Super Mario 64 DS – Recensione Super Mario 64 DS

Chi vede per la prima volta Super Mario 64 DS, potrà pensare che Nintendo ha rispolverato uno dei migliori platform di sempre e lo abbia importato sulla console portatile. Per nostra fortuna, se al vecchio titolo è stata aggiunta solo la sigla DS, per indicare la console sulla quale il gioco gira, dal punto di vista dei contenuti sono state aggiunte gradevoli novità: 3 differenti sistemi di controllo e altre piccole cosette che tra poco illustreremo. Tutti quanti adesso si chiederanno: "Sarà riuscita la Nintendo a rendere un titolo interesssante (con l’aggiunta di qualche novità) uscito diversi anni fa?

L’inizio è alquanto promettente!

Avviato il gioco, ci ritroveremo d’innanzi alla schermata del menù, composta da quel mitico faccione di Mario, oppure quello del verdissimo Yoshi (che cosa ci fa Yoshi in Super Mario 64 DS?) che, se toccati, ci catapulteranno in una sorta di minigioco nel quale potremo scomporre o deformare il volto di questi due, oppure immagini che disegneremo noi stessi. In aggiunta al menù troviamo il bottone "Avventura", il bottone "Sfida", per giocare in multiplayer tramite la connessione wireless, ed infine, ma non per ordine di importanza, quello della "Sala dei giochi", dove potremo trovare inizialmente solo alcuni minigiochi, ma che potranno essere sbloccati durante la modalità avventura catturando i coniglietti in giro per il castello. Ma bando alle parole, tocchiamo il tasto avventura e "Let’s GO!".

Una visita al castello del Mushroom Kingdom

Prima di iniziare a parlare dell’avventura in se stessa, volevo spendere due paroline sulle 3 diverse possibilità che abbiamo di interagire con il nostro personaggio:
– Modalità Standard: basato sull’utilizzo della croce direzionale per spostare il nostro alter-ego e i tasti frontali per eseguire le diverse azioni: salto, colpo e velocità. Inoltre faremo un limitato uso del touch screen.
– Modalità Touch: basato sull’uso obbligatorio del touch screen per i controlli (usando il laccetto in dotazione del DS sembrerà di avere una sorta di Control-stick), uso dei tasti frontali per eseguire le varie azioni e tasti dorsali  per ruotare la telecamera.
– Modalità Simmetrica: molto simile alla "Modalità Touch", fatta eccezione per il movimento della telecamera, che sarà gestito dalla croce direzionale.
Fatta questa breve premessa, che a mio avviso risultava fondamentale, vista la differenza di giocabilità con la quale possono influenzare il giocatore, passiamo all’azione.
Iniziata l’avventura, Mario, Luigi e Wario, dopo aver ricevuto un invito da parte della Principessa Peach per la degustazione di una torta fatta da lei stessa, decidono di andare al castello della sovrana del regno dei funghi. Yoshi (un giovane dinosauro verde dal ventre bianco che ha accompagnato Mario in diverse avventure) dopo essere stato svegliato dal telecameraman Lakitu (una specie di tartaruga dal guscio verde, la pelle color arancio e occhiali neri), viene informato del fatto che i 3 amici, entrati nel castello qualche ora prima, non sono ancora tornati. Dopo questa breve introduzione, ecco che Lakitu si sposta alle spalle di Yoshi, e in men che non si dica, ci ritroveremo a impersonare le gesta del simpaticissimo animaletto verde. Dopo che avremo fatto un pò di pratica con il tipo di configurazione dei comandi scelti (potremo raccogliere qualche moneta qua e la oppure nuotare nel fossato intorno al castello), ci recheremo al portone principale del castello dove incontreremo un primo enigma, la porta  è chiusa a chiave  da una grossa serratura. Dove sarà nascosta la chiave per aprirla? Ecco che Lakitu si rifà vivo indicandoci il luogo, o per meglio dire il possessore, della chiave, e consigliandoci di controllare il display inferiore. Subito ci accorgiamo della presenza di una sorta di "bussola", che indica la direzione da seguire per trovare l’oggetto. Arrivati sul posto, troveremo un coniglio bianco con in mano la chiave in questione. Dopo averlo catturato ci chiederà di risparmialo in cambio della chiave, e una volta ottenuta ci recheremo di corsa ad aprire la serratura. Entrati nel castello, troveremo Toad, il consigliere di Peach, che ci informerà di una terribile situazione. Peach, Mario, Luigi e Wario sono stati rapiti da quel mascalzone di Bowser, e quindi il nostro compito sarà quello di salvarli.

Il castello di Peach nasconde innumerevoli insidie

Per quelle persone che non hanno mai avuto la fortuna di giocare alla precedente versione (per intenderci "Super Mario 64" su Nintendo 64), una volta entrati nel castello ci ritroveremo in un ambiente suddiviso in diversi piani, a loro volta caratterizzati da innumerevoli porte, ognuna contrassegnata dal numero di "Stelle" (che il giocatore dovrà possedere) necessarie per poter essere aperte, e dentro le quali troveremo dei quadri con i quali potremo accedere (saltando al loro interno) ai vari livelli. Ogni livello presenta caratteristiche uniche, che vanno da luoghi desertici a paesaggi coperti di ghiaccio, da zone vulcaniche ad ambienti sommersi dall’acqua. Lo scopo principale del gioco sarà quello di recuperare le 150 stelle (avete sentito bene, 30 stelle in più del predecessore) sparse nei vasti mondi di cui è composto il titolo, e nei nascondigli segreti del castello. Ottenerle tutte non è una cosa facile, infatti, per poterle trovare, dovremo correre su e giù per i vari livelli, oppure raggiungere mete ben precise negli immensi mondi, o meglio ancora combattere contro il famigerato Boss di livello. Comunque non c’è da temere, perchè il compito di trovarle ci sarà "facilitato" dalla presenza di suggerimenti (o per meglio dire enigmi) all’inizio di ogni livello. Inoltre, a differenziarlo da un semplice "porting", troviamo, sempre dopo averli liberati, la presenza di 4 personaggi da controllare per il preseguimento dell’avventura. Ogni personaggio è caratterizzato da diversi movimenti, controlli, abilità speciali ed animazioni, ad esempio Yoshi può vantare di un’ottima velocità, un salto lungo (grazie al movimento frenetico delle gambe in aria) e della lunghissima lingua, con la quale è in grado di catturare i nemici e usarli come arma offensiva. Mario equilibrato per potenza fisica, velocità e salto, forse sarà il più utilizzato del gruppo. Luigi, che ha una minore potenza fisica, ma maggiore potenza di salto, con l’aiuto di una rotazione in aria riuscirà a planare per un breve periodo di tempo. Infine Wario, personaggio rozzo dalla forza bruta in grado di colpire i nemici e scaraventarli molto più lontano rispetto agli altri.

Abbandoniamo per un istante il castello!

Se la lunga avventura di Mario & Co. non dovesse bastarci, possiamo sempre tuffarci in una partitina in multiplayer oppure nella stanza dei minigiochi. La modalità multiplayer ci da la possibilità tramite una singola cartuccia di gioco e la funzione wireless, di giocare in locale sino a 3 persone contemporaneamente. Questa modalità consta nel riuscire a prendere più stelle che si può, prima che lo facciano gli altri in una delle 4 arene disponibili. Inoltre potremo rubare le stelle in possesso degli altri giocatori con pugni e calci. La stanza dei minigiochi riuscirà a catturare la nostra attenzione e a farci passare momenti di puro divertimento, grazie ad un uso totale quanto immediato uso del touch screen. Parlando del motore grafico, il titolo è qualitativamente migliore rispetto alla versione su Nintendo64, anche se si può notare come Super Mario 64 DS sia il primo titolo della Nintendo stessa ad approdare sul DS e quindi con alcuni difetti. I modelli poligonali dei vari personaggi risultano un pò spigolosi rispetto alle ultime comparse viste su DS, ed inoltre le texture  si rivelano scalettate nel momento in cui vengono inquadrate da vicino. Va comunque detto che il titolo può vantare di un’ottima fluidità anche nei momenti più confusionari, senza eccessivi cali di frame rate. Il comparto sonoro può vantare di effetti sonori che sfruttano a pieno il sistema stereo della console, e infatti, già dall’avvio del gioco, potremo distinguere se un rumore proviene da destra oppure da sinistra. Oltro a ciò, possiamo aggiungere che le colonne sonore(remix provenienti in parte da vecchie perle del mondo di Mario) riescono a diffondere nel giocatore un’atmosfera magica.

Possiamo concludere col dire che Super Mario 64 DS non è il classico porting da console casalinga a console portatile che tutti si aspetterebbero, ma bensì un vero e proprio "Remake". Partendo dall’aumento del numero di stelle da trovare, alla presenza di 4 personaggi da alternare in base alla situazione, per non parlare della modalità multiplayer e dei minigiochi da sbloccare. Insomma,  Super Mario 64 DS risulta essere un titolo completamente pensato per una console portatile, non solo per i minigiochi, ma anche perchè ci capiterà spesso di ingannare il tempo a nostra disposizione andando alla ricerca di qualche stella.

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