Smart as… – Recensione Smart as…

Le console portatili sono un ottimo strumento per testare a fondo le nostre abilità logiche ed enigmistiche. Con l’incremento di potenzialità di tali strumenti tecnologici però anche i puzzle game sono diventati molto più complessi e strutturati. In casa Nintendo, ad esempio, i vari Brain Training sono stati rimpiazzati di blocco dal fortunato franchise del Professor Layton. Sony però sembra non essere dello stesso parere e per rimpolpare lo scarno comparto software della sua ultima nata Ps Vita, ha tirato fuori dal cilindro questo Smart As. 

 

 
Segui la scia

È evidente fin dalle prime battute che il gioco ricalca in maniera abbastanza netta la struttura già vista in Dr. Kawashima. In questo caso abbiamo un elemento aggiuntivo molto importante, che rappresenta un quid molto apprezzato dagli appassionati del genere: la connettività. Le nuove funzioni, regaleranno nuove possibilità di gioco e un maggiore coinvolgimento da parte degli utenti. Nella prima sessione in assoluto, ci verranno innanzitutto chieste alcune informazioni personali come data di nascita, sesso, provenienza e se si è mancini o destrorsi. Questi dati però non verranno utilizzati per migliorare o calibrare la nostra esperienza di gioco personale bensì per darci informazioni particolari nel corso della partita. Fra un minigame e l’altro, il server ci comunicherà tra le altre cose, ad esempio che la nostra furbizia rispetto alla media della nostra età è più o meno alta, o che secondo recenti studi l’intelligenza è ad appannaggio dei destrorsi. 

 

 
Intelligenza o abilità?

Ogni giorno il gioco ci chiederà di superare alcuni test composti da numerosi minigames. I nostri risultati in queste particolari sessioni verrà dato in percentuale da 0% a 99%. Teniamo sempre a mente comunque che Smart As, così come tutti gli altri titoli di questo tipo, è un buon allenamento per la propria mente e per le proprie capacità intellettive, ma non rappresentano mai un test per l’intelligenza come quelli del MENSA. Il vostro quoziente intellettivo effettivo dovrà essere misurato con altri strumenti, non certo con questo tipo di software. Un vero test non può prendere in considerazione le conoscenze del soggetto esaminato, come nel caso nei giochi sul linguaggio e sulle parole, così come l’esperienza passata data dalla pratica e soprattutto la fortuna.

 

 
Minigames come se piovessero

I minigiochi sono venti in totale divisi in quattro categorie differenti ossia logica, aritmetica, linguaggio e osservazione. La nostra potenza mentale verrò determinata volta per volta in base al superamento di quattro test differenti che poi potremo rigiocare e rivedere nella modalità libera. Il tempo avrà una funzione importante poiché minore sarà per risolvere i giochi, maggiori saranno le stelline guadagnate per un massimo di tre. I test di osservazione sono basati sulla memoria visiva e sull’utilizzo del touchscreen sia anteriore che posteriore, per operare con vari pannelli. Quelli di aritmetica sono basati su operazioni velocissime di cui determinare il risultato, equazioni in cui posizionare la cifra esatta e confronti tra entità numeriche in cui indicare la cifra maggiore e quella minore. I minigames legati al linguaggio sono basati naturalmente sulle parole e dovremo comporne di nuove con le lettere a disposizione, ascoltare la pronuncia e trascrivere vocaboli e trovare il classico intruso. Nei test di logica invece dovremo utilizzare, in maniera pianificata, il giroscopio della console per ruotare dei blocchi e creare così un percorso prestabilito per una pedina. Tutti i test utilizzano il touch naturalmente, così come un sistema di riconoscimento della scrittura per numeri e lettere. La responsività è ottima in entrambi i casi. Sono presenti anche due sessioni che utilizzano la realtà aumentata in cui sarà necessaria una carta e l’utilizzo delle camere della console. Potremo, come già anticipato, sfidare altri giocatori online con il sistema Near, oppure pubblicare i nostri risultati su Twitter e Facebook. 

 

 
La tecnica della mente

Il gioco dal punto di vista grafico e sonoro vede una cura impressionante per un titolo di questo tipo, mai vista nei predecessori. Questo prodotto fa utilizzo dell’Unreal Engine ed è caratterizzato da una grafica minimale, ma comunque ricca di stile con effetti di luce, ombreggiatura e rifrazione molto belli da vedere. Il comparto grafico vede anche una grande fluidità come punto di grande forza. Il sonoro include musiche molto calme e pacate e un doppiaggio in italiano di buonissimo livello. La localizzazione è ottima anche nei testi di spiegazione di ogni singolo minigame, che vede un lessico molto forbito. 

 

 
Concludendo…

Sony svecchia il modello dei brain games con una buona dose di online e grandissima cura nel comparto grafico/sonoro. I minigame sono tutti molto divertenti e appassionanti e il costo molto contenuto di questo software è un ennesimo incentivo a dargli un’occhiata, soprattutto se siete appassionati di enigmistica.  

 

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