The Marbians – Recensione The Marbians

Dopo essere sbarcati sui sistemi Android e iOS, i rotolanti alieni blu arrivano anche sulle console Sony, rimpinguando la già nutrita schiera dei Minis, da tempo disponibili sia per Playstation 3 che per PSP. Riusciranno i piccoli pupazzetti a raccogliere tutte le pietre lunari che gli consentiranno di ritornare sul loro mondo? Soprattutto, troveranno dei videogiocatori disposti ad aiutarli nell’impresa?

…che più casual non si può

Per chi non avesse mai provato il gioco in questione, il gameplay è tranquillamente sintetizzabile in poche righe: per superare i vari livelli dovremmo lanciare degli alieni facendoli rimbalzare sulle pareti fino a farli raggiungere il loro disco volante, solitamente dalla parte opposta del livello. Nel tragitto poi, per aumentare il nostro punteggio, dovremmo raccogliere delle pietre lunari e, proseguendo nei livelli, azionare degli interruttori per eliminare gli ostacoli e risolvere semplici puzzle. In tutto questo, la difficoltà è data dal sistema di controllo ridotto all’osso: potremo decidere traiettoria e velocità solamente all’inizio del livello, per poi guardare impotenti se le nostre scelte si saranno rivelate corrette.

Nei livelli più avanzati avremo a disposizione più di una creatura ma, anche in questo caso, controlleremo solamente i parametri appena elencati. L’unica differenza, con quelli che prevedono la presenza di più protagonisti, sarà la possibilità di fermare uno di questi per lanciarne un altro e recuperare così più oggetti. Il tutto tenendo presente che, comunque, appena uno dei piccoletti raggiungerà l’astronave la partita terminerà e si passerà al quadro successivo.

Si tratta di un concept che, per quanto possa apparire divertente per qualche minuto, diventa presto ripetitivo e adatto più che altro alle piattaforme portatili piuttosto che alla PS3. Già su PSP a dire il vero, dove i controlli richiedono per forza di cose l’utilizzo dello stick analogico, il divertimento è abbastanza limitato: The Marbians diverte decisamente di più su iOS e su dispositivi dotati di schermi touch in generale, dove il sistema di controllo permette un controllo più preciso e intuitivo dei parametri di velocità e traiettoria.

Il retrò che non stanca mai

Il particolare stile cartoon di The Marbians ha permesso agli sviluppatori di optare per una grafica semplice e giocosa, in linea con il gameplay che, più che un puzzle-game sugli alieni, assomiglia per certi versi molto di più alla riproduzione digitale di un flipper. I livelli del gioco, 72 in tutto, sono suddivisi in tre diverse sezioni e rappresentate da tre scatoloni di cartone. Tutto il menu principale è organizzato come una stanza dei giochi, i cui toni richiamano lo stile grafico generale molto retrò, in grado di riportare alla mente con abbastanza credibilità gli anni ’60, epoca durante il quale è ambientato lo schianto degli alieni a Roswell, nel Nuovo Messico.

Resta comunque il fatto che, su Playstation 3 e su televisori di ultima generazione, il comparto tecnico di The Marbians è tutto fuorché una gioia per gli occhi: sugli schermi di grandi dimensioni si nota subito come il titolo sia in realtà stato sviluppato per i piccoli schermi delle piattaforme portatili come iPhone e PSP, sulle quali il colpo d’occhio è decisamente migliore.


Chi aiuterà gli alieni a tornare a casa?

Qualche giocatore (soprattutto i casual gamers) si divertirà sicuramente con The Marbians: durante un viaggio in treno, un momento morto della giornata o (non dite in giro che l’abbiamo scritto) una lezione noiosa, questo piccolo puzzle-game dà il meglio di sè. Evitatelo, invece, se pensate di scaricarlo per Playstation 3: nonostante l’ambientazione e i riferimenti, grafici e musicali, siano godibili e ben curati, non si tratta certo di un Minis che può beneficiare della conversione sul grande schermo. Ultimo aspetto da considerare, probabilmente quello che più starà a cuore ai possessori di iPhone o iPod Touch, è il prezzo: se da iTunes è possibile scaricare la app gratuitamente per i primi livelli e, in un secondo momento, acquistarla per la modica cifra di 0.99 Euro, gli utenti PSN dovranno invece sborsare 3 Euro e 99 centesimi per il gioco completo. Se avete un gioellino di casa Apple, o un telefono con Android, quindi, il nostro consiglio è di provare il gioco. Se possedete solamente una PSP, invece, tenete conto delle nostre parole prima di procedere all’acquisto. Da parte nostra non possiamo che guarda al futuro e alla nuova PS Vita, il cui hardware sarà finalmente in grado di colmare l’attuale gap di divertimento strettamente legato al sistema di controllo che possiamo trovare in tutti i titoli convertiti da piattaforme dotate di touch screen.

 

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