Tokyo Mirage Sessions #FE – Recensione

Con un ritardo di soli 6 mesi, e di cui di certo non possiamo lamentarci rispetto a diversi titoli del passato, Tokyo Mirage Sessions #FE giunge anche sul suolo americano ed europeo, il 24 giugno 2016. Questo gioco è stato annunciato nel gennaio 2013, sotto il nome di Shin Megami Tensei X Fire Emblem, in un Nintendo Direct che ha lasciato nelle menti degli appassionati un crossover da sogno. Se il nome Fire Emblem è però abbastanza radicato nelle menti Nintendo (soprattutto in questi ultimi anni in cui la saga ha visto un esordio occidentale fatto come si deve), il nome di Shin Megami Tensei è purtroppo ancora sconosciuto ai più. Serie di giochi di ruolo a turni famosissima in Giappone e nata nel 1992 per Super Nintendo, Shin Megami Tensei ha visto in ogni sua iterazione un protagonista che si batte contro i demoni e forma un party reclutando i demoni stessi (un po’ come succede con Pokémon) e fondendoli tra loro. Da allora sono nati anche svariati spin-off il più famoso tra i quali è la saga di Persona. Andiamo a vedere cosa succede però quando Shin Megami Tensei si unisce a una serie apparentemente lontana come quella di Fire Emblem, e se i fan di entrambi i brand potranno ritenersi soddisfatti.

Tokyo Mirage Sessions #FE

Un’avventura da idol

Il protagonista del gioco, Itsuki Aoi, è un semplice ragazzo come tanti che è andato ad assistere ad una gara tra aspiranti idol. Non che a lui interessi in modo particolare ma il luogo dell’appuntamento col suo amico Touma è quello. Tuttavia lì incontra anche la sua amica Tsubasa che a quanto pare è una delle partecipanti, ma per timidezza non aveva detto nulla ai suoi due compari di scorribande. La povera ragazza è la sorella di una idol che anni prima è stata al centro di un tragico evento: una sparizione generale di attori e pubblico durante un concerto. Per molto tempo quell’incidente è rimasto un mistero irrisolto ma a quanto pare non era un caso isolato: il presentatore del concorso si rivela infatti essere un mostro che era coinvolto con quella faccenda e rapisce anche Tsubasa aprendo un portale magico e fuggendo al suo interno.

Itsuki non ci pensa due volte e si fionda nel portale creatosi per raggiungere l’amica e tentare di salvarla, e si ritrova in un mondo oscuro e inquietante chiamato Idolasphere pieno di spiriti tenebrosi e assassini. Qui uno di questi spiriti viene convertito al bene da una luce uscita dal petto di Itsuki, e si rivela col nome di Chrom, offrendosi di aiutarlo nella sua missione contro gli altri altri spiriti malvagi che prendono il nome in questa dimensione di Mirage. Salvo grazie alla luce della sua anima chiamata Performa, Itsuki raggiunge quindi Tsubasa che converte un’altra Mirage, Caelia, e insieme i due amici riescono a uscire da quel mondo fondendosi ai loro nuovi compagni e trasformandosi in potenti guerrieri. Si ritroveranno però invischiati in una vera e propria guerra atta a salvare la sorella scomparsa della ragazza.

Tokyo Mirage Sessions #FE

Un attacco tira l’altro

In apparenza Tokyo Mirage Sessions #FE ha un gameplay molto classico per quanto riguarda l’esperienza da gioco di ruolo. Potremo controllare il nostro personaggio nelle varie location cittadine per proseguire con la storia e visitare negozi, e a ogni capitolo dovremo sfidare un dungeon pieno di nemici ed enigmi in attesa di raggiungere il famigerato boss di turno. Durante l’esplorazione dei dungeon i nemici appariranno randomicamente come figure spettrali, e il combattimento partirà quando le toccheremo, con l’opzione di colpirle prima con un colpo di spada per ottenere il vantaggio di un attacco preventivo. Una volta giunti in battaglia le nostre scelte possibili saranno quelle dell’attacco normale, della difesa, o dell’utilizzo di una skill con la spesa di punti magia. Ma allora quali sono le novità e le particolarità di Tokyo Mirage Sessions #FE?

Innanzitutto c’è da dire che a nascondere le ambientazioni e i mostri lugubri di Shin Megami Tensei c’è un’atmosfera quasi giocosa e molto colorata, basata appunto sul mondo delle idol. I Performa, cioè il potere dell’anima dei nostri personaggi, sono generati dalla loro capacità di divertire e intrattenere la gente ed è per questo che gli eroi entrano a far parte del mondo dello spettacolo impegnandosi a migliorare le loro capacità canore e di ballerini. Questo si ripercuote anche in maniera figurata sulle location e sui termini usati nel gioco: il “New Game” sarà il “Debut“, i membri del party saranno il “main cast“, e le battaglie contro i mostri si svolgeranno su un palco seguito e acclamato da migliaia di fan.
Combattendo i personaggi potranno avanzare di livello (con il jingle di Fire Emblem), potenziare le armi dei Mirage (chiamate Carnage, e che insegnano nuove skill al personaggio a secondo del loro grado in modo similare a Final Fantasy IX), e ottenere nuovi gradi da idol per ottenere Performa particolari che, uniti a quelli droppati dai nemici, ci permetteranno di forgiare nuove armi e ottenere particolari skill extra.

Tokyo Mirage Sessions #FE

Questo crossover a conti fatti non contiene molto del mondo di Fire Emblem, se escludiamo il jingle del level-up, il nome, l’aspetto dei Mirage, e la possibilità di evolvere le loro classi utilizzando i Master Seal. Tutto il resto del gioco è preso a piene mani da Shin Megami Tensei ma non senza qualche coraggiosa novità: se nella serie principale colpire un nemico con il suo punto debole permette di ottenere un turno in più con cui attaccare, in Tokyo Mirage Sessions #FE come suggerisce il nome, potremo sferrare particolari attacchi chiamati “Session“. I personaggi sono in grado di imparare, oltre a skill e skill passive, anche attacchi Session che apparentemente non possono essere usati a piacimento, ma che verranno lanciati in automatico dagli eroi non di turno quando un nemico verrà colpito da un punto debole particolare. Per fare un esempio Itsuki potrebbe imparare un attacco di spada Session che si attiva tramite un attacco di vento. Se Tsubasa colpirà con un attacco di vento un nemico debole a tale elemento, Itsuki seguirà in automatico sferrando “gratuitamente” il suo attacco Session.

Ovviamente questo può scatenare anche una serie di combo potentissime se insegneremo i giusti attacchi Session ai vari personaggi: idealmente in un solo turno potremmo essere in grado di lanciare più di 10 attacchi. Questo rende il titolo molto strategico nella decisione di quali skill imparare, dato che potremmo prediligere grosse catene lanciate contro un solo tipo di nemici, o piccole catene da dividere tra un po’ tutte le minacce che ci troveremo a fronteggiare. Ovviamente non siamo i soli eletti a poter utilizzare questo tipo di risorse: gli attacchi Session possono essere lanciati anche dai gruppi di nemici che colpiranno i punti deboli dei nostri eroi. In ogni caso, se dal lato di Shin Megami Tensei abbiamo debolezze e resistenze agli elementi legati alle varie magie, l’influenza di Fire Emblem si fa sentire tramite l’introduzione delle debolezze ai vari tipi di arma come Spade, Lance, Asce e Archi.

Tokyo Mirage Sessions #FE

Colori inquietanti

Graficamente Tokyo Mirage Sessions #FE è veramente ben realizzato: personaggi e animazioni sono ottimi, non abbiamo rilevato alcun calo di framerate, c’è una buona espressività e i luoghi che visiteremo sono dettagliatissimi e tutti da esplorare. L’ambientazione a sua volta, è di difficilissima interpretazione: il suo mondo pieno di colori, di glitter, di canzoni e di riferimenti agli idol potrebbe farlo sembrare un titolo superficiale, e invece sotto questo velo di gioia si nasconde l’ansia, l’inquietudine, e l’angoscia propri di ogni titolo di Shin Megami Tensei, lasciando nel cuore del giocatore un contrasto che cattura. Le musiche sono piene di enfasi e adatte a ogni occasione e il doppiaggio, esclusivamente giapponese, è come al solito di fattura eccellente.

In quanto gioco di ruolo di Shin Megami Tensei anche la longevità schizza alle stelle offrendo decine di ore di gioco e diversi personaggi giocabili tra cui scegliere per formare il proprio party da sogno, e una menzione speciale va anche al Wii U Gamepad, che fa le veci di un tablet o un cellulare tramite il quale potremo leggere gli SMS che ci vengono mandati durante la storia dai vari personaggi.

Tokyo Mirage Sessions #FE

In conclusione

Tokyo Mirage Sessions #FE è molto, molto particolare. Un crossover apparentemente privo di punti in comune che si trasforma in qualcosa di nuovo e avvincente. Un gioco di ruolo solido, strategico e dalle atmosfere uniche che non fallirà nel soddisfare i fan della serie di Shin Megami Tensei lasciando forse un po’ delusi quelli di Fire Emblem che, in fin dei conti non otterranno molto riconoscimento. Fatto sta che per gli amanti dei giochi di ruolo è un titolo da non perdere, e per chi non conosce la serie di Shin Megami Tensei è un primo passo per iniziare a recuperare una delle saghe più inquietanti e splendide tra i giochi di ruolo. Magari proprio con Shin Megami Tensei IV, disponibile sull’eShop del Nintendo 3DS.

8.5

Pro

  • E' colorato ma nasconde l'atmosfera lugubre della serie
  • Strategico e solido
  • Tante novità interessanti

Contro

  • Pochi fattori di Fire Emblem
  • Potrebbe lasciare una brutta impressione iniziale nella sua atmosfera giocosa
  • Ambientazioni di battaglia un po' ridondanti
  • Nessuna traduzione in italiano
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