell’intermezzo di battaglia.

Mi annoierà?

Diciamo senza alcun problema che forse l’Hexic, così come tutti i puzzle game di cui si fa stereotipo il già nominato Tetris, a lungo andare vi porterà noia e vi lancerà in un sistema molto monotono di affronto degli avversari. La possibilità poi di annullare il Game Over, inesistente, riprovando più e più volte la battaglia appena persa vi metterà dinanzi ad un gioco impossibile da non terminare subito. Con l’espediente del sistema RPG, grazie al quale potrete migliorare le vostre capacità di battaglia, forse troverete la spinta in più per proseguire dopo la ventesima battaglia, decima se proprio siete privi di pazienza, per trovare sempre nuove combinazioni di capacità per vincere facile. Sbloccando nuove navi potrete divertirvi ad ottenere progetti da modificare, creare la nave ideale e viaggiare in questo limitato spazio. Alla base Galactrix è solo un puzzle game, che però riesce a darsi un’impronta originale, superiore ai normali e monotoni puzzle game, ma riuscirà davvero a tenervi incollati al doppio schermo per così tanto tempo da portare a termine tutte le missioni? Magari se lo prenderete come un passatempo, per una partita al dì, o al massimo due, durerà parecchio, ma se avete intenzione di tuffarvi in questo mondo con l’intenzione di trovare un’avventura avvincente, avete sbagliato genere.

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