Star Wars The Clone Wars: Republic Heroes – Recensione Star Wars The Clone Wars: Gli Eroi della Repubblica

Che la forza sia con te!

Quando nel 1977 uscì in America il primo episodio di Star Wars, la fantascienza al cinema era quasi interamente rappresentata da robot ribelli, mostri spaziali e belle astronaute da salvare. Naturalmente, parliamo solo della science fiction sul grande schermo, perché quella per il piccolo stava decollando grazie a serie come Star Trek. Per quanto riguarda la letteratura, invece, furono proprio grandi autori come Frank Herbert ed Isaac Asimov (tra i più grandi scrittori di Science Fiction di tutti i tempi) a donare gli spunti necessari perché Star Wars potesse vedere la luce (Lucas si ispirò a Dune per il pianeta Tatooine e per le atmosfere misticheggianti e alla Trilogia della Fondazione per l’idea dell’impero galattico e per il pianeta Coriscant, fotocopia del Trantor Asimoviano). Dopo le ruggenti avventure a suon di spade laser, il cinema di fantascienza e la fantascienza in generale non furono più le stesse (o quasi).
A quasi trent’anni dal primissimo film della saga (ora composta da sei episodi in totale), la sua magia non si è ancora spenta. Spin off, fumetti e gadget continuano a sbancare i botteghini ed a riempire di gioia il cuore dei fan. Ovviamente, nemmeno il mondo dei videogame si è tirato indietro, sfornando piccoli capolavori come i due Knights of the Old republic ed il prossimo MMO in arrivo, The Old Repubblic. Il 9 Ottobre, invece, è apparso sugli scaffali La Guerra dei Cloni: gli eroi della Repubblica, titolo sviluppato dai Khrome Studios e pubblicato dall’oramai mitica Lucasarts. Osserviamo più nel dettaglio se questa volta la grande saga di Star Wars vincerà la sua battaglia stellare, oppure si ritroverà sperduta tra le galassie dei giochi mal riusciti.

L’epica guerra dei cloni ha inizio!

Il gioco in questione, come appare evidente sin da subito, non si ispira ai film della saga, ma bensì alla pregevole serie animata di Cartoon Networks ed all’ultimo lungometraggio d’animazione; lo stile dei personaggi è infatti uguale a quanto visto in Star Wars: The Clone Wars (film animato del 2008).
Ci ritroviamo tra le fila della Repubblica, durante le sanguinose guerre dei cloni, nello scontro contro i sith capitanati dal terribile conte Dooku. Come nel film, sarà presente la padawan di Anakin, ossia Ahsoka Tano, che si unirà ai Jedi per contrastare l’avanzata delle truppe separatiste. La trama del videogioco, ambientata tra la prima e la seconda stagione della serie animata firmata Cartoon Networks, ci vedrà alle prese con due nuovi antagonisti, ossia il cacciatore di taglie Cad Bane e lo Shakoan Kull Teska.
Inizia così un plot semplice e non troppo avvincente, chiaramente dedicato ad un’utenza giovane e poco esigente. Come vedremo avanti, però, la trama e i vari personaggi storici della saga (come Anakin, Obi Wan ed il maestro Yoda, qui utile per introdurci ai comandi del gioco) risultano l’elemento migliore di tutto il titolo. Potete già intuire da questa poco felice affermazione quanto poco di buono è insito in questo Star Wars,

Il lato noioso della forza

Appena aperte le danze, ci ritroviamo in una fusione tra un action ed un platform. Potremo scegliere se impersonare i panni di un clone della Repubblica, cosa che renderà l’approccio al titolo molto più simile a quello di un TPS, oppure imbracciare una spada laser e comandare Jedi come Anakin Skywalker ed Obi Wan, così da tramutare il gioco in un action/platform molto più energico.
Quando useremo il nostro clone, avremo in dotazione due armi differenti: un fucile blaster ed un’arma secondaria di varia natura, potente ma lenta, che andrà indirizzata su una certa area prima di sparare. Per aprire il fuoco potremo non solo ricorrere al classico ed apposito pulsante, ma anche ricorrere alla levetta analogica destra, che ci permetterà di scegliere l’angolazione del fuoco. Peccato che, nel caso scegliessimo la levetta destra, ci ritroveremo a sparare all’impazzata ad ogni minima pressione, il che è abbastanza imbarazzante. In questa strana impostazione alla TPS, ci sarà permesso di rotolare in avanti con la pressione del tasto per il salto, e di accovacciarsi dietro alle numerose coperture. Una volta protetti, sarà praticamente impossibile essere raggiunti da un raggio laser avversario, così che sbarazzarsi dei fastidiosi e poco intelligenti droidi diverrà un gioco da ragazzi.
Questo semplice e riduttivo schema proseguirà immutato per l’intera avventura. Spara, proteggiti e abbatti i nemici più pesanti con una granata saranno le regole fisse di tutto il titolo. Certo, a volte si intrometteranno anche piccoli e facilissimi enigmi, ma incapaci a loro volta di donare un vero senso di varietà ad un’avventura uguale a se stessa dall’inizio alla fine.
 


Anakin e Ahsoka pronti alla battaglia!

Anche i capitoli nei panni dei Jedi non saranno per nulla interessanti, un tantino più divertenti forse, ma ugualmente ripetitivi. Con uno Jedi i comandi cambiano quasi totalmente. Useremo un tasto per utilizzare la spada laser, ed un altro per mettere a segno spinte di forza o per attirare a noi qualche oggetto od avversario. Ma non solo, perché utilizzando uno Jedi tutto l’approccio all’azione di gioco si sbilancierà molto più verso la componente Platform. In questo caso, potremo saltare tra le varie piattaforme seguendo un salto quasi preimpostato. Inutile dire che tale scelta rende il gioco ancor più semplice e frustrante.
Nei panni di uno Jedi sarà possibile anche comandare molti dei droidi che ci appariranno davanti. Eseguendo un doppio salto ci posizioneremo sulla loro schiena e, utilizzando la spada laser come una specie di telecomando (infilzandogliela tra i circuiti), potremo comandarne i movimenti ed utilizzarne il potere offensivo. Peccato che l’utilità di questa capacità venga sfruttata sempre nella medesima maniera. Insomma, anche qui le poche idee inserite vengono sfruttate in malo modo. Peccato.
Grandissima pecca che accumuna tutte e due le esperienze (ossia sia la parte con il clone che quella con i Jedi) si rivela la gestione della telecamera. Sarà sempre fissa, dimostrandosi spesso e volentieri davvero poco funzionale. Non sarà raro, soprattutto quando la visuale ci mostrerà il nostro eroe come un puntino, perderlo tra le mappe e non capire più come, e dove, ci si sta muovendo. In definitiva, un sistema di telecamere gestito con i piedi.
Concludendo il discorso sul gameplay, ci troviamo davanti ad un lavoro pessimo e poco ispirato. L’avventura, oltre ad essere noiosa, banale e ripetitiva all’ennesima potenza, non riesce a spuntarla nemmeno dal lato tecnico. I comandi sono limitativi, le combo due in croce e la telecamera diventa un avversario ancor più temibile della solita schiera di droidi.

Spada laser blu o spada laser rossa?

Le mediocrità fa capolino anche per quanto riguarda il comparto tecnico. Non si riescono a trovare differenze davvero sostanziali da quanto visto nelle vecchie generazioni, tanto che la versione Playstation 2 del titolo può essere facilmente scambiata con quella per le console di nuova generazione. Modelli poligonali disegnati male e gestiti ancor peggio, e vestiti da texture neanche lontamanete passabili, uniranno le loro forze ad un level design assolutamente caotico ed orribile a vedersi, riuscendo così a mettere K.O. ogni speranza riguardo questo Clone Wars. 
Anche le musiche non riescono a staccarsi di dosso quanto di peggio visto nei precedenti comparti. Le epiche compoizioni di John Williams vengono rivisitate in orride versioni cadenzate, remixate con maestria pari a zero. Si salva quasi per miracolo il doppiaggio italiano, di solito la maggior pecca dei titoli tradotti nella nostra lingua, ma ora quasi un salvatore dell’intero comparto tecnico. Sono cose che fanno davvero male!
 


I droidi avranno vita breve!


In conclusione

Se pensavate di comprare questo titolo per sfogare la vostra voglia di spade laser prima dell’uscita di The Old Republic, ebbene, non fatelo. Non troverete altro che missioni ripetitive, meccaniche mal gestite, una grafica orribile e niente che possa riuscire ad incollarvi sullo schermo per un tempo superiore ai 10 minuti. Le potenzialità c’erano, ossia la licenza ufficiale dei film e della serie animata, ma tutto è stato gettato bellamente al vento.
Sconsigliato praticamente a tutti. Peccato.

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