Sonic Riders: Zero Gravity – Recensione Sonic Riders: Zero Gravity

I soliti 300 all’ora del riccio

In casa Sega, si sa, la velocità non è cosa nuova ed è anzi il suo più grande punto di forza. Esatto, stiamo parlando di una delle icone più importanti dell’ intero mondo videoludico: Sonic the Hedgehog. Quando questo simpatico riccio comparve negli schermi di migliaia di videogiocatori per la prima volta, fu grande l’entusiasmo di fronte a tale grafica e a tale velocità, tanto che divenne nel giro di brevissimo tempo il più acerrimo nemico del meno giovane Super Mario. Purtroppo, col passare del tempo, tanta maestosità si è dissipata come una nube di fumo dopo un soffio di vento, e la Sega ha fatto del suo più grande personaggio un fenomeno da circo che tuttora delude tutti i fan, con titoli non degni dei suoi predecessori. Questa volta infatti la SErvice GAmes ha deciso di mettere in commercio un altro titolo mediocre "degno" seguito di un altro gioco uscito pochi anni prima: Sonic Riders: Zero Gravity.
 



Tails mentre usa una scorciatoia aerea


Siamo sicuri che sia lui?

L’idea del gioco di corse non sarebbe stata affatto male, se non fosse per un piccolo particolare: i Gear. Queste tavole a cuscinetti d’aria accompagnano infatti Sonic&co. in questa nuova avventura, minimizzando la leggendaria caratteristica che faceva del riccio un’icona popolare. Il poverino viene infatti snaturalizzato in questo capitolo, in cui i suoi velocissimi piedi da corridore sono sostituiti da una tavola da surf volante che non rende giustizia a Sonic. La Sega si allontana ancora dalla geniale intuizione che ebbe con Sonic R, titolo che forse con i mezzi a disposizione oggi e con i personaggi di cui dispone la saga potrebbe risollevare Il riccio blu dal baratro oscuro in cui, capitolo dopo capitolo, si addentra sempre di più. Il gioco si presenta subito con un video in CG che fa presupporre una buona grafica, ma non è così. Infatti in tutto il gioco ci troveremo di fronte a modelli 3D e scenari sotto la sufficienza, mancanza a cui i pochi video in computer grafica presenti non possono compensare. Il gioco ha per lo più un’ ambientazione super tecnologica, che lascia soltanto alla memoria l’infinita bellezza di "Green Hill". La colonna sonora non supera la mediocrità, e sembra essere stata creata solo per non lasciare il gioco privo di accompagnamento. Anche nel reparto audio  rimpiangiamo quindi  il mitico stage 1 del primo capitolo della saga, che portò l’allegria nei cuori degli allora presenti grazie al mitico Masato Nakamura. Buona la velocità di gioco, che in alcuni punti rende veramente l’idea dei 300 Km/h. Niente di nuovo riguardo alle scorciatoie disponibili nelle piste: grondaie, "propulsori volanti" e strade nascoste vi saranno utili in base al tipo di personaggio che utilizzerete.La trama consiste nella solita e banale lotta tra Sonic e Eggman, con l’aggiunta dei neutrali Babylon Rogue, con cui si potrà giocare una volta completata la storia con Sonic e i suoi amici, rivivendo l’avventura sotto il punto di vista dei rivali. Forse più interessante la modalità Corsa libera, in cui potrete correre per tutti i circuiti (anche in multiplayer) con 20 personaggi, la maggior parte dei quali sbloccabili, tra cui Cream e il noto personaggio Sega "Nigths". Un altro punto a favore del gioco, che però non solleva la sua complessiva mediocrità, è l’ingente qualità di Gears acquistabili, che doneranno diversi potenziamenti ai vostri personaggi. Esisterà anche una modalità sopravvivenza in cui dovrete combattere contro altri tre giocatori, che siano essi in carne ossa o CPU. Longevità bassa se deciderete di completare solo la modalità storia, che vi terrà davanti allo schermo non più di 10 ore. Se avete degli amici con cui giocare è comunque un titolo che può offrire divertimento a tutti, grandi e piccini.
 



Amy Rose mentre scivola su una liana

 

Gravità Zero

Isaac Newton si strapperebbe i capelli se vedesse che è bastato il più amato riccio di tutti i tempi a stravolgere tutte le sue teorie. In Zero Gravity avrete infatti la possibilità di vincere la gravità. Premendo semplicemente quadrato tutto quello intorno a voi comincerà a sollevarsi contraddicendo ogni principio della fisica. Sarà una possibilità fondamentale per prendere alcune curve in modo corretto, eliminando la gravità e girando su voi stessi per poi sfrecciare di nuovo a tutta velocità. Premendo R1 sarà inoltre possibile attivare una specie di turbo durante la quale prendere in mano la vostra tavola e volerete a una velocità stratosferica, che non potrà calcolare nemmeno il contachilometri.  Durante questo "turbo" potrete anche scivolare sugli oggetti che cominceranno a fluttuare, come ad esempio i  vagoni dei treni per aumentare ulteriormente la velocità e ricaricare la barra dell’ "antigravità".
 

 

 

Sonic vola a tutta velocità verso il traguardo

Provaci ancora SEGA

Ci troviamo di fronte ad un altro esempio di gioco insufficiente, che non colpisce in nulla, né dal lato tecnico né da quello dei contenuti. Un altro gioco definibile col termine "scarso", giocabile solo se siete fan del riccio, sconsigliatissimo a qualsiasi altro tipo di pubblico. Dopo gli insuccessi che hanno comunque venduto grazie alla speranza che i giocatori nutrono nei confronti del riccio blu, SEGA dovrebbe aver accumulato il denaro e l’esperienza necessaria per creare un nuovo capolavoro, una nuova vita per la sua mascotte. Se è vero che sbagliando si impara, in un futuro non molto lontano dovremmo vedere Sonic brillare di una luce intensa, ma questo è tutto da vedere.

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