Underworld Ascendant – Provato

Negli uffici di Digital Bros. abbiamo provato una demo pre-alpha di Underworld Ascendant, titolo sviluppato da OtherSide Entertainment ed edito da 505 Games, mancante ancora di una data di uscita precisa. Il titolo è il sequel spirituale della saga Ultima Underworld con la quale condivide gran parte degli elementi, tra i quali la presenza dello Stygian Abyss.

Nella nostra breve prova, abbiamo potuto testare le meccaniche principali che contraddistinguono il titolo, e anche vedere i toni che caratterizzano il background del gioco.

Underworld Ascendant

Stimolare il ragionamento

Underworld Ascendant riprende molte delle meccaniche rese celebri da titoli come il primo Thief o System Shock (anche per via della presenza di sviluppatori di questi titoli tra i designer del gioco), favorendo un approccio più ragionato dell’azione rispetto ad uno più combattivo e istintivo. L’incedere dell’azione inoltre, è scandito dalla soluzione di enigmi ambientali piuttosto che dai possibili scontri coi nemici. Per quanto riguarda il personaggio, avremo una barra della vita, una barra del mana e un inventario che ci permetterà di raccogliere e mantenere armi (da taglio, da concussione e archi con varie frecce) e oggetti di vario tipo (dal cibo, agli oggetti da lanciare fino agli oggetti chiave). Caratteristica peculiare del gioco invece sarà la possibilità da parte del giocatore di utilizzare una bacchetta magica grazie alla quale interagire con l’ambiente circostante (ad esempio creare un ponte con dei barili o immobilizzare un oggetto a mezz’aria). Il resto delle interazioni come gli attacchi, le parate e l’interazione con oggetti quali bauli, porte o leve rimangono legate agli standard dei giochi sopracitati, anche in questo caso caratterizzate dalla visuale in prima persona.

Sebbene dunque dal punto di vista del gameplay, non ci siano grosse innovazioni rispetto a ciò che fino ad ora si è trovato nel panorama di questo genere di videogiochi, dal punto di vista degli stimoli verso gli utenti ad utilizzare l’ingegno più che forza, Underworld Ascendant offre un ottimo punto di partenza. La risoluzione degli enigmi, il superamento degli ostacoli, e anche l’affrontare i nemici spesso in condizioni sfavorevoli riservano sempre multiple alternative, con il giocatore spronato implicitamente a pensare come si farebbe nella vita reale rispetto a come si fa all’interno di un videogioco. Il tutto però limitato dallo stato attuale del gioco, giustificato sicuramente dalla versione pre-alpha, che però in alcuni frangenti rendeva tutto davvero molto legnoso.

Underworld Ascendant

One way ticket for abyss and back

Se quindi dal punto di vista ludico, Underworld Ascendant mantiene un equilibrio costante tra elementi classici e spunti interessanti, dal punto di vista del background invece ci troviamo di fronte ancora ad un lavoro embrionale. Gli ambienti esplorati, formati per lo più da piccole stanze e lunghi corridoi, sono sì bui ed angoscianti ma scarni di elementi particolari e piuttosto simili uno all’altro. Per quanto riguarda la narrativa invece, abbiamo solo una piccola introduzione che ci racconta di come il protagonista si sia ritrovato catapultato nello Stygian Abyss e di come debba trovare una via d’uscita. Durante tutto il resto della demo, la narrativa era quasi assente, se non lasciata minimamente intendere in qualche piccolo elemento.

Non ci esprimiamo invece sul comparto grafico e sonoro, in quanto essendo una pre-alpha è davvero troppo presto per anche solo iniziare a giudicare questi aspetti. Resta comunque il fatto che abbiamo testato il gioco con tutte le impostazioni ad Ultra e, seppur con qualche leggero scatto, si è comportato abbastanza dignitosamente.

Underworld Ascendant


In conclusione, la nostra breve prova di un’ora di Underworld Ascendant ci ha fornito una prima impressione su un titolo comunque ambizioso. L’idea di riprendere meccaniche stealth e di risoluzione ingegnosa degli enigmi ambientali è la direzione giusta da seguire; vanno comunque migliorati molti aspetti che ad oggi rendono il gioco un po’ troppo legnoso e limitato. Il titolo OtherSide Entertainment resta sicuramente un gioco che nella sua faretra ha dei colpi interessanti da scoccare.

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