Victory: The Age of Racing – Anteprima Victory: The Age of Racing

Dall’Italia talvolta non si sente parlare unicamente di gastronomia, calcio e della varietà di forme artistiche presenti in questo Paese. Succede infatti che di tanto in tanto un coraggioso team di programmatori si cimenti a lavorare su un progetto totalmente autarchico. E’ questo l’obiettivo di Vae Victis, la casa di origini nostrane al lavoro per sviluppare un gioco di corse automobilistiche differente da quelli già presenti sul mercato. Victory: The Age of Racing, così si chiama il titolo, sembra avere tutte le carte in regola per farsi strada attraverso i molteplici Mmog già presenti, portando una ventata di aria fresca al genere dei bolidi su quattro ruote.

Pronti, partenzia, Via!

Abbiamo avuto modo di vedere su strada Victory: The Age of Racing pochi giorni fa al Gamescom e subito ci ha attirato per il suo feeling accattivante a partire dal background, unico nel suo genere. Il gioco, infatti, ci proietta fin dall’inizio in un futuro immaginario, dove le gare automobilistiche sembrano essere rimaste tali e quali a quelle odierne, con la stessa adrenalina e le stesse meccaniche, ma con l’unica differenza nella loro estetica che ricorderà sicuramente agli appassionati i vecchi bolidi degli anni ’60, portando appunto questi modelli in un titolo ambientato cento anni più tardi. Qui i piloti provetti si scontreranno su una serie di tracciati al fine di ottenere la fama e la gloria che ogni giocatore che si rispetti vorrebbe avere.

Parliamo un po’ del gameplay e vediamo perchè il titolo in questione meriterebbe di entrare a far parte dell’universo dei giochi di massa di primo piano. In primo luogo, Victory non ha l’obiettivo di estendersi a qualsiasi giocatore: essendo infatti principalmente un gioco orientato alla simulazione, rivelerà una difficoltà maggiorata rispetto ad altri prodotti per coinvolgere maggiormente i giocatori hardcore, se così possiamo chiamare i veri appassionati di corse, che finora hanno avuto modo di vedere solamente titoli per lo più sviluppati per l’utenza casual. Non sarà comunque un prodotto troppo elitario, semplicemente "non sembrerà di guidare un HoverCraft", come ci hanno detto gli stessi sviluppatori a Colonia.

Avremo modo di interagire con il nostro alter-ego similmente a quanto avviene in un mmorpg, ovvero incrementando gradualmente il nostro livello e distribuendo di conseguenza una serie di punti a 6 diverse statistiche dell’auto che spaziano dall’aerodinamica al peso della stessa. Nel "garage" dove verremo catapultati potremo costruire un buon numero di auto, adattando per ognuna caratteristiche specifiche per ogni tracciato.

Le varie sezioni di gioco sono divise da stanze create principalmente dai giocatori stessi che avranno la possibilità di settare i parametri della gara, tra cui la scelta del luogo e la possibilità di omettere le collisioni. Una volta all’interno della stanza, non sarà necessario attendere gli altri piloti: basteranno infatti un paio di persone per scendere in pista e partire; al contrario di quanto si possa pensare, i ritardatari inizieranno direttamente dai box, senza attendere la fine della corsa per i piloti già in pista. Ovviamente, questi ultimi raramente avranno la possibilità di vincere ma gli sviluppatori hanno pensato bene che facendo le corse piuttosto brevi i giocatori arrivati in ritardo nella gara precedente possano riscattarsi dopo qualche minuto in quella successiva.

Per ora sappiamo che saranno presenti 15 circuiti situati in diverse località: si passerà infatti da zone desertiche a distese alberate, arrivando a correre anche nei tratti freddi ed innevati dell’Antartide. Sembra comunque che non verranno aggiunti altri luoghi per il momento dato che quelli già presenti si rivelano strutturati piuttosto bene a livello visivo.

La mia auto è differente

Uno dei punti di forza di Victory: The Age of Racing è la vasta personalizzazione applicabile al proprio veicolo: possiamo contare infatti su una miriade di combinazioni differenti per quanto riguarda i tre blocchi modificabili (retro, centro e fronte), arrivando intorno alle 3000 in continua espansione. Potremo poi  colorare come più ci piace il nostro mezzo sbizzarrendoci grazie ad una buona tavola di colori e pattern. Interessante anche la possibilità di applicare un buon numero di aerografie ed adesivi, tutti scalabili e gestibili in base ai nostri gusti. E’ altrettanto importante notare come i ragazzi di Vae Victis abbiano voluto curare ogni più piccolo dettaglio di questa fase che sicuramente porterà via un bel po’ di tempo al giocatore. Infatti, gli sviluppatori non si sono limitati a sviluppare gli elementi sopracitati ma hanno anche aggiunto la possibilità di utilizzare più di 1300 forme geometriche da applicare sull’auto, in qualsiasi posizione e dimensione si preferisca, rendendo così il nostro alter-ego unico nel mondo di gioco.

 

La compro

Partiamo col dire che Victory è giocabile gratuitamente e questo è un fattore più che positivo. Ovviamente coloro che hanno sviluppato il gioco non vivono di pane ed acqua, pertanto consegnando il titolo nelle mani del publisher Gamefirst ci si imbatterà nel temutissimo Item Mall. Ebbene, sembra che questo fattore non rovinerà in alcun modo l’esperienza di gioco, rendendo il tutto equilibrato e non mettendo su due piani diversi i giocatori paganti dai non: sarà infatti possibile acquistare gli oggetti dell’Item Mall anche dal normale Shop di gioco tramite l’utilizzo della moneta virtuale accumulata durante le varie sessioni. Inoltre non saranno presenti oggetti unici per chi paga, si cercherà invece di mantenere tutti allo stesso livello facendo in modo che alcuni accessori acquistabili con soldi reali possano essere comprati solo ad un determinato livello.

In base a quanto visto fino a questo momento, il titolo presenta una lavorazione di alto livello, esibendo un dettaglio maniacale per i dettagli grafici dell’auto. Ovviamente c’è bisogno di perfezionare ancora alcuni elementi visivi ma il solo poter vedere il realismo delle reazioni date da elementi come le sospensioni, il motore e il movimento dei pistoni ci ha lasciato sicuramente un’ottima impressione sulla cura nello sviluppo del titolo. Gli scenari, inoltre, sono molto evocativi e ben realizzati ed esprimono l’atmosfera delle varie zone avvalendosi di tonalità di colori più o meno accesi. Impressionante anche l’accuratezza sfruttata nei giochi di luce prodotti in primo luogo dal sole: la nostra auto, infatti, verrà colpita in modo particolarmente realistico da elementi come l’illuminazione delle varie zone, regalando al giocatore un esperienza maggiormente realistica.

Traguardo

Come avete potuto leggere in questa anteprima, Victory: The Age of Racing sembra essere un gioco che merita sicuramente di essere provato. Molte caratteristiche fanno si che il titolo possa realmente entusiasmare tutti quei giocatori che non hanno ancora trovato il loro titolo ideale di corse tra quelli già presenti sul mercato. Un gioco che può rivelarsi una vera e propria esperienza reale di guida, sacrificando tuttavia quella fascia di utenti che ormai popola il mercato dei Mmog di racing.

 

 

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