The Walking Dead: A New Frontier – Recensione

Sono passati due anni dalla conclusione della Stagione 2 de The Walking Dead e la serie targata Telltale, intellettualmente derivante dall’opera tratteggiata dalla sapiente matita di Robert Kirkman, si risveglia dal torpore proponendo A New Frontier, terza sequela di episodi videoludicamente pregni che, sebbene proponga protagonisti del tutto nuovi (Clementine a parte), non esita a riproporre qualsiasi escamotage narrativo già esperito in da past. Un aspetto di per sé difficilmente negativo, considerando l’appeal e il successo di critica e pubblico generalmente riscontrato.

E se è vero che le basi ludiche sulle quali si poggia l’intera narrazione non hanno ricevuto aggiornamenti di sorta, rimanendo ancorate alle oramai note biforcazioni deputate a modificare il corso della storia che contraddistinguono i lavori di Telltale, è altrettanto innegabile come l’engine grafico impiegato per renderizzare a video The Walking Dead: A New Frontier sia inedito per la serie. Scalabile e decisamente funzionale, il motore della terza stagione videoludica di The Walking Dead non delude (almeno su PC, versione di riferimento per questa recensione).

The Walking Dead A New Frontier

Ties that Bind – Part 1 and Part 2

L’ouverture di Season 3 è decisamente destabilizzante. Piuttosto che concentrarsi nella narrazione delle vicende occorse a Clementine e compagnia cantante, A New Frontier esordisce cantando le “imprese” di Javier García, ex giocatore di baseball professionista, correlate  a quelle di Kate, cognata di Javi, nonché di Mariana e Gabriel, suoi nipoti. Un intreccio familiare che, compenetrandosi ai nefasti eventi concatenati alla funesta, inarrestabile invasione di non morti, paleserà su schermo devastati scenari di vite distrutte, amori incrollabili e forzate relazioni interpersonali, sorte considerando l’eccezionalità della situazione contingente.

Ma è solo quando le vicende di Javi e del resto della ciurma si mescolano a quelle di una personalità divenuta, nel corso degli anni, ancor più chiusa, sfiduciata ed ermetica quale Clementine, che il sentimento del videogiocatore si infuoca, goloso com’è di ottenere maggiori istruzioni tanto sul da farsi, quanto sulle motivazioni che hanno trasformato la timida bambina della prima stagione di The Walking Dead in una ragazza così schiva e diffidente. E la storia lo fa, almeno parzialmente, rispondendo ad alcune delle domande per mezzo di un paio di flashback destinati ad approfondire l’intima vicenda della fanciulla.

The Walking Dead A New Frontier

La scelta di dividere Ties that Bind in due differenti parti e di rilasciarle in contemporanea è dovuta probabilmente al fatto che esordire soltanto con l’episodio 1 avrebbe significato fornire troppa poca carne al fuoco al popolo videogiocante, affamato di novità. La durata della prima puntata, infatti, è abbastanza esigua.

Quel che probabilmente scontenterà parte dei fan di lungo corso della trasposizione giocosa di The Walking Dead potrebbe essere ricercato nella decisa sterzata narrativa verso figure quali quella di Javi, sino ad ora sconosciute, evitando di non concentrarsi troppo (almeno per ora) sull’approfondimento della storia, trascorsi compresi, di un’icona quale Clementine. Una scelta quasi obbligata, tutto sommato, se letta in virtù del sostanziale rinnovamento del cast e alla necessità di formare il background per i futuri episodi di questa terza stagione.

Complessivamente, comunque, le prime due parti di The Walking Dead: A New Frontier non deludono, inaugurando un nuovo filone narrativo che, considerando le premesse, potrebbe davvero rivelarsi estremamente interessante.

Above the Law

Il terzo episodio di The Walking Dead: A New Frontier continua a dissotterrare alcuni degli eventi più catastroficamente significativi della famiglia di Javi, fortificandone l’innegabile centralità all’interno dell’intera vicenda narrata.

The Walking Dead A New Frontier

David e Kate ricoprono un ruolo chiave in ciò che viene lasciato scorrere a schermo, e quanto mostrato riesce a toccare le giuste corde emozionali, instillando nel videogiocatore quella necessaria voglia di saperne di più che qualsiasi episodio “di mezzo” dovrebbe lasciare.

Di Javi, in particolare, vengono rivelate nuove sfumature caratteriali, con altri flashback funzionalmente analoghi relativi alla perennemente presente Clementine, capaci di coinvolgere quanto basta. Da notare come questa terza puntata, sostanzialmente, metta tanta carne al fuoco, presentando un discreto numero di personaggi di cui, probabilmente, alla fine della fiera, resterà solo un vago ricordo.

Sebbene costituisca un’ora e mezza di intenso, ottimo intrattenimento, Above the Law odora prepotentemente di puntata d’intermezzo tra quel che è stato e quel che sarà, graziata da un finale che, sebbene intrigante, finisce per andare forse un po’ troppo sul sicuro. Non necessariamente un male, intendiamoci.

Che sia la quiete prima della tempesta?

The Walking Dead A New Frontier

Thicker than Water

Questo quarto episodio di The Walking Dead: A New Frontier rappresenta chiaramente il punto più basso raggiunto dall’intera opera. Sebbene tematicamente non esente da spunti interessanti, Thicker than Water non riesce mai a decollare, raggiungendo discreti picchi emotivi soprattutto nel corso dell’incipit, laddove chiarisce alcuni aspetti della relazione occorrente tra Javi e David mediante un flashback che sposta le lancette dell’orologio a vicende antecedenti la devastazione portata dai non morti. Anziché investire nell’approfondimento dei rapporti fra i personaggi chiave dell’intera vicenda, Thicker than Water pensa (male) di accomiatare senza troppe cerimonie la malvagia Joan, nonché di indugiare un po’ troppo su Gabe, il figlio adolescente di Javi.

Un peccato, considerando come alcuni, romantici frammenti di narrato fra Kate e Javi non facciano altro che aumentare la voglia di saperne di più, molto di più. E sì, Clementine è presente anche in questo episodio, ma non riesce a illuminare la scena come dovrebbe, purtroppo.

A spezzare l’empasse, fortunatamente, interviene il finale di puntata, denso e ideale apripista per quel che sarà, lo speriamo, un epico quinto episodio.

The Walking Dead A New Frontier

A parte l’intro interessante e un outro in crescendo, questa quarta puntata fa ben poco di convincente. In attesa di quel che verrà con From the Gallows, Thicker than Water si sostanzia come il peggior episodio dei quattro sinora pubblicati. Speriamo solo sia il preludio, in vista del gran finale.

From the Gallows

E gran finale è stato. Un fiume denso di emozioni, quello navigato da Javi e compagnia cantante. From the Gallows sbatte in faccia all’homo ludens molti degli interrogativi e delle questioni rimaste in sospeso in questa Stagione 3 de The Walking Dead, dischiudendo i propri petali a innumerevoli ending, parzialmente dipendenti dalle scelte perpetuate nel corso degli episodi precedenti.

From The Gallows conferma la decisa volontà da parte di Telltale di centrare il focus sulla famiglia e sui drammi che ne indeboliscono il tessuto connettivale, addensando il giocato mediante svariati QTE e dialoghi serrati, senza spezzare la tensione scenica con troppi spezzoni ludici incentrati sulla ricerca.

È in casi come questo che The Walking Dead manifesta la propria anima da serie televisiva e sveste i panni del videogioco, dipingendo una drammatica (ir)realtà definitivamente più matura di quanto il cartoonesco stile grafico possa lasciar immaginare, potendo vantare su di una puntata di commiato capace di immortalare Javi fra gli eroi di questa serie e di restituire agli spettatori paganti una Clementine oramai saggia e consapevole dei propri mezzi.

The Walking Dead A New Frontier

From The Gallows diventa così simulacro di tutta una stagione: la terza stagione di The Walking Dead è complessivamente molto interessante, coraggiosa nell’aggressiva scelta di scalzare Clementine dal ruolo di deus ex machina, macchiata soltanto da qualche scelta narrativa discutibile. In definitiva, The Walking Dead: A New Frontier è il dramma familiare in salsa zombie cui avremmo sempre desiderato assistere, con qualche piccolo downside. 

8.3

Pro

  • Plot interessante e ricco di colpi di scena
  • Finale pomposo
  • Cambio di rotta coraggioso...

Contro

  • ... Anche se alcune scelte fanno discutere
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento