Rise of Nations – Rise Of Nations

Quando la sete di potere chiama, Microsoft risponde

I videogiocatori appassionati di storia, avranno sicuramente speso giornate intere davanti allo schermo del PC rapiti, fin dal lontano 1997, dall’incredibile esperienza di gioco che la fortunata saga di Age of Empires ha regalato al mondo. Impossibile, anche per i giocatori più giovani, conoscere titoli come questo, oltre che agli altrettanto fortunati Age of Mythology ed Empire Earth, di cui il primo condivide con AoE la casa di produzione, e il secondo il progettista leader, Rick Goodmans.
Tutti questi prodotti hanno molto in comune ma, più di ogni altra cosa, hanno avuto la capacità di portare gli RTS ad un livello superiore, dando vita ad una vera e propria età dell’oro soprattutto per quelli a sfondo storico.
Chi non ha mai sognato ad occhi aperti e febbricitanti, davanti ad un monitor che sembrava impazzito, di essere il generale a comando della cavalleria francese? Oppure non ha edificato il proprio impero sulle fondamenta gettate da Ade o Zeus?
E, soprattutto, quanti non hanno fatto esplorare intere porzioni di mappa da una pecora, o non ricordano con simpatia il famosissimo “Wololo“?

 

Ron non è soltanto il nome di Weasley

Ecco come si arriva alla nascita di Rise of Nations, e con i mentori sopracitati non si poteva sperare in un risultato migliore.
Il titolo viene sviluppato dalla Big Huge Games e pubblicato da Microsoft nel 2003. Il successo è immediato e il pubblico accoglie con calore questo titolo, non solo perchè si aspetta un buon gioco, ma soprattutto perchè è il prodotto in sè ad essere completo e di ottimo livello sotto molteplici aspetti.
Per confermare questa tesi basta aprire la custodia per trovarsi davanti ad un libretto ricco di nozioni utili, un vero e proprio tutorial cartaceo e una cartina di riepilogo dei tasti, gli eventi più importanti del gioco, un indice delle ben 18 nazioni presenti con annesso elenco di capacità ed unità speciali per ognuna. Ebbene sì, perchè oltre ai classici Romani, Britanni, Giapponesi, potremmo prendere le redini dell’Impero Bantu, nubiano, russo e tanti altri solitamente poco presenti in giochi simili.

Nel tentativo di avvicinare anche giocatori inesperti, gli sviluppatori hanno pensato bene di investire molto in un tutorial esaustivo, che consentisse di immedesimarsi e capire fin da subito le meccaniche di gioco. La scelta di una grafica 2D, evidente passo indietro rispetto a quella tridimensionale di Age of Mythology, non è stata casuale, così come la decisione di sfruttare una telecamera fissa. La semplicità è stata adottata sempre allo scopo di non confondere eccessivamente i novizi.

 

Rise of… Civilization!

La longevità di questo titolo è elevatissima, grazie alle notevoli e innumerevoli innovazioni portate dagli sviluppatori. Non è solo il vasto parco di civiltà a disposizione, ognuna con le proprie peculiarità, a rendere il gioco godibile e duraturo, bensì la scelta di rendere fondamentali, per la crescita della Nazione, l’aspetto commerciale e culturale. Per vincere non basterà più raccogliere risorse come legna e pietra, ma accumulare conoscenza e accrescere la propria ricchezza tramite edifici e unità specifiche. Inoltre, risulteranno vani i tentativi di costruire bombarde e caserme nei pressi degli edifici nemici, per mettergli i bastoni fra le ruote, poichè ogni Impero avrà dei confini da rispettare e di cui tener conto. Come se non bastasse, affrontare oltre seimila anni di storia non sarà certo uno scherzo ma, almeno, l’impegno profuso per rendere la propria Nzione una potenza mondiale, verrà ricompensato da una notevole varietà di opzioni, scelte, unità e tecnologie che manterranno vivo l’interesse del giocatore e gli faranno certamente ricominciare una nuova partita non appena terminata la precedente.

E se la modalità RTS risultasse troppo frenetica? Ecco accorrere in soccorso del videogiocatore la modalità TBS, ossia il gioco a turni, presente nella sezione “Conquer the World Campaign“. Al cospetto di una cartina mondiale in pieno stile Risiko! si potranno effettuare battaglie e studiare strategie utili in tutta calma, con la sicurezza di dover tenere sotto controllo solo le regioni confinanti con gli Stati nemici. Dichiarata guerra, si accede alla modalità RTS giusto il tempo necessario per affrontare la battaglia, dove sarà più che altro il numero di truppe presenti in gioco, più che una strategia vera e propria, a far pendere l’ago della bilancia a nostro favore o a quello del computer.
Tutto questo vi fa venire in mente un altro titolo? No, non siete malpensanti, avete semplicemente fatto centro. Si perchè, tra gli sviluppatori del gioco figura Brian Raynolds, che ha dato alla luce giochi come Civilization II e Sid Meier’s Alpha Centauri.

 

Ti piace vincere facile?

…allora non giocare a questo titolo. Perchè all’elevatissima varietà di opzioni di cui si deve tener conto, si affiancano un’intelligenza artificiale ben strutturata e la possibilità di giocare in multiplayer, cose che renderanno un po’ più difficile il gioco, oltre che più avvincente.
In sostanza, è un gioco completo e appassionante, così longevo e curato che ancora oggi è considerato una pietra miliare del suo genere insieme ad Age of Empires. Se si desidera fare un acquisto a colpo sicuro, non potete sbagliare: Rise of Nations è quello che fa per voi.
 

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