Stories: The Path of Destinies – Recensione

Immaginate di aver appena commesso un grande, un grosso errore a causa delle volte scelte sbagliate e di aver appena messo in pericolo tutti quelli che amate. Come reagireste? Semplice, basta riavvolgere tutto e ricominciare da capo! O almeno, in Stories: The Path of Destinies è proprio così che ci si comporta.

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Scegli, sbaglia, ricomincia!

Spearhead Games, casa indie conosciuta per Tiny Brains, prova a reinventare il concetto di rigiocabilità con Stories attraverso un metodo che mixa elementi provenienti dai titoli Telltale e da Prince of Persia.
In questo titolo vestendo i panni di Reynaldo, eroe volpino con trascorsi da masnadiero, dovremo riportare la pace nella sua terra natia, vittima della guerra a causa del suo regnante portato alla pazzia per motivi non molto chiari. Durante le nostre avventure incontreremo un grande amico della volpe, il coniglio Lapino, e la sua felina compagna di classe ai tempi della scuola di spada, Zenobia, il classico amore non sbocciato.
Reynaldo non sarà armato soltanto della sua spada ma anche di un libro dotato di un potere incommensurabile: quello di poter riportare indietro il tempo fino al punto in cui lo si è iniziato a leggere. Tutto ciò ovviamente andrà a incidere nel gameplay del titolo, ma andiamo per gradi. La prima volta che ci troveremo a guidare Reynaldo verremo messi di fronte a delle scelte, tali decisioni andranno a incidere sulla storia che andremo a percorrere e quindi anche sugli stage che affronteremo, per un totale di cinque. Alla fine di questi piccoli capitoli vedremo uno dei finali disponibili (in totale una ventina), di questi uno solo è quello che ha una conclusione positiva, in tutti gli altri casi invece non andrà proprio bene e verremo catapultati di nuovo all’inizio della nostra storia, avendo però la consapevolezza delle nostre scelte precedenti e quindi poter intraprendere un cammino diverso.
Inoltre ogni volta che concluderemo uno dei diversi archi ci sarà la possibilità che ci venga rivelata una verità, per un totale di quattro, che influenzeranno ulteriormente le nostre scelte: grazie a queste rivelazioni infatti scopriremo quattro diverse assunzioni che si riveleranno sempre vere, qualsiasi sia il sentiero da noi scelto.

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Corvi, spade e gemme

Anche se l’imperatore malvagio è un rospo, il suo esercito è composto da corvi, una miriade di corvi. Reynaldo li fronteggerà armato della sua spada, o meglio di spade. Raccogliendo frammenti ed essenze sparsi per le diverse location, la volpe potrà potenziare la Spada dell’Eroe, in suo possesso dall’inizio della sua avventura, e crearne anche delle nuove (Fuoco, Vuoto e Ghiaccio) grazie agli appositi banchi di lavoro. Ognuna delle spade avrà una capacità individuale di attacco legata al proprio elemento oppure di supporto, ad esempio il ripristino della barra della vitalità. Ovviamente tali capacità non saranno utilizzabili quando ci pare e piace ma verranno regolate da apposite barre di energia.
Le spade tuttavia non saranno soltanto delle armi ma fungeranno anche da chiavi: nei vari stage infatti vi saranno delle zone chiuse da portali elementali che si apriranno soltanto tramite l’uso della spada corretta. Ciò sta a significare che non esploreremo quasi mai uno stage alla prima run ma ne occorreranno di più, anche se c’è da dire che per level design e fantasia nell’ideare gli enigmi il titolo non brilla certo per fantasia: quasi tutti saranno abbastanza simili, legati il più delle volte all’uso di una delle abilità di Reynaldo, tra l’altro senza dover sforzare più di tanto le nostre meningi.

Fra un capitolo e l’altro troveremo inoltre degli scrigni speciali, in cui saranno custodite delle gemme che Reynaldo potrà equipaggiare sul suo bracciale, per un massimo di tre. Tali gemme aumenteranno le statistiche del nostro eroe, a seconda della loro tipologia. A governare tali parametri e a donare particolari capacità all’eroica volpe sarà l’albero delle abilità, dove potremo spendere i punti guadagnati salendo di livello da combattimento a combattimento. E proprio nelle fasi di combattimento che il titolo sembra ricalcare a tratti il sistema della saga Batman Arkham e di Shadow of Mordor, anche se in maniera più superficiale, rivelandosi più spoglio anche se a tratti frenetico, specialmente quando ci troveremo di fronte a ondate di corvi. Non è raro però che durante gli scontri con gruppi numerosi di corvi si verifichino cali di frame abbastanza fastidiosi o che Reynaldo resti bloccato per qualche secondo, senza rispondere ai nostri comandi, costringendoci a prendere mazzate senza poter reagire. Tali punti negativi rovinano senza dubbio la validità del gameplay che, a nostro parere, avrebbe comunque potuto dare qualcosina in più soprattutto perché, dopo qualche run, diventa abbastanza ripetitivo.

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Narrazione pungente

Durante le nostre avventure in compagnia del guerriero volpe sarà la voce narrante a spiegarci cosa succede di volta in volta sia in toni sarcastici e pungenti che seriosi.  Il narratore inoltre darà voce anche ai dialoghi fra i vari personaggi, integrandoli all’interno dello storytelling: all in one insomma. Non molto incisiva invece la colonna sonora che, pur adattandosi alle atmosfere del titolo, non lascia il segno.
La tendenza si inverte invece per la grafica: la paletta di colori sgargianti, la pulizia dei modelli in cell shading e lo stile “fumettistico” degli intermezzi risultino essere vincenti e gradevoli.

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L’impressione che si ha giocando a Stories: Path of Destinies è che si abbia fra le mani una grande occasione mancata. Non parliamo di un titolo da buttare, assolutamente, e anzi vi consigliamo sicuramente di provarlo, soprattutto per il sistema di storie a bivi e di amplia possibilità di esplorazione narrativa. Il problema è che è innegabile pensare che, con elementi vincenti come questi, un gameplay più profondo ed originale, qualche accortezza in più sul lato tecnico e meno ripetitività negli scontri avremmo potuto avere fra le mani un gioiello. 

6.9

Pro

  • 24 trame tutte diverse fra loro
  • Narrazione spiritosa e irriverente
  • Gameplay pulito..

Contro

  • ..ma a tratti superficiale
  • Cali di frame più che sporadici
  • Alla lunga ripetitivo
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