Unikrn CEO: gli eSport non hanno bisogno delle Olimpiadi

eSport e Olimpiadi, siamo sicuri che siano un vantaggio come pensiamo?

Negli ultimi anni la possibilità per gli eSport di entrare a far parte del programma olimpico è aumentata, ma non tutti coloro che ne sono coinvolti sono favorevoli.

Rahul Sood, CEO della società di scommesse sugli eSports Unikrn, ritiene che i benefici per il Comitato Olimpico Internazionale superino di gran lunga quelli per le parti interessate che già investono negli eSports.

Lo scorso novembre, il CIO ha riconosciuto gli eSport come attività sportiva a tutti gli effetti, e ci sarà un evento a pieno titolo ai Giochi Asiatici del 2022 a Hangzhou.

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Organizzazioni come la Asian Electronic Sports Federation stanno cercando di inserire gli eSports nelle cartelle olimpiche e sperano che il CIO, alle prese con un pubblico che invecchia sempre di più e con un fascino sempre meno appetibili di alcuni sport tradizionali, lo vedranno come il futuro.

Tuttavia, non tutti coloro che sono all’interno della comunità eSport vedono quest’inclusione come il Santo Graal degli sport, a quanto dice Sood.

Alcuni membri di società eSport sono molto eccitati e non vedono l’ora di vedere i videogiochi alle Olimpiadi, ma molti non ne colgono il punto. Penso che gli eSports non abbiano bisogno delle Olimpiadi tanto quanto le Olimpiadi necessitano di essi. Dovrebbero creare una giusta casistica per fare in modo che accada, se posso essere onesto.

Sood ha affermato che molte delle principali competizioni eSports, come il Counter Strike Premier e il The International di Dota 2, si svolgono durante i mesi estivi e si scontreranno certamente con le Olimpiadi.

Potrebbe portare a giocatori con grosse perdite finanziarie, e alcuni dei migliori giocatori del mondo potrebbero scegliere di saltare le Olimpiadi e concentrarsi su competizioni eSports di lunga data.

È estremamente improbabile che i migliori atleti scelgano le Olimpiadi rispetto a competizioni di eSports di alto livello. È fuorviante, o egoista, pensare che le Olimpiadi siano in qualche modo un onore più grande del The International, le World Cup o i major di CS:GO. Gli atleti di Esport non hanno giocato per anni, a volte per oltre un decennio, scommettendo tutto in una singola vittoria al fine di vincere una medaglia d’oro, lo hanno fatto per vincere il titolo più importante nel loro gioco. Francamente, i giocatori conoscono già gli eSports, non è un segreto, e non è piccolo. Gli eSports come comunità sono lo sport con più rapida crescita al mondo. 

A luglio, il CIO ha ospitato un forum sugli eSports presso la propria sede a Losanna, in Svizzera, coinvolgendo oltre 150 rappresentanti di tutta la comunità dei giochi elettronici.

Anche se la possibile inclusione degli eSports nel programma olimpico non è stata discussa esplicitamente, è stato visto come un ulteriore segnale che il CIO sta prendendo sul serio i giochi competitivi.

Le Olimpiadi vogliono aggiungere gli eSports per convincere i giovani a guardare il loro evento, non a invitare le persone anziane a guardare i nostri. Per questo motivo, l’unico vantaggio finanziario delle Olimpiadi sarebbe l’esposizione a marchi in qualche modo inconsapevoli del panorama eSports, che contribuirebbero ad accelerare l’inevitabile.

 

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