Skyforge – Anteprima

Il genere di MMORPG si sta allargando a macchia d’olio, soprattutto grazie al mercato coreano e cinese che ogni anno rilascia un numero titoli veramente spropositato, molti dei quali free to play. La concorrenza è agguerrita e riuscire a conquistarsi uno spazio in questa tipologia di giochi è tutt’altro che semplice, se consideriamo pure le grandi difficoltà che hanno passato, e stanno passando, titoli del calibro di The Elder Scrolls Online o Star Wars: The Old Republic, che alle spalle hanno grandi publisher e grandi budget.

Alla Gamescom 2014 di Colonia, abbiamo però avuto modo di vedere e provare Skyforge, titolo sviluppato da Obsidian Enterteinment in collaborazione con The Allods Team e My.com, un MMORPG free to play a tema sci-fi che ci ha sinceramente stupito e conquistato.

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Il gioco ci mette nei panni di un immortale intento a diventare la nuova divinità di Aelion, per sostituire la scomparsa di quella precedente, Aeli. La prima cosa che rende unico questo titolo è che la progressione ed evoluzione del personaggio non avviene tramite equipaggiamento e classici level up, ma tramite un sistema chiamato Ascension Atlas che permette, attraverso una griglia che richiama fortemente la sferografica vista in Final Fantasy X, di potenziare i propri paramenti e acquisire nuove abilità in totale liberta.

Nonostante esistano delle classi che definiscono dei ruoli all’interno del gioco, queste potranno essere liberamente intercambiabili permettendo al giocatore di seleziona la classe adeguata a seconda di ogni occasione tra le cinque (al momento) a disposizione, ovvero Archer, Berseker, Cryomancer, Paladin e Slayer. Il tutto semplicemente cambiando l’arma principale, esattamente come accade in Final Fantasy XIV.

Gli equipaggiamenti non ci saranno, o comunque avranno un ruolo molto marginale e legati più a una funzione accessoria, nel vero senso della parola, in quanto “non saranno degli oggetti materiali a rendere un Dio più potente”, affermano i ragazzi di Obsidian.

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Completando le varie missioni, uccidendo nemici, o raccogliendo oggetti sparsi per il mondo, si otterranno delle gemme particolari che rappresentano una sorta di punti esperienza, necessari qui per essere investiti nell’Ascension Atlas per potenziare il proprio personaggio.
Le missioni, disponibili attraverso un hub centrale chiamato Osservatorio, variano a seconda della difficoltà, e le ricompense variano a seconda di come decidiamo di portarle a termine, in quanto ciascuna quest mette a disposizione degli obiettivi secondari che permettono alla fine di ottenere riconoscimenti extra. Ci sono missioni poi che possono essere portate a termine in solitaria o che richiedono obbligatoriamente l’aiuto di altri giocatori.

Non mancheranno ovviamente i classici eventi dinamici, ormai onnipresenti in ciascun MMORPG che si rispetti, ovvero delle battaglie su larga scala in cui ciascun giocatore nei dintorni può partecipare e ottenere ricompense a seconda del contributo apportato.

Il sistema di combattimento richiama molto quanto già visto in giochi come Tera o Guild Wars 2, quindi più improntato all’azione grazie a potenti combo, schivate e attacchi aerei. Saranno presenti anche combattimenti sanguinolenti e addirittura attacchi finali per eliminare i nemici nella maniera più brutale possibile, quando questi hanno quasi terminato i propri HP.

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Essendo il proprio alter ego un immortale con poteri di un dio, gli sviluppatori hanno pensato inoltre a una particolare abilità che permette di trasformarci in una sorta di versione divina, più grande e più potente, necessaria a eliminare i nemici di una certa stazza e forza, impossibili da sconfiggere altrimenti.

Tecnicamente il gioco è una bellezza, grazie a paesaggi molto colorati e uno stile che richiama parecchio quello visto in Phantasy Star Online, con una grande cura nei dettagli, specialmente nelle animazioni.
È prevista ovviamente una modalità PVP, ma ancora non abbiamo avuto dettagli a riguardo se non che la modalità di accesso avverrà selezionando apposite mappe separate che troveremo disponibili all’Osservatorio.

Il feeling durante la nostra sessione è stato più che piacevole e ci sono bastati pochi minuti per prendere confidenza con il titolo e non volerci più staccare dal mouse e tastiera. La beta dovrebbe arrivare a fine anno, mentre il gioco è atteso per un generico 2015 e, sinceramente, non vediamo l’ora di rimetterci le mani sopra.

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