The Lord of the Rings: Conquest – Recensione Lord of the Rings: Conquest

50 anni di storia

1955, John Ronald Reuel Tolkien pubblica nella sua prima edizione The Lord of the Ring, in Italia Il Signore degli Anelli, romanzo fantasy fino ad oggi considerato il migliore nel suo genere.
È passato più di mezzo secolo e l’avventura della Compagnia dell’Anello non si è ancora fermata: dalla carta è giunta allo schermo cinematografico, prima grande e poi piccolo, e più e più volte sul mercato videoludico, riproponendosi in giochi d’azione come la trilogia uscita su console tempo addietro; o ancora in stile tattico, Lord of The Ring Tactics su PSP, o strategico, La battaglia per la terra di Mezzo col rispettivo seguito, o ancora si è provato a cambiare la storia in La Terza Era, RPG per PlayStation 2. Ora l’ennesima prova fatta dalla Eletronic Arts si basa su un action multipiattaforma che proverà a rilanciare l’intero brand che fino ad ora non ha però mai soddisfatto a pieno.


La storia dall’inizio alla fine

Non era ancora capitato di ritrovarsi a percorrere così tanta storia nel corso di un’avventura del Signore degli Anelli, quindi per la prima volta in questo capitolo, La Conquista, ci ritroveremo ad iniziare esattamente dal principio. La nostra prima battaglia, che andrà a coincidere con l’addestramento, ci metterà nei panni di alcuni soldati durante lo contro iniziale con Sauron. Attraverso le braccia di arcieri, soldati e altre classi che andremo ad elencare e descrivere a breve, arriveremo fino allo scontro epico tra Isildur e Sauron, che decretò la caduta dell’Anello nelle mani della Compagnia nel corso dei decenni: vestendo i panni dei grandi eroi della Terza Era, da Aragorn a Legolas, fino a Gimli e Gandalf, costringendoci ai grandissimi duelli contro il Balrog e Saruman, avremo modo di partecipare in prima persona a quella che rimane la più grande avventura fantasy del XX secolo.
L’aggiunta più eclatante nella storia sta nella possibilità di vestire i panni di entrambi gli schieramenti, quello del bene e quello del male, così come accadeva ne La Battaglia per la Terra di Mezzo, ma questa volta in maniera molto più dettagliata: vestendo i panni del bene, infatti, seguiremo quella che è la vicenda a tutti ben nota narrata da Tolkien, invece vestendo la controparte ci ritroveremo in un mondo fantasioso dove Sauron non cadde mai per mano di Isildur e di Smigol/Gollum ben poco si sapeva.
Andiamo ora ad analizzare come gestire la nostra avventura e la nostra lotta con l’Anello.
 


Un esempio di forze del male


La classe nella
Terra di Mezzo

La peculiarità di questo capitolo della famosa saga sta nel poter scegliere la propria classe, la propria caratteristica base. In poche parole anche il più semplice dei soldati può diventare un eroe. Le classi saranno diverse a seconda del vostro schieramento, e andrete a sbloccarle man mano nel corso della vostra avventura: una volta sbloccate tutte le potrete cambiare, anche durante un combattimento, avvicinandovi ad un punto di raccolta scontraddistinto da una bandiera. Questi punti di raccolta sono l’anima del gioco: essendo il nome stesso del gioco "La Conquista" dovremo proseguire sulla mappa prestabilita per la battaglia conquistando i vari punti di raccolta, segnati anche sulla minimappa in alto a destra sullo schermo. Per conquistare le bandiere dovremo sostare nell’anello circostante che verrà disegnato ai nostri piedi, fino a quando la barra rossa non si sarà svuotata: per velocizzare questo processo basterà tenere lontane le creature nemiche o i guerrieri avversari, uccidendoli o respingendoli fuori dall’anello.
Le classi sono molteplici: il guerriero, canonico spadaccino armato di spada e asce da lanciare, l’arciere, esperto delle frecce e che può colpire anche un calcio ravvicinato, l’esploratore, abile nella mimetizzazione per diventare quasi invisibile e attaccare alle spalle e anche professionista degli esplosivi, e infine lo stregone, che mischia in sè i poteri della magia nera e della magia bianca. Ognuno di essi avrà una lista di mosse speciali attivabili tramite l’apposito tasto e che si manifesterà in azione coprendo la vostra arma con una fiamma: ovviamente queste abilità andranno a spendere l’energia, mostrata in una barra in basso a sinistra, che si riempierà solo uccidendo gli avversari. Senza energia non disporrete di abilità speciali, mimetizzazione, magia, frecce avvelenate o infuocate a seconda della vostra classe, per un buon lasso di tempo.


Un esempio di lama infuocata

Quando la trama lo concederà, dopo aver raggiunto la parte finale della vostra battaglia, avrete la possibilità di impersonare un eroe: esempio eclatante è nel finale dell’addestramento, che si tiene nella prima battaglia per l’anello, dove potrete scegliere se affrontare Sauron, signore dell’anello, con un semplice soldato o prendere i panni di Isildur, famoso condottiero dell’armata umana al fianco degli elfi. Isildur, come tutti gli altri eroi che andrete a conoscere nel corso della vostra storia, avrà a sua volta mosse speciali, attivabili allo stesso modo dei semplici soldati.
Oltre a queste mosse, ovviamente, ci sarà data la facoltà di saltare ogni qualvolta lo vorremo e alternare i nostri attacchi tra uno veloce e leggero, uno medio nella velocità e nella potenza e uno potente ma molto lento. Il lancio di armi è concesso solo ad alcune classi, come il guerriero, mentre all’esploratore sarà concesso il lancio di esplosivi.

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