Resident Evil: Revelations – Resident Evil: Revelations HD

Recensito su PlayStation 3

Resident Evil è uno di quei brand che, nonostante tutto, riesce sempre a prendersi le luci della ribalta ad ogni uscita, difendendosi dall’agguerrita concorrenza. Nonostante tutto, abbiamo detto, dal momento che con il passare degli anni Capcom ha decisamente snaturato il RE degli esordi, con quell’anima survival horror che, dai tempi di Alone in the Dark, ha contribuito a ridefinire il genere horror nel mondo videoludico moderno. Oggi Resident Evil è un action shooter in terza persona che  – ci perdonerete l’espressione forte, certi che converrete con quanto stiamo per dire – ha rinnegato il suo glorioso passato. Nonostante tutto, torniamo a dire, Resident Evil è un brand di punta di Capcom, sempre pronta a sfornare nuovi episodi con cadenza regolare: ecco che quindi, dopo aver fatto capolino sull’ultima arrivata 3DS di Nintendo, questo Resident Evil: Revelations viene convertito anche per le console da salotto, in una versione in alta definizione che sarà l’oggetto di questa recensione.

Resident Evil: Revelations HD
Jill, una delle protagoniste più amate di RE, ritorna in Revelations

Non è tanto il cosa racconti, ma il come

Con il titolo di questo paragrafo abbiamo cercato di sintetizzare quello che è certamente uno dei punti di forza di questo Revelations: la trama. Fitta di colpi di scena e forte di un character design di spicco, che attinge a piene mani dell’universo di Resident Evil, questa è raccontata sotto forma di episodi interconnessi tra loro, in un continuo andirivieni tra passato e presente. Oltre alle situazioni presentate cambiano anche i personaggi: dalle vicende di Jill e Parker sulla nave Queen Zenobia – un nome, un programma – in cerca di Chris Redfield, passando per il passato di quest’ultimo in compagnia della sua nuova partner Jessika e, dulcis in fundo, arrivando alle indagini degli agenti Keith e Quint, la trama si dipana in modo parallelo e credibile a mano a mano che passa la decina di ore necessaria per completare il gioco, tenendo incollati allo schermo e lasciando quell’irrefrenabile voglia di divorare un capitolo dietro l’altro solo per scoprire come le varie sottotrame si intrecceranno tra loro con il proseguo dell’avventura. Un punto a favore di questo Revelations, quindi, è sicuramente la trama e il modo in cui questa è presentata: tanto interessante per i nuovi giocatori quanto pregna di significato per le vecche guardie, che certamente saranno felicissimi di rivedere Chris e Jill.

Resident Evil: Revelations HD
L’alternarsi di scene e personaggi rende la trama sempre interessante

Bello ma… dove sono gli zombie?

Come dicevamo in apertura, uno dei problemi principali di Resident Evil è stato il suo discostarsi nettamente dagli esordi, divenendo sempre più action con il passare degli anni e degli episodi. Diciamo che in Resident Evil: Revelations è comunque presente un timido tentativo di dietro-front, dal momento che la gestione della telecamera e dei movimenti dei personaggi ricorda molto da vicino Resident Evil 4, vero spartiacque tra la vecchia e la nuova versione del brand, ma tutto sommato ancora ricco di momenti horror e di situazioni survival. In Revelation la pressione psicologica è data soprattutto dalla mancanza di munizioni: rispetto a RE 5 e 6, dove il giocatore si ritrovava nei panni di un novello commando stracarico di proiettili e con una potenza di fuoco in grado di stendere anche il più grosso abominio creato dalla Umbrella, in Revelations ci si ritrova spesso a centellinare le munizioni raccolte per difendersi dagli attacchi dei mostri più pericolosi, cercando piuttosto di schivare i più lenti o i più innocui. Quanto abbiamo appena detto presenta comunque una certa dose di rischio, dal momento che la schivata non è un movimento facile da imparare, e deve essere eseguita a regola d’arte per non essere colpiti dai nemici nelle vicinanze. Abbastanza risicata anche la scorta di piante verdi, che come tutti i fan di vecchia data sanno bene sono una delle poche fonti di energia nell’universo di Resident Evil. Dal nostro punto di vista, comunque, quelle appena toccate sono tutt’altro che caratteristiche negative, dal momento che sono gli unici espedienti in grado di alzare la tensione durante il gioco, ridonando al mondo di RE quella patina di survival horror che negli ultimi capitoli della saga principale pareva invece persa per sempre. Nel caso tra i lettori ci fossero fermi sostenitori del cambiamento action di RE, segnaliamo comunque la presenza della modalità Raid che permette, una volta completato un livello dell’avventura principale, di riaffrontarlo in una sorta di time attack con nemici sempre più potenti.

Passando all’armamentario e alla sua gestione, ci ritroviamo davanti ai soliti slot in cui stipare armi, oggetti e munizioni. In Revelations sarà possibile portare con sé un massimo di 3 armi alla volta, tutte potenziabili raccogliendo appositi kit sparsi per i livelli. Le armi e gli oggetti di troppo saranno stipati nei capienti bauli, come da tradizione, per recuperarli all’occorrenza in qualsiasi punto del mondo di gioco. Come per gli ultimi episodi, anche in questo non sono presenti le macchine da scrivere, in quanto il sistema salva automaticamente i progressi di gioco a checkpoint prestabiliti. Un oggetto presente nell’inventario che sicuramente sarà in grado di semplificare l’avventura, infine, è il Genesis: si tratta di uno scanner ambientale, da utilizzare in ogni dove per analizzare i cadaveri dei nemici uccisi e l’ambiente circostante, in cerca di informazioni e, soprattutto, di utili oggetti come potenziamenti e proiettili per le proprie armi.

Ma veniamo al punto chiave del gameplay, già sottolineato nel titolo di questo paragrafo: dove sono gli zombi? Altro marchio di fabbrica del Resident Evil degli esordi, il morto vivente alla The Walking Dead è uno dei personaggi che più di tutti ha contribuito al successo del prodotto videoludico di Capcom. Be’, i fan dei primi capitoli resteranno delusi anche stavolta, dal momento che le mutazioni genetiche e le mostruosità di Resident Evil: Revelation sono sì di stampo horror, ma non ricordano – se non proprio con molta fantasia – il character design degli antagonisti di Resident Evil e Resident Evil 2, forse tra tutti i più paurosi dell’intera saga. Resta comunque il fatto che anche questi mostri fanno paura, soprattutto i boss, realizzati con cura e decisamente un livello sopra le altre aberrazioni genetiche che incontrerete durante l’esplorazione dei livelli.

Resident Evil: Revelations HD
Non saranno propriamente zombi, ma le creature di Revelations sono sicuramente horror

HD collection non proprio HD

Veniamo ora alla parte più interessante di questa recensione: se da una parte tutto quello che abbiamo scritto fin’ora si era già detto ai tempi dell’uscita del gioco su 3DS, la vera novità in questo porting è il suo essere stato ridisegnato per le console in alta definizione.  Iniziamo con il dire che i filmati di intermezzo sono la parte del gioco che ha più beneficiato del passaggio in HD, presentandosi con un look dove gli effetti di luce e le animazioni in generale sono perfettamente in grado di rendere giustizia al lavoro svolto da Capcom, sempre molto attenta a queste sezioni cinematografiche all’interno dei suoi prodotti. Un po’ meno convincenti sono stati invece personaggi e ambientazioni: nonostante il lavoro di lucidatura e smussatura generale di tutto il comparto tecnico, appare comunque evidente come il codice originario sia stato scritto con tutti i limiti della console portatile Nintendo alla quale il gioco era destinato. Alcune ambientazioni, soprattutto quelle più luminose e d’effetto – ci riferiamo soprattutto alla sala principale della Queen Zenobia – sono certamente una gioia per gli occhi. Accanto a queste chicche grafiche, però, vi sono anche sezioni molto più povere di dettaglio in cui, per assurdo, il passaggio in alta definizione ha mostrato più i difetti che i pregi del level design.

Stesso discorso per il motore fisico: non essendo stato riscritto, anche nella versione da salotto di Revelation non troveremo interazione con l’ambiente circostante da parte dei personaggi. Sulla Queen Zenobia, poi, ci è capitato di uccidere un nemico sulle scale che, una volta liquefatto, è rimasto come a fluttuare nell’aria, mentre avrebbe dovuto essere perlomeno inclinato sulle scale, mentre il suo sangue era lì sospeso nell’aria tra il primo e il secondo gradino. Questi dettagli, uniti ad un’IA dei personaggi non giocanti non proprio di prim’ordine, possono essere accettabili sulla ridotta potenza di calcolo delle console portatili, ma quando si tratta di mostrare i muscoli sulle console da salotto sono tutti nodi che vengono al pettine e danno abbastanza fastidio.

In conclusione, non stiamo dicendo che RE: Revelations sia un gioco tecnicamente brutto, ma solo avvisandovi che si tratta pur sempre di un porting da una console meno potente, e che i videogiocatori esigenti non potranno aspettarsi il livello qualitativo degli ultimi Resident Evil 5 e Resident Evil 6, già nati sull’attuale generazione di macchine casalinghe.

Resident Evil: Revelations HD
Revelations HD è graficamente interessante, ma soffre di alcuni limiti legati al porting

Verdetto finale

Resident Evi: Revelations HD ha il merito di appartenere alla saga di Resident Evil più di quanto lo fossero gli ultimi due capitoli ufficiali: quella patina di orrore e survival horror che tanto ci ha fatto amare i primi capitoli ritorna qui in alcune – seppur brevi – sessioni, ricordandoci ancora una volta perché, nonostante tutto, ad ogni uscita anche i detrattori del brand sono incuriositi dal provare a rigettarsi nell’universo di Resident Evil. Se avete già avuto occasione di giocare e a Revelations su 3DS non ha senso che acquistiate anche questa versione ma, se per console portatile ve lo siete persi, da fan di Resident Evil vi consigliamo comunque l’acquisto. Dovrete solamente tener presente dei limiti a livello grafico e fisico che vi troverete davanti, non imputabili a una mancanza degli sviluppatori quanto piuttosto alla poca potenza a disposizione al momento della progettazione su 3DS: sicuramente una riscrittura di alcuni codici per console in alta definizione avrebbe giovato e rilanciato Revelations  in grande stile, anche se una scelta del genere sarebbe stata probabilmente troppo onerosa per Capcom. Detto questo, se vi lascerete prendere dalla buona trama e riuscirete a chiudere un occhio sulle lacune elencate nel corso della recensione, sicuramente vi divertirete con quello che, tutto sommato, è l’ennesimo buon capitolo nell’ormai pluriennale serie di successi di Resident Evil.

7.8

Pro

  • Storici personaggi carismatici della serie
  • Gameplay divertente e vecchio stile

Contro

  • Non aggiunge nulla alla versione 3DS
  • Graficamente poteva essere meglio ottimizzato
Vai alla scheda di Resident Evil Revelations HD
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