The Lord of the Rings: War in the North – Recensione Il Signore degli Anelli: la Guerra del Nord

Sono trascorsi ormai dieci anni dall’uscita della trilogia cinematografica di Peter Jackson, ma nonostante questo, il mondo fantastico creato da J.R.R. Tolkien non sembra sentire affatto il peso dell’età, ma al contrario, viene spesso riportato in auge da prodotti ad esso ispirato. E’ questo il caso del nuovo videogames “Il Signore degli Anelli: la Guerra del Nord”, sviluppato dalla Snowblind Studios, software house con la “passione” per gli RPG.

Nuovi eroi

Il videogame, ambientato nella Terra di Mezzo, si colloca narrativamente nel periodo in cui Frodo e i suoi compagni intraprendono il cammino prima verso Gran Burrone e poi verso il monte Fato. La storia, che nasce ispirandosi da una frase pronunciata da Gandalf, si incrocia solo marginalmente con il filone principale dell’opera e, pur condividendo luoghi ed eventi, introduce tre protagonisti differenti: Eradan il ramingo, Farin il nano ed Andriel l’elfa. Questa insolita squadra, per ordine di Aragorn, intraprende un pericoloso viaggio verso nord, per sventare l’invasione delle truppe di Agandaur, generale devoto dell’oscuro signore Sauron.

L’unione fa la forza

Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord, é un action RPG, in cui linearità e semplicità lo rendono più incline ad un genere action che non ad un intricato gioco di ruolo, sacrificando molto il lato strategico del genere. Ricadendo nello schema classico, il gameplay è diviso in due fasi, la prima, dedicata al dialogo ed alla raccolta delle informazioni, e la seconda, incentrata sul combattimento ed allo sviluppo della storia. Tramite la prima fase, interagendo con gli abitanti della zona, si ricavano informazioni per il proseguo della missione e si attivano sub-quest (che danno accesso ad oggetti più potenti) mentre attraverso la seconda si prosegue con la trama e si accede a nuove località. Anche se in tutte le fasi di gioco sono presenti sempre i tre eroi, la prima azione da compiere sarà quella di scegliere il protagonista col quale iniziare l’avventura (la scelta non è definitiva) e potremmo cambiare personaggio in un secondo momento. L’evoluzione dei personaggi non utilizzati sarà comunque portata avanti dalla CPU, così che potremmo cambiare protagonista anche nelle fasi più avanzate del gioco senza preoccuparci del suo livello. E’ facile comunque intuire che, nonostante la buona gestione da parte della CPU, il vero potenziale del gioco è tutto nella modalità multigiocatore.

Il sistema di controllo è semplice e poco sofisticato, con comandi che tornano comodi anche nelle fasi più concitate dell’azione. Le modalità di combattimento sono il corpo a corpo, fatto da colpi deboli, forti e schivate, e da un attacco a distanza, attivabile tenendo premuto il tasto R2. La combinazione di colpi deboli e colpi forti dà vita a basilari combo che in alcuni casi porta ad uno spettacolare “smembramento” in slow motion ed un aumento dei punti esperienza guadagnati. I tre protagonisti differiscono tra loro non solo per l’aspetto fisico, ma anche e soprattutto per lo stile di gioco. Farin, da buon nano, predilige attacchi potenti e fisici, ma è anche in grado di colpire duro dalla lunga distanza, l’elfa Andriel al contrario, si destreggia bene con la magia ed è votata alla difesa ed alla cura, infine il ramingo Eradan è la giusta via di mezzo tra la potenza offensiva del nano e la buona capacità difensiva dell’elfa. Nei momenti peggiori, quando la situazione è critica, possiamo attivare fino a quattro capacità speciali che, concatenate ad altre abilità, siano esse attive o passive, offrono un valido supporto per tutto il gruppo.
Nonostante la vocazione decisamente Action del titolo, non mancano gli elementi base del genere RPG; così, i punti esperienza e i soldi guadagnati durante le battaglie possono essere distribuiti per migliorare caratteristiche fisiche e mentali del nostro personaggio e per acquistare nuovo equipaggiamento.


 

Graficamente sottotono

L’aspetto grafico del titolo è forse uno di quei punti su cui era lecito aspettarsi qualche cosa di più. La caratterizzazione dei personaggi siano essi protagonisti, comprimari o semplici comparse, benchè ispirata al colossal cinematrografico, non é mai incisiva, e troppo spesso, schiava di un’innaturale somiglianza tra i differenti modelli poligonali. Anche l’ambientazione, nella maggior parte dei casi spoglia e priva di dettagli significativi, contribuisce ad aumentare questa sensazione di omogeneità e sterilità dei luoghi. L’interazione con l’ambiente é quindi poca cosa, qualche cassa da rompere, muri abbattere e forzieri da aprire. Tale mancanza di dettagli gioca a favore della fluidità dell’azione che raramente mostra segni di cedimento anche di fronte a giganteschi Troll o numerosi nemici. La visuale in terza persona è ampia e garantisce un’ottima visione dell’ambiente circostante, la funzionalità si apprezza sia per gli attacchi ravvicinati, che per quelli dalla lunga distanza.


Completamente in italiano

Musiche epiche ed effetti sonori molto simili a quelli del film saranno sicuramente apprezzati dai fan, una nota piacevole per tutti i giocatori è la completa localizzazione del titolo nella nostra lingua, con dialoghi doppiati e sottotitolati in italiano, e nonostante qualche problema di sync e la sgradevole sensazione che la medesima voce appartenga a personaggi differenti, il parere non può che essere positivo. Un’ultima nota: udire il corno da battaglia degli orchi o l’urlo di guerra di un nano sono piccoli dettagli che rendono ancor piú piacevole e immersiva l’esperienza di gioco.

Concludendo

La possibilità di condividere l’esperienza con gli amici è la chiave di volta del gioco: non godere di questa funzionalità fa de Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord un titolo senza mordente che purtroppo si perde nel mare degli ottimi titoli usciti in questo periodo. Lungi dall’essere perfetto e privo di difetti, ci teniamo però a sottolineare alcuni dei pregi del titolo come il semplice sistema di combattimento, la storia accattivante ed un comparto sonoro sicuramente all’altezza dell’occasione.
Se siete appassionati della saga o se cercate un gioco interessante, non troppo impegnativo, questo è sicuramente un titolo che non deve mancare nella vostra collezione. 

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