Red Dead Redemption 2: analisi del terzo trailer

Red Dead Redemption 2 è sicuramente uno dei titoli più attesi di questo 2018 e l’hype dei fan continua a crescere anche grazie al rilascio centellinato delle informazioni e delle immagini da parte di Rockstar Games. Il 2 maggio però è stato pubblicato un nuovo trailer che offre qualche spunto interessante dal punto di vista della trama che andremo a trovare all’interno del gioco. Per tutti questi motivi eccovi un’analisi del trailer in questione, con la quale speriamo di offrirvi una chiave di lettura dell’immaginario che andremo a trovare in-game.

Vista la natura del trailer non lo analizzeremo scena per scena, ma lo faremo con un’analisi che tenga conto di tutto ciò che è stato mostrato e vi offra un panorama completo.

Red Dead Redemption 2

Siamo nel West del 1899 a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 (prima dunque delle vicende del primo capitolo ambientate nel 1911). Il periodo delle famose scorribande dei fuorilegge è quasi diventato una storia da raccontare ai bambini e da tramandare ai posteri, ma gli ultimi protagonisti di quel periodo ancora vivono secondo la dura legge del West, affrontando chi negli ultimi anni ha ridotto all’osso i famosi pistoleri (Gunslinger). In questo panorama, diviso tra uomini di legge e fuorilegge, vivremo le gesta della banda di Van der Linde (di cui John Marston fece parte) attraverso gli occhi di Arthur Morgan. Non sappiamo se controlleremo altri personaggi, ma come si evince dal trailer, anche se dovessimo limitarci ad utilizzare Morgan, incroceremo sul nostro cammino molti personaggi che avranno un peso specifico importante nella storia raccontata.

L’accento sull’enfasi posto dai toni del trailer evidenzia come donne e uomini all’interno del gioco avranno una caratterizzazione ben definita. Saloon pieni di brutti ceffi e donne dai facili costumi, medici di frontiera con il whisky come anestetizzante e convogli carichi di oro e armi da assaltare sul dorso del nostro destriero sono solo alcuni degli scenari che ci vengono prospettati grazie a questo trailer. Vivere liberi e rischiare di morire o sottostare alle leggi della civiltà perdendo quel senso di onnipotenza classico della vita del selvaggio West? a questa domanda potremo rispondere solamente giocando, ma come si può vedere dal trailer il richiamo della libertà incondizionata sembra essere davvero forte.

Red Dead Redemption 2

Entrando nel campo delle speculazioni, è lecito pensare che in Red Dead Redemption 2 vivremo il declino del Far West come lo abbiamo conosciuto nelle più celebri rappresentazioni cinematografiche, senza però rinunciare a spettacolarità e intensità. La possibilità di un viaggio introspettivo attraverso i conflitti interni di un uomo che deve scegliere il proprio stile di vita, è davvero stimolante per via delle immense possibilità di rappresentazione e di interazione con i giocatori. Su come poi tutto ciò possa fare da prequel alle vicende di John Marston è ancora troppo presto per dedurlo.


Non sappiamo come si svolgeranno le vicende di Red Dead Redemption 2, ma con quest’ultimo trailer della breve durata di due minuti circa si sono intravisti i toni maturi, cupi e inevitabilmente influenzati da opere classiche Western ma anche produzioni più recenti come Westworld, che domineranno il titolo. Non vediamo l’ora di saperne di più, perché quando si tratta di un titolo Rockstar Games le aspettative sono sempre molto alte. “Ladies and gentlemen this is a robbery!”

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