S.C.A.R. – Squadra Corse Alfa Romeo – Recensione S.C.A.R. – Squadra Corse Alfa Romeo

Biscione al 100%

Prodotto interessante, quello che abbiamo davanti, e per di più anche genuinamente italiano. Eh già, quando credevate che proprio in Italia mancassero delle software house di prestigio a tenere alta la nostra bandiera nel mondo, ecco che spuntò la Blackbean, che già su Xbox propose il buon Racing Evoluzione. La cosa più importante è che ha mostrato al mondo che anche nel nostro territorio si riescono a sviluppare dei buoni titoli di corse. Da allora la casa nostrana ha proseguito su questa linea, proponendo dei titoli di buona fattura che, bene o male, hanno avuto risultati di vendita abbastanza soddisfacenti. Sempre sulla stessa linea guida, gli sviluppatori si sono imbarcati nella loro impresa più ardua, pubblicando questo titolo: Squadra Corse Alfa Romeo, o per brevità, SCAR. Come si intuisce, avremo a che fare con le prestigiose auto della casa del Biscione che, in questo gioco, ci faranno compagnia dall’inizio alla fine. Ma quali sono tutte le feature incluse in questo titolo squisitamente italiano?
 

La 156 sarà uno dei tanti bolidi con cui avremo a che fare in SCAR.

 


Splendido splendente

L’impatto con la grafica ci lascia soddisfatti: troviamo le nostre fiammanti Alfa Romeo riprodotte fedelmente in ogni particolare e non sarà per niente difficile distinguerle dalle loro controparti reali. Inoltre, diamo un’occhiata agli scenari: ci troveremo a correre in varie ambientazioni che vanno dai Colli Asolani del Veneto, al Circuito di Valencia, ai Lungarni di Firenze e ognuna di queste è riprodotta al meglio offrendo un buon livello di dettaglio per quanto riguarda texture e cura generale dell’ambiente. Malauguratamente non possiamo fare a meno di notare delle pecche: innanzitutto, i nostri bolidi sono un po’ troppo scintillanti e sembrano troppo luminosi in contrasto con la luce solare (ovviamente virtuale). Inoltre, parlando dei danni implementati del gioco, è stata una delusione assistere soltanto a un po’ di fumo che esce fuori dal cofano (peraltro intatto) e dei paraurti semistaccati che rivelano un vergognoso "effetto buco nero". Nonostante ciò sono degli errori perdonabili, considerando che il gioco muove delle scene abbastanza complesse offrendo anche effetti visivi come il motion blur e un bizzarro "effetto vento" che fa comunque la sua figura.

The Asphalts Of Time

Chi si aspettava una simulazione stile Gran Turismo o Forza, sarà subito smentito dallo stile di guida di questo titolo, che si attesta su toni decisamente arcade, buttandoci in pista senza regolazioni particolari da effettuare su assetto o meccanica. Attenzione, perchè qui arriva il bello: infatti il gioco è stato definito dagli stessi sviluppatori come CARPG, ovvero un ibrido fra gioco di ruolo e gioco di guida. Infatti, dopo ogni gara, riceveremo dei punti da usare per potenziare le abilità del nostro pilota (intimidazione, visione, recupero, eccetera) e renderlo di conseguenza più abile man mano che il titolo va avanti. Oltre ciò, in gara avremo due indicatori a disposizione: uno per i danni e uno per il KO. Quest’ultimo rappresenta la condizione psicofisica del nostro guidatore e se scende a zero, tenderemo ad essere vittima di stress, rappresentato sullo schermo con sfocature e il suono del battito cardiaco accelerato, di conseguenza potremmo sbagliare facilmente. La vera chicca del gioco è rappresentata dal cosiddetto "Tiger Effect". Immaginate di uscire fuoristrada in seguito a una manovra troppo azzardata, e anche di poter tornare indietro nel tempo per poter evitare di fare quell’errore. Questo è in sintesi l’effetto, un po’ simile al potere speciale presentato in Prince Of Persia e le Sabbie Del Tempo. E’ una sorta di sesto senso che ci permette di vedere cosa succederà nel caso volessimo agire in un determinato modo e ci dà allo stesso tempo la possibilità di correggere gli errori. Irrealistico forse, ma molto ingegnoso. Complessivamente SCAR è un titolo abbastanza difficile ed è impossibile prenderci la mano alla prima gara, ma con un po’ di pazienza riusciremo a padroneggiare il sistema di controllo e finalmente riuscire a vincere le varie gare.
 

Oh-oh… brutto sbaglio qui… Rewind!

 


Dinastia di sangue blu

Le modalità presentate nel titolo brillano molto per varietà: ci troveremo davanti alle classiche modalità Corsa Rapida, Prova a tempo e Multiplayer, ma è la Dinastia che regge la maggior parte del gioco. E’  qui che guadagneremo i punti esperienza e riusciremo ad ottenere equipaggiamenti speciali come tute, caschi e guanti per potenziare ulteriormente le nostre abilità. Questa è abbastanza lunga e complessa, in quanto varia dalle gare singole, ai campionati, passando per le sfide di abilità come guida pulita, velocità, eccetera. Vincendo le competizioni, sbloccheremo nuovi circuiti (alcuni ambientati in zone rurali come nel Veneto, in città come Firenze o circuiti ufficiali come il Laguna Seca) e, ovviamente, nuove Alfa Romeo da guidare. E ce ne sono davvero per tutti i gusti: dalla scattante 147 GTA alla mostruosa 155 V6 TI del ’93, oppure dalla popolarissima Alfasud alla classica Giulietta degli anni ’60, passando per concept car come la Nuvola e la stupefacente 8C Competizione. Man mano che andremo avanti nel gioco, riusciremo infatti a construirci il nostro parco macchine Alfa Romeo e potenziare le nostre abilità fino a diventare piloti imbattibili, in modo da gestire le gare di livello più elevato, dove la competizione sarà spietata e il KO psicologico dietro l’angolo…

Il buono, il brutto, il cattivo e quello che sgommava

Il sonoro fa un buon lavoro, con rombi dei motori abbastanza convincenti, sgommate e scalate di marcia al posto giusto. A ciò aggiungete anche i suoni che si sentono in fase di "stress", vale a dire respiro affannato e battito del cuore per accentuare la sensazione di ansia che svolgono il loro compito di immergere il pilota del Biscione nell’esperienza offerta da SCAR. Per le musiche, la Blackbean ha fatto la scelta forse un po’ controversa di affidarsi a dei remix di alcune colonne sonore composte da Ennio Morricone. Come accade in alcuni giochi, il sonoro dei motori sarà così forte da coprire queste musiche, ma ovviamente possiamo sempre abbassarlo dal menù delle opzioni. La scelta è abbastanza strana perchè le musiche si sentono solo nei menù e durante i replay, forse per favorire maggiormente la concentrazione durante la gara, ma ancora mi sto chiedendo come faccia un remix in chiave deep house del tema de: "Il buono, il brutto e il cattivo", a stare nella modalità replay di un gioco di guida.
 

 

Un duello a sportellate per le vie di Milano: la nostra macchina non è messa molto bene…

 


Italians do it better?

SCAR è innovativo, ma non è abbastanza forte da imporsi sui giochi del panorama videoludico. In un’epoca in cui la simulazione la fa da padrone, è una mossa azzardata presentare un gioco (o un CARPG, come lo definiscono gli sviluppatori) con una grafica non proprio adeguatissima e un modello di guida che, per quanto sia arcade, è decisamente difficile da apprendere subito. Quindi diciamo che è un buon titolo, ma di certo non il gioco di guida più innovativo di sempre. Però la sua qualità generale è comunque discreta e vi terrà occupati per parecchie ore, bruciando i vostri avversari in modalità Dinastia, completando le varie sfide proposte, collezionando uno dopo l’altro i fantastici bolidi e prendendovi qualche sfizio, dato che forse questo è l’unico gioco che vi dà la possibilità di scorrazzare allegramente per Firenze a tutto gas senza preoccuparvi di autovelox e vigili.

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