Total War: Attila

La saga di Total War ha sempre stupito gli aficionados del brand con ambientazioni storiche e personaggi sempre di primo piano, con cui è sempre un piacere confrontarsi. Abbiamo potuto combattere infatti dal Giappone feudale, alla Roma imperiale fino alle campagne napoleoniche, sempre con la stessa energia e impegno. Creative Assembly ha così deciso di riportarci dalle parti del fiume Tevere, ma questa volta al tramonto di Roma, quando le popolazioni barbariche premevano già in maniera consistente ai confini. Fra tutte queste popolazioni spiccava Attila con i suoi Unni, e questo nuovissimo Total War, che sbarcherà nei negozi il prossimo 17 febbraio, è dedicato proprio al re “al cui passaggio non cresceva più l’erba”.

Sellate i cavalli

La campagna del nuovo Total War: Attila comincia alla fine del IV secolo dopo Cristo, proprio quando Roma non riesce più a contenere la straripante forza dei barbari che premono ai confini. L’impero, ricordiamolo, è già diviso tra Occidente e Oriente e quindi ha due capitali: Roma e Costantinopoli. Potremo quindi impersonare non solo le due facce dell’Impero, ma anche altre otto popolazioni barbare, tra cui Visigoti, Vandali, Unni e perfino i Sassanidi, stanziati all’epoca nell’attuale Iran. Inutile specificare che in base alla fazione che sceglierete il gameplay varierà nettamente. In ogni caso avrete la sensazione di una certa decadenza, e il senso incombente di tragedia si respirerà in ogni scelta tattica che intraprenderemo. Questo elemento è ulteriormente rafforzato dai nuovi elementi di gameplay introdotti dagli sviluppatori, come le intemperie che colpiranno i campi di battaglia, o le spaventose epidemie, come il morbo della peste.

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In questo senso è giusto rammentare che sì, potremo in un certo modo influenzare la storia, ma data la fedele ricostruzione degli eventi sarà parecchio difficile impedire a Costantinopoli di non soccombere. Potremo anche dedicarci a felici scorribande in compagnia di Attila e dei suoi Unni, scelta che è stata inserita solo all’ultimo momento da parte degli sviluppatori, dato che almeno inizialmente non era possibile controllare la fazione di questi feroci barbari.

L’orda

La porzione di gameplay più divertente contenuta nel titolo è costituita dalla possibilità di azione da parte dei barbari. Un po’ come accadeva nel primo Total War: Rome con la Barbarian Invasion, anche in questo caso potremo scatenarci in una Modalità Orda in cui non si avrà una fissa dimora e ci si potrà muovere dove si riterrà più conveniente. Non essendo legati a nessuna città, questi nomadi dovranno compiere razzie in continuazione per assicurarsi viveri e ricchezze. La mappa è realmente immensa, e non avere punti di riferimento fissi può risultare spesso dispersivo. I territori su cui potremo muoverci vanno infatti dalla Gran Bretagna fino alla Persia dei già citati Sassanidi, e potremo toccare anche Russia, così come le coste del Nord Africa: una vastità di terre che necessiteranno un controllo capillare anche attraverso governatori e relativi editti.

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Ritornando alla Modalità Orda, potremo costruire degli accampamenti più o meno stabili in cui reclutare nuovi appartenenti al clan. Durante questa sedentarietà momentanea, potremmo ottenere dei bonus, i quali però spariranno una volta che decideremo di rimetterci in movimento. Ogni dinastia presente in gioco comunque avrà un albero genealogico ben definito con cui si potranno instaurare alleanze tramite matrimoni combinati ad hoc. Nel caso in cui qualche parente avrà intenzione di farci le scarpe sul nostro territorio potremo fare ricorso a sistemi più o meno leciti che vanno dal taglio di fondi fino al vero e proprio assassinio. Le abilità poi verranno affiancate dai cosiddetti tratti caratteriali che potranno essere assegnati al personaggio per ulteriori bonus.

Battaglia in tempo reale

Le battaglie, come sempre, si svolgeranno anche in tempo reale, dimostrando ancora una volta la bivalenza del titolo. In Total War: Attila potremo riscontrare parecchie novità anche in questo senso. Innanzitutto è stata modificata la gestione della fatica delle unità, le quali si affaticheranno abbastanza in fretta, per cui ci toccherà pianificare al meglio gli attacchi, senza lasciare truppe in giro per la mappa a stancarsi per nulla. Sia in scontro diretto che a turni, l’intelligenza artificiale ha fatto realmente passi da gigante, spiazzandoci con scelte non solo reattive ma spesso pro-attive. Modificata parzialmente anche la gestione degli assedi, in cui i danni subiti o assegnati nella modalità a turni avranno un risvolto anche per quanto concerne quello che vedremo in tempo reale e viceversa.

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Per quanto concerne il comparto tecnico, il tutto è di primissimo livello. Peccato solo per gli eccessivi caricamenti, sebbene ridotti rispetto ai capitoli precedenti, e in parte giustificabili dalla vastità del campo di gioco . Per il resto il framerate si è stabilito sempre sopra i 15 frame per secondo con scorci in battaglia diretta davvero impressionanti. Nel multiplayer invece ritroveremo la campagna in cooperativa e scopriamo la battaglia online, dove ci si potrà scontrare con un massimo di quattro contro quattro.

[signoff icon=”quote-circled”]Total War: Attila convince a pieno tutti, sia i neofiti che i veterani, grazie alle numerose novità inserite. Anche le meccaniche di sopravvivenza mettono sale su un sistema di gameplay collaudato, ridando smalto a un franchise che sembra non invecchiare mai. Mettere a ferro e fuoco l’impero romano con le proprie orde barbariche non è mai stato così divertente![/signoff]

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