The Surge – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Nell’ultimo periodo si è assistito a un proliferare dei titoli in stile Dark Souls, tanto da dover coniare un termine per indicare il genere di giochi in questione: soulslike. Questo filone si sta sempre più arricchendo, diventando quasi un vero e proprio genere videoludico a sè stante. Ovviamente ogni titolo ha degli elementi di distinzione originali, mantenendo però lo stile di gameplay molto simile a quello della saga di From Software. L’ultimo arrivato è The Surge: un soulslike in salsa futuristica, condito da esotute e aziende futuristiche pronte sì a cambiare il mondo ma, loro malgrado, in peggio.

the surge

Esotute del miracolo 

I ragazzi di Deck13 tornano quindi sul genere da loro inagurato con Lords of the Fallen, pronti a dire nuovamente la loro, dopo l’esordio promettente ma non troppo fortunato. Un po’ come quello della CREO, la multinazionale che promette una rivoluzione nel mondo della medicina e del lavoro: la esotuta. Con questa apparecchiatura, collegata ai principali plessi neurali del corpo, chiunque acquisisce una forza fuori dal normale: sollevare pesanti carichi, spostare grandi pesi e pestare a dovere i malintenzionati non sarà più un problema. Questo però non è l’unico vantaggio delle esotute: esse infatti sono in grado di far tornare a camminare chi non può più farlo, dando speranza anche ai meno fortunati. Toccante è il momento in cui facciamo la conoscenza di Warren: spinto dalla speranza di tornare a camminare come un tempo, lo sfortunato paraplegico si reca alla CREO per essere assunto ed entrare a far parte dell’organico. Subito dopo l’ingresso in CREO veniamo subito chiamati a compiere una scelta: essere assunti come operatori Golia o Lince. I Golia sono operatori dediti ai lavori manuali più pesanti mentre chi veste le armature Lince sarà dotato di una mostruosa agilità.

L’operazione a cui Warren viene sottoposto ha un esito imprevisto, finendo per farlo svenire dal dolore mentre gli viene impiantato l’apparato base della esotuta. Al risveglio il neo-assunto si troverà in un complesso CREO in rovina, con robot di sorveglianza pronti ad aggredirlo e operatori di ogni genere che, misteriosamente, hanno perso la ragione e attaccano chiunque gli si pari davanti. Starà quindi a Warren cercare di capire cosa diamine sia successo dopo la sua operazione, visto che neanche i pochi contatti che riuscirà ad avere con altri impiegati della CREO potranno chiarire la situazione. Gli interrogativi posti dall’incipit vi spingeranno a volerne subito sapere di più, tuttavia per avere maggiori informazioni a riguardo ci sarà da sudare, a causa di un ritmo narrativi abbastanza lento. Fortunatamente, come stiamo per spiegarvi, lo stesso non può certo dirsi per il gameplay.

the surge

Future Souls

Il gameplay di The Surge è tutto fuorché lento: dopo aver compiuto i primi passi all’interno della CREO ci si rende subito conto che il famoso detto “Chi si ferma è perduto” è legge. I combattimenti contro gli operatori dotati di esotute, contro i robot o meglio ancora i boss, sono frenetiche, veloci e dinamiche. Molto tuttavia dipende dall’avversario che ci si para di fronte: i Golia, come accennato prima, sono più lenti nei movimenti ma sanno fare veramente male, mentre i Lince sono più sfuggenti ma non per questo meno letali. Gli scontri presentano una componente strategica di fondo non indifferente, anche in ottica di futuro potenziamento di Warren: le armature si articolano fra testa, gambe, braccia e corpo, per un totale di sei parti. Non tutti gli avversari armati di esotute sono completamente corazzati, dando quindi l’opportunità di indirizzare i colpi verso una di queste parti del corpo e, attaccando quelle meno protette, permettendo di causare più danni. Inoltre bersagliando frequentemente una precisa parte del corpo è persino possibile mozzarla dall’avversario con un colpo finale, ottenendo quella parte di armatura o componenti utili al crafting. Insieme a tali oggetti otterremo anche degli scarti tecnologici che saranno il corrispettivo delle anime di Dark Souls.

Recandoci presso le Medbay è possibile sfruttarle per salire di livello e aumentare l’energia nucleare che la tuta può sprigionare. L’energia nucleare della tuta è importante principalmente per due fattori: incide sulla quantità e qualità dei componenti dell’armatura indossabili e sull’apertura di determinati portali all’interno della CREO. Ovviamente, come ogni soulslike che si rispetti, la morte del giocatore comporta la perdita di ogni scarto tecnologico accumulato fino a quel momento, con la conseguente opportunità di poterli andare a recuperare nel luogo della prematura dipartita, dopo l’immancabile respawn.

the surge

A seconda dei pezzi d’armatura equipaggiati si ottengono anche dei bonus parametrici: indossare un set completo porta dei vantaggi utili soprattutto negli scontri contro i boss o i gruppi di uomini in esotuta, un tipo di battaglia sicuramente tra i più impegnativi. Altri bonus invece, come quelli relativi alle armi, si ottengono con l’utilizzo: sono infatti diverse le tipologie di armamenti e, più determinate tipologie saranno da noi usate, più aumenterà il livello di confidenza con quel tipo di arma, aumentandone di conseguenza le “performance”.

Una lieve differenza rispetto alla saga dei Souls è la difficoltà: poco più lieve rispetto alla saga capostipite, il che rende il titolo più accessibile ma non per questo privo di un certo senso di sfida. Liberarsi da un gruppo di nemici o far cadere un boss sotto i nostri colpi non sarà di certo cosa da poco. Una pecca sotto il punto di vista del gameplay sono invece i controlli di schivata e salto: il primo è poco preciso – a volte ci troveremo sbalzati verso punti indesiderati pur di evitare gli attacchi dei nemici – mentre il secondo è poco equilibrato e complesso da utilizzare, in quanto per usarlo si è obbligati prima a correre.

the surge

CREO e distruggo

Il comparto grafico di The Surge è stato completamente curato da Deck13. Il motore grafico Fledge regge degnamente e non si nota il minimo rallentamento sia durante le fasi più tranquille che nei momenti più concitati. Esplorare i complessi della CREO è un’esperienza che sicuramente non annoia: si parte dalla natura fusa alla tecnologia, per arrivare a labirinti sotterranei dove i fari della nostra esotuta saranno la nostra unica salvezza. Pur rimanendo bene o male nella stessa ambientazione di fondo, si scorge la fantasia e l’impegno che ci sono dietro allo sviluppo di questa.

La colonna sonora è invece abbastanza trasparente: non è in grado di rimanere impressa nelle nostre menti, così come non va neanche penalizzata oltremodo. Svolge il suo “sporco” lavoro ma niente di più, insomma. Il doppiaggio è curato, anche se non sentiremo parlare poi così tanto i personaggi, Warren compreso.

the surge

L’idea di base di The Surge fa sicuramente presa: un soulslike in salsa futuristica era un qualcosa che ancora mancava. Il titolo, anche se non privo di qualche mancanza, riesce a divertire e intrattenere. The Surge è un titolo che ci sentiamo di consigliare agli appassionati del genere ma anche a chi vuole avvicinarvisi, grazie alla curva di difficoltà leggermente inferiore alla saga dei Souls, senza minacciare però il senso di sfida. La dinamicità degli scontri e l’interessante sistema di potenziamento controbilanciano la lentezza della trama e le sporadiche imprecisioni nel sistema di controllo, facendo di The Surge un titolo a cui vale sicuramente la pena giocare.

8.5

Pro

  • Combattimenti dinamici
  • Concept interessante
  • Sistema di potenziamento ben studiato

Contro

  • Trama con ritmi narrativi lenti
  • Controlli a volte poco precisi
  • Comparto sonoro non eccellente
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento