Sword Art Online: Hollow Fragment

Alzi la mano chi, tra i nostri lettori appassionati di anime e manga made in Japan, non ha mai sentito parlare di Sword Art Online. Bene, ora tutti in ginocchio sui ceci dietro la lavagna.

Sword Art Online: Hollow Fragment è il secondo adattamento Namco Bandai per PS Vita delle avventure di Kirito & compagni, compagnia di intrepidi ragazzi rimasti intrappolati nel mondo virtuale di Aincard. Presentato come rimasterizzazione di SAO: Infinity Moment, in realtà Hollow Fragment è molto più di una semplice rimasterizzazione HD. Ma andiamo con ordine.

sword art online recensione

Death is not an option

2021, la tecnologia si è evoluta al punto da regalare ai giocatori realtà virtuali completamente immersive e comprensive di tutti e cinque i sensi. Attraverso il Nerve Gear, elmetto che collega il gioco alle sinapsi del giocatore, si è in grado di controllare il proprio avatar virtuale col solo potere della propria mente. Nel 2022 viene rilasciato Sword Art Online, MMORPG di ultima generazione compatibile con la tecnologia Nerve Gear. Tutto sembra filare liscio, non fosse che i player che alla prima sessione di gioco creano il loro alter ego nel mondo di Aincard non riescano inspiegabilmente a effettuare il log out.

Presto un messaggio di sistema, accompagnato da una misteriosa figura di rosso incappucciata, spiegherà loro cosa sta succedendo: il gioco è stato boicottato, e le regole sono cambiate. Nuovo obiettivo dei giocatori sarà quello di conquistare il centesimo piano della torre di Aincard, sconfiggendo di volta in volta i vari boss che ostacoleranno la scalata. Fin qua “tutto ok”, unico inconveniente: se muore il proprio avatar online, il Nerve Gear invierà un impulso elettromagnetico direttamente al cervello dell’utente che morirà all’istante. Soltanto sconfiggendo il boss finale il gioco regredirà alla sua versione precedente permettendo ai sopravvissuti di riappropriarsi delle loro vite.

Prende così vita l’avventura di Kirito, beta tester del gioco intrappolato come gli altri nel nuovo inferno virtuale. Stringendo alleanze e supportando con la sua esperienza di tester gli altri giocatori intrappolati e spaesati, tra colpi di scena e nuovi amori il nostro eroe riuscirà a smascherare e sconfiggere l’ideatore della congiura.

Ed è proprio a questo punto che si colloca Sword Art Online: Hollow Fragment, esattamente dove la prima serie dell’anime si conclude. Sconfitto il boss del 75esimo piano, ne rimangono 25 da scalare prima di garantire la libertà ai giocatori.

Molto più di un semplice remake HD

Mentre Sword Art Online: Infinity Moment (rilasciato su PSP nel 2013) si concentrava sulla conquista dei piani tra il 76esimo e il 100esimo finale, Hollow Fragment si spinge ben oltre. A fianco di quella che è a tutti gli effetti una rimasterizzazione in HD di Infinity Moment e della scalata, avremo accesso parallelo a una nuova zona high-end misteriosa, la Hollow Area. Popolata da boss e nemici endgame di altissimo livello, tutte le mappe “Hollow” permettono con quest personalizzate e scontri ad hoc di collezionare risorse, equipaggiamento e livelli per facilitare la scalata degli ultimi piani della torre di Aincard.

Kirito ritroverà tutti i suoi vecchi compagni e nuovi protagonisti lo affiancheranno alla scoperta dei misteri della nuova area incomprensibilmente materializzatasi dopo la sconfitta del boss del 75mo livello. Tra questi troviamo la misteriosa ed esuberante Strea e la più riservata Philia che ci accompagneranno sin dalle prime fasi di gioco. Il gioco si apre con l’incontro tra Kirito e quest’ultima, catapultati senza preavviso per la prima volta dentro la Hollow Area.

Di fatto dunque sarà possibile vivere simultaneamente l’esperienza di due giochi distinti ma perfettamente integrati, massimizzando l’offerta dell’universo di Sword Art Online.

Chi ben comincia… e invece no!

Sulla carta tutto lascia presagire a un must have. Nelle prime fasi di gioco nemmeno ci accorgiamo che il titolo è effettivamente almeno in parte un porting con tanto di rimasterizzazione, sembra essere nato per Vita. Dopo aver personalizzato il nostro personaggio e dopo i primi interminabili minuti di cutscene (che caratterizzeranno l’intera esperienza di gioco, per un totale di ore di video animati) ci ritroveremo catapultati nel vivo dell’azione contro uno Skull Reaper, niente meno (nome ben noto agli appassionati della serie).

E qui cominciano i primi problemi. Una premessa fondamentale va fatta: il gioco che abbiamo provato costituisce la versione cinese del titolo, in lingua originale  giapponese con sottotitolaggio cinese e inglese. Sin dai primi scarni e poco chiari tutorial capiamo che qualcosa non va: la localizzazione inglese non solo è spesso e volentieri sgrammaticata all’inverosimile, ma traduce concetti chiari e propri del mondo MMO in una maniera troppo spesso deviante e male articolata.

Il gioco riprende dove l’anime finisce, ricordate? Di conseguenza ci troviamo a controllare un personaggio di livello 100, con un super equip e una lista di abilità personalizzabili sin dal principio, che impegnano tutti i tasti della nostra Vita dal primo all’ultimo, proprio come se stessimo già combattendo contro un boss di fine gioco. La sensazione di potere (in fondo quanti sono i giochi che ci fanno partire a livello così alto al primo minuto di gameplay?) è parzialmente vanificata dai tutorial frivoli e spesso incomprensibili, rilasciati a piccole dosi durante le prime ore (!) di gioco mentre dal primo minuto a tentoni ci troviamo a disposizione una infinità di comandi.

Parola d’ordine: perseveranza!

Ma da navigati e cocciuti giocatori quali siamo non ci facciamo prendere dallo sconforto e superiamo le prime ore di gioco, dove si contano oltre 30 minuti effettivi di cutscene e dialoghi. Comprensibili per il solo fatto che siamo a conoscenza dei particolari dell’universo di Sword Art Online. Chi non ne avesse mai sentito parlare, dovrà armarsi di pazienza infinita e trarre ben poco conforto dalle scene animate che si rifanno direttamente agli eventi della prima serie dell’anime. Poco conforto arreca la possibilità di scegliere un’ opzione di “recall” degli ultimi avvenimenti della serie tv nelle prime fasi di gioco: oltre a spoilerarvi il finale del primo anime, la probabilità di tornare alla realtà del vostro settantaseiesimo livello ancora più confusi e spiazzati è concreta.

A chi invece perseverando si sarà destreggiato nel primo dungeon fino a giungere alla cittadella del livello in cui siamo intrappolati, Arksophia, il gioco rivelerà immediatamente tutta la sua complessità. Ultimate le animazioni riprenderemo il controllo di Kirito, che potrà ora portare con sé un solo compagno di avventura alla volta da teletrasportare nella Hollow Area nel tentativo di svelarne i misteri passo dopo passo, mappa dopo mappa. In città avremo fin da subito la possibilità di comprare nuovo equipaggiamento di altissimo livello, potremo craftare e potenziare nuove armi, interagire con l’ambiente circostante, con gli NPC e coi protagonisti utilizzabili.

È esattamente un VRMMORPG, il trionfo del metagioco, un RPG che simula un MMORPG. Qualcuno sta urlando a gran voce .hack// ? Ci avete preso, nostalgici furbacchioni.

L’interfaccia e i vari menu di gioco imitano di conseguenza quelli di un classico MMO (con tutte le limitazioni derivanti dalla componente prettamente offline del gioco, nonostante sia presente la funzione multiplayer). Potremo quindi chattare con le persone, esprimerci attraverso emoticons e aumentare il livello di relazione coi personaggi che più ci interessano. Come in ogni MMO che si rispetti, non mancheranno mappe estese, side quest per tutti i gusti e un mondo immenso ad attenderci. Si percepisce sin dai primi momenti di gioco come la longevità del titolo sia estrema: una tra le più alte tra il parco giochi dei titoli Vita, che si attesta a più di ottanta ore.

Gameplay complesso e stimolante

Sul campo di battaglia, che sia scalando la torre verso gli ultimi piani o esplorando la Hollow Area, ci imbatteremo in centinaia di nemici. Il gameplay è rimasto essenzialmente invariato rispetto a quanto visto in Infinity Moment. Tra le aggiunte contiamo un nuovo attacco “Burst Gauge”, che andrà a ricaricare la barra relativa al fine di massimizzare danni e combo. È stato introdotto un sistema di  gestione di quello che tutti i giocatori di  MMORPG conoscono come “hate”, qua denominato “risk”. L’attenzione del nemico su di noi verrà percepita tramite un’ indicatore su 5 livelli. Maggiore è il “risk”, più alto sarà il danno ricevuto dal nemico e più lenta la nostra Burst Gauge a riempirsi. In questo caso si rivelerà mossa intelligente switchare al nostro alleato in battaglia, in modo da distogliere l’attenzione del nemico dai nostri hit point.

L’azione di gioco risulterà spesso frenetica, un susseguirsi di attacchi, azioni a supporto, cure, spostamenti, dodging, skill specifiche, comandi da impartire agli alleati, utilizzo di oggetti di recupero, attacco e supporto e così via. Ci vorrà qualche ora prima di acquisire piena confidenza col sistema di combattimento: la pessima traduzione dell’interfaccia e il sottotitolaggio elusivo non aiutano nemmeno il il giocatore meglio intenzionato.

Nel caso il nostro protagonista o l’alleato di turno vedano le loro barre hp raggiungere lo zero, lo scontro sarà perduto, e il gioco si ricaricherà dall’ultimo autosalvataggio. Col proseguire dei livelli, avremo a disposizione un numero notevole di nuove skill e potremo equipaggiare differenti tipi di arma a seconda delle situazioni. Particolare attenzione è stata posta sullo sviluppo dello skill tree, che andrà studiato a tavolino.

Piacevoli e sempre adeguate al contesto le musiche caratterizzanti il comparto sonoro. Le ore di esplorazione tra una mappa e un nuovo piano della torre saranno felicemente accompagnate da melodie particolarmente apprezzabili.

Un gioco di nicchia, perchè no?

Su stessa ammissione di Herve Hoerdt, vice presidente dell’IP Strategy di Namco Bandai, SAO: Hollow Fragment è un gioco di nicchia, frutto della voce collettiva dei fans più accaniti della serie che da tempo lo richiedevano con impazienza: “Hollow Fragment è il risultato della fruttuosa e positiva collaborazione con Sony, che ci permette di continuare a rilasciare giochi di nicchia ma di qualità, in grado di soddisfare di volta in volta gli affezionati a universi come quello di SAO“.

E nelle sue parole troviamo tutto quello che ci serve per trarre le nostre conclusioni.

Hollow Fragment è un titolo complesso, con un gameplay accurato e mai immediato in grado di garantire decine e decine di ore di gioco con innumerevoli features.
Sì, è necessario aver visto l’anime originale, aver letto il manga o la light novel per apprezzare a pieno il titolo. Sì,  potrebbe essere un titolo poco affine ai palati occidentali. Sì, non sarà questo titolo ad avvicinare all’universo di SAO nuovi utenti.

Ma rimane un gioco di qualità, un prodotto per una utenza ben definita che non poserà di mano la Vita per i prossimi mesi. Se vi siete emozionati seguendo le vicissitudini di Kirito e Asuna, se siete nostalgici fan del fratello maggiore .hack// e volete provare qualcosa che vi ricordi i bei tempi passati in compagnia di Kite e BlackRose, allora SAO: Hollow Fragment potrebbe fare al caso vostro.

In tal caso, vi invitiamo caldamente ad aspettare la release europea del gioco (distribuita esclusivamente in digital download) prevista per il mese di luglio, comprendente nuovo doppiaggio in lingue inglese e localizzazione ad hoc. Altrimenti potete acquistare la versione da noi recensita, fornitaci gentilmente da Play-Asia.com.

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