Urban Empire – Recensione

I gestionali si sono sempre spinti là dove nessuno avrebbe mai osato spingersi, dai ristoranti agli hotel, dagli ospedali alle caserme dei vigili del fuoco, ma mai avevano osato tanto: trasformare il giocatore in sindaco di una città. E se state pensando che SimCity già lo faceva vuol dire che non avete idea di cosa sia Urban Empire, perciò vi conviene leggere questa recensione, soprattutto se volete candidarvi a sindaco del vostro Comune.

Urban Empire

Urban Empire, di Reborn Games, è un gestionale un po’ atipico con una forte componente relazionale che vuole spinger il gioco e il giocatore alla sperimentazione di un ambiente realistico quale può essere quello d’una amministrazione comunale. Il tutto inserito in una cornice storica, a metà fra il fantasioso e il reale, che contestualizza qualunque cosa voi facciate all’interno della più ampia storia urbana del mondo. In particolare prende avvio dall’ultimo slancio fondativo delle città, avutos verso la metà dell’800, quando aveva ancora un senso fondare una città al fine di sedimentare una nuova comunità.

Da quel momento, il giocatore – messo per decreto imperiale al lavoro per creare una città che diventi simbolo dell’impero – dovrà mettersi alla prova con tutto ciò che riguarda l’amministrazione di un comune. Ovviamente la fondazione sarà una cosa leggermente diversa da tutto il resto del gioco. Potremo infatti creare, tramite tracciato del mouse, una griglia di strada e terreni su cui potranno insediarsi i primi residenti. Potremo scegliere il nome dell’insediamento e anche il nome del primo quartiere che più avanti diventerà il “centro storico” della nostra piccola e simpatica città. Allo stesso tempo dovremo decidere anche su quale ricerca investire soldi e tempo, al fine di migliorare le condizioni di vita della popolazione.

L’albero tecnologie è realizzato in modo piacevole e si lascia guardare, il problema – semmai – risiede nei caratteri davvero minuti con cui vengono spiegati dettagli e “lore” delle tecnologie. A ogni modo, le tecnologie non saranno necessariamente sempre uguali. Ogni volta infatti, giunti circa a metà della ricerca, ci verrà chiesto su cosa ci si dovrebbe focalizzare. Ad esempio sviluppando le forniture idriche, dovremo decidere se focalizzare la nostra attenzione sulla pulizia dell’acqua, sulle fogne o sulla fornitura del servizio. La nostra scelta terminerà un bonus per la città e un cambiamento nei tratti del nostro primo personaggio.

Urban Empire

Diciamo “primo personaggio” perché la storia di Urban Empire è, al fondo, la storia di una famiglia storica, discendente dal fondatore della città. Potremo scegliere fra quattro famiglie: i Von Pfiltzen (famiglia aristocratica di grande valore militare), gli Shuyskys (famiglia dalle spiccate doti aristocrazia illuminata), i Kilgannon (contadini apprezzati per la loro lealtà all’imperatore) e Sant’Elia (famiglia piccolo borghese attenta ai diritti umani e alla giustizia sociale). Con il nostro primo personaggio dovremo occuparci, fra le altre cose, anche della crescita del nostro erede, scegliendo le sue scuole, le compagnie da frequentare eccetera, al fine di dargli dei tratti “migliori” rispetto a quelli del padre, al fine di rimediare – magari – a degli errori commessi durante la prima era.

Ovviamente al passare di ogni era cambierà l’aspetto della città e soprattutto potremo costruire nuovi edifici come Università, Teatri, Cinema e luoghi di culto vari. La costruzione di queste strutture influisce anche sulla qualità della vita della nostra città. I parchi cittadini, ad esempio, saranno estremamente importanti per rendere il nostro insediamento piacevole per la popolazione, mentre i quartieri industriali, trainatori dell’economia cittadina, abbasseranno il livello di vivibilità della città. Altre variabili riguardano la felicità e il divertimento cittadino, la sicurezza (ottenibile costruendo stazioni di polizia) e la salute pubblica (generata da cliniche e ospedali).

Urban Empire

A questo punto, un qualsiasi giocatore interessato a comprare Urban Empire potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad una sorta di Monopoly videoludico. No, Urban Empire ha un elemento centrale che lo rende assolutamente imprevedibile: il Consiglio Comunale. Se pensate che tutto quello di cui abbiamo appena parlato venga costruito così, su due piedi, facendo soltanto attenzione al budget di spesa, vi sbagliate di grosso. Tutto, ma proprio tutto, ogni singola costruzione, ogni singola modifica all’assetto urbano, dovrà passare attraverso il Consiglio Cittadino all’interno del quale, i vari partiti, si schiereranno di volta in volta a favore o contro le vostre proposte.

Per ingraziarveli potrete affidarvi a delle azioni speciali create allo scopo di far cambiare loro idea e spingere la votazione nel senso che voi desiderate. Pregare, domandare e minacciare sono le tre possibilità che avete a disposizione ma, attenzione, non sempre funzioneranno e, in ogni caso, abbasseranno la “benevolenza” e il livello di sopportazione che quel partito ha per voi. Ovviamente potrete anche fare “favori” speciali ma questo influirà sui tratti del vostro personaggio rendendolo, come dire… più italiano.

Fino ad adesso abbiamo parlato di un gioco certamente divertente e con molte sfaccettature. Non abbiamo riscontrato bug o errori di sorta, il gioco va alla grande. L’unico difetto risiede nella longevità, davvero bassa, del titolo, il quale non permette di giocare su mappe libere o magari addirittura create tramite editor. Le uniche modalità possibili sono lo Scenario (consigliato solo a giocatori esperti dei gestionali) e la campagna principale. Le mappe giocabili sono soltanto tre, poche anche queste, ma la cosa che davvero potrebbe farvi imbestialire sono i click. Sì. I click.

Per fare una sola, semplicissima azione come creare un ospedale dovrete: cliccare sul quartiere in cui intendete realizzarlo, cliccare sul pannello di modifica del distretto che vi si apre, cliccare su “conferma ripartizione quartiere”, cliccare su “conferma infrastrutture”, cliccare sulla struttura che volete realizzare, cliccare sul punto del quartiere sul quale volete edificarla, cliccare su conferma, cliccare su “proponi al Consiglio Cittadino”. No, questo è veramente troppo.

Urban Empire


In definitiva, Urban Empire è un gioco che si lascia giocare ma difetta gravemente di longevità con sole quattro fazioni, tre mappe e quattro ere. Un po’ poco per un gestionale che viene venduto a prezzo alto. Troppo alto.

7.1

Pro

  • Bello da vedere
  • Profondo e impegnativo al punto giusto
  • Divertente per mettersi alla prova

Contro

  • Cortissimo
  • Troppi click
  • Non perdona nulla al giocatore
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