Tales of Hearts R

Sono decisamente molti i fan delle serie Tales, sia in Giappone che in occidente, al punto che sin dalle sue origini su SNES con Tales of Phantasia, la serie ha contato oltre dieci titoli. Tales of Hearts, l’undicesimo capitolo della serie Tales, uscì esclusivamente in Giappone nel 2008 per Nintendo DS, suscitando le ire di tutti i fan occidentali. Tales of Hearts uscì addirittura in due versioni, una con i filmati in stile anime e una con i filmati in stile CG. A distanza di sei anni, tuttavia, la Namco sembra aver dato ascolto alle insistenti voci di coloro che volevano giocare a questo capitolo anche in una lingua comprensibile, ed ecco che porta su Playstation Vita un remake chiamato Tales of Hearts R (che però conta al suo interno solo la versione Anime).

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Ti spezzo il cuore, ma basta un po’ di colla

La storia di Tales of Heart R si ambienta in un mondo chiamato Celland, dove le persone vivono grazie alla loro energia vitale chiamata Spiria. Questo mondo è purtroppo sotto l’attacco di terribili mostri chiamati Xerom, che come dei virus infettano lo Spiria delle persone, mettendole in pericolo di vita. Tali Xerom possono essere combattuti solo dalle persone che possiedono uno Spiria sufficientemente forte da creare speciali armi chiamate Soma. Il nostro protagonista, Kor Meteor (in originale Shing Meteoryte), durante uno dei suoi allenamenti riceve un Soma da suo nonno, uno dei guerrieri più forti della regione. Di ritorno verso casa, trova sulla spiaggia una ragazza di nome Kohaku Hearts, essa gli racconta che lei e suo fratello Hisui sono stati attaccati da una terribile strega di nome Incarose. Dopo aver ritrovato anche Hisui, i tre vengono attaccati di nuovo dalla strega e dai suoi Xerom, uno dei quali riesce a infettare lo Spiria di Kohaku. Fortunatamente, uno dei poteri di chi utilizza i Soma è quello di entrare nel cuore degli infettati per rimuovere l’infezione, ed è quello che fa Shingu per salvare la ragazza. Tuttavia, per la sua inesperienza, assieme all’infezione distrugge anche lo Spiria, e così il cuore di Kohaku si frantuma in mille pezzetti che finiscono sparsi per il mondo. Sentendosi responsabile, Shing decide di accompagnare Kohaku e suo fratello alla ricerca dei pezzi del suo cuore, ma nessuno di loro sa che l’avventura in cui si stanno cacciando è più grande ed epica di quanto possano immaginare.

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Tanta attesa, ma tante aggiunte

Non c’è alcun dubbio sul fatto che l’attesa che abbiamo dovuto sopportare per mettere mano a questo Tales of Hearts R sia stata lunghissima e snervante. Tuttavia è stata di certo ricompensata da un’ adeguata quantità di contenuti, come personaggi giocabili extra, missioni in più, un minigioco aggiuntivo e, naturalmente, una grafica e un gameplay completamente rimodernizzati. Se Tales of Hearts su Nintendo DS infatti aveva sprite bidimensionali per i personaggi e una battaglia sviluppata sulle due dimensioni come i primi capitoli, Tales of Hearts R possiede invece personaggi completamente renderizzati in 3D e la possibilità di spostarsi sul campo di battaglia anche in profondità. Naturalmente, essendo una saga molto longeva, non ci soffermeremo sulle meccaniche di base, oramai assodate e simili di capitolo in capitolo, ma vi spiegheremo più che altro quali sono le novità che sono state apportate in questo gioco in particolare.

Per il remake su Playstation Vita, è stato sviluppato un nuovo sistema di combattimento chiamato Arc Chase in originale (mentre in occidente ha il nome astruso e inutilmente lungo di Aerial Chase Linear Motion Battle System). Tale sistema permette al personaggio che controlliamo di seguire gli avversari immediatamente dopo averli lanciati in aria con un attacco, così da poter continuare le combo con risultati devastanti, soprattutto contro i boss che in questa produzione faticano a stare al passo. Durante l’inseguimento potremo anche selezionare un altro personaggio così da attaccare anche con esso contemporaneamente, e tenere premuto il pulsante dell’attacco farà terminare la combo con un potente assalto finale.

Rispetto alla versione DS sono stati tolti i nemici su schermo nella mappa, e tornano invece gli incontri casuali, cosa che potrebbe non fare molto piacere ai più, tuttavia tornano per fortuna anche diversi capisaldi della serie come le ricette di cucina.

Avanzare di livello permetterà al personaggio di guadagnare dei Punti Soma con cui personalizzare la sua potenza. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, i punti non vengono divisi singolarmente per statistica, ma vengono assegnati a diversi “caratteri” del proprio Soma, ognuno di essi legato a più di una statistica del personaggio. Potenziare un certo aspetto del Soma potrebbe aumentare la nostra forza fisica, la difesa, e i punti vita, mentre un altro potrebbe sviluppare il nostro lato magico. Tuttavia decidere non è così facile come potrebbe sembrare, perché le tecniche e le abilità per il nostro personaggio verranno imparate raggiungendo solamente un certo livello degli aspetti del Soma, e oltretutto quest’ultimo potrebbe anche evolversi in forme diverse, a seconda di quanti punti abbiamo assegnato ad ogni caratteristica.

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Un bel miglioramento.

L’upgrade grafico che ha ricevuto Tales of Hearts R rispetto alla sua versione DS è senz’altro di grande impatto visivo, tuttavia ci sono anche alcune cose che lasciano l’amaro in bocca. Questo accade soprattutto nei video in versione anime: nonostante ci siano infatti diversi filmati creati appositamente per questa versione, ce ne sono altri, come il video introduttivo, che sono un mero copia-incolla della versione DS, con tanto di bande laterali nere per mantenere la proporzione del video come il “quadrato” dello schermo superiore della vecchia console Nintendo. Questo fa solamente pensare a un poco impegno, dato che avendo rifatto praticamente tutto il resto, avrebbero potuto facilmente completare l’opera. In ogni caso, graficamente il gioco è stato del tutto ripulito, con un ottimo render dei paesaggi, personaggi completamente in 3D e un combattimento rivisitato per l’occasione. Anche il comparto audio è favoloso, grazie alla colonna sonora a opera di Motoi Sakuraba, Hiroshi Tamura e Shinji Tamura, e un doppiaggio originale giapponese completo, persino per i piccoli sketch mediani. La longevità, come in tutti i giochi di ruolo di questo tipo, si attesta sulla cinquantina di ore grazie a una buona storia e diversi extra da sbloccare al termine della trama principale. Una pesante nota di demerito però va alla traduzione italiana (e che probabilmente deriva da quella inglese), decisamente inventata nel più delle frasi.

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[signoff icon=”quote-circled”]Tales of Hearts R prende il capitolo della famosa saga Tales uscito solo in Giappone per Nintendo DS, e le dona una rinnovata veste grafica, un nuovo gameplay, nuovi personaggi giocabili e nuovi eventi, oltre a un doppiaggio giapponese completo. Gli amanti della serie tales non potrebbero esserne più felici, e dovrebbero decisamente approfittarne, nonostante l’ideale sarebbe stato un arrivo del capitolo originale, al tempo, anche su DS. Una buona storia, un sistema di gioco solido, e personaggi interessanti, formano questo titolo che è probabilmente uno dei pochissimi per cui vale la pena possedere una Playstation Vita. Peccato solo per la traduzione occidentale, quasi totalmente inventata rispetto a cosa i personaggi dicono in Giapponese.[/signoff]

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