Way of the Samurai 3 – Recensione Way of the Samurai 3

Libero di seguire la via del Bushido… per la terza volta!

Muoversi tra i videogiochi è un percorso impervio; il giocatore che entra in negozio si ritrova circondato da un caleidoscopio di colori, titoli sempre nuovi, generi in evoluzione, saghe conosciute e nuove software house pronte a nascere. E’ sempre difficile quindi scegliere quale titolo acquistare, sopratutto perchè non si potrà mai sapere se riuscirà o meno a darci l’esperienza di gioco che cerchiamo. Way of the Samurai 3 rispecchia in pieno quanto detto: fa parte di una saga al suo terzo capitolo ma relativamente poco conosciuta qui da noi, rendendo difficile al nuovo utente avvicinarsi senza rischi al gioco. La software house nipponica Spike comunque ci riprova e porta sulla next Generation il terzo capitolo della sua storica saga, Way of the samurai 3. I primi due capitoli, arrivati qui in Europa sulla precedente console di casa Sony, trasportavano il giocatore in un esperienza di gioco free roaming dove, attraverso

momenti chiave e scelte comportamentali, poteva decidere il destino del proprio samurai e del villaggio. Il Gameplay molto libero ed il forte fattore di rigiocabilità costituivano i puntidi vanto della serie che oggi si ripropone in chiave next generation, cercando di rimediare alle proprie lacune e di esaltarne i pregi. Squadra che vince non si cambia ? Andiamo a scoprirlo…

Una Katana tra Amore e Potere

Una fresca pioggia bagna il viso del nostro samurai che si risveglia nel mezzo di un campo di battaglia; davanti a lui due contadini impauriti pronti a prestargli soccorso e nelle nostre mani la prima scelta. Già dopo pochi secondi di gioco potremo infatti iniziare a decidere cosa fare della nostra "nuova vita da Samurai" : accettare l’aiuto dei contadini, rifiutarlo con orgoglio o più semplicemente estrarre l’arma; la scelta è nelle nostre mani. Il giocatore sarà infatti catapultato in un esperienza di gioco dove potrà prendere svariate decisioni dettate dagli eventi prestabiliti o più semplicemente interagendo con gli abitanti della zona in qualsiasi momento, attaccandoli o lavorando per le varie fazioni. Queste ultime saranno proprio le basi del nostro destino nel villaggio di Amara; potremo infatti aiutare i ricchi abitanti della città alta, liberare i poveri contadini dal giogo dei potenti oppure venire coinvolti nei giochi di potere del palazzo, tra le tipiche figure delle geishe e dei daimyo. Molte storie si intrecciano nel villaggio di Amana, seguendo la fantasia degli sviluppatori o richiamando personaggi della vera storia giapponese, fino a dove il giocatore deciderà di condurre il proprio alter ego samurai. Un punto di forza del gioco è anche nella personalizzazione di questo alter ego; potremo infatti scegliere fra otto visi e ventisette costumi per disegnare il nostro personaggio iniziare da poter poi arricchire con gli oltre cento accessori indossabili durante il gioco. Il tutto ovviamente non disponibile dall’inizio ma da sudare con le nostre buone azioni nella storia o con la nostra lama affilata.

Con che arma combatto oggi?

Nel vostro villaggio feudale potrete risolvere spesso le controversi con le parole o con un inchino; quando però questo non sarà possibile allora sarete felici di avere al vostrofianco un arma. Dalla più semplice katana fino al martello da fabbro passando per lance e spade ninja potrete essere sicuri che non vi di trovare la vostra preferita tra le oltre cento armi a disposizione; nel caso non ci riusciate potrete addirittura crearla. Avrete infatti la possibilità di comporre la vostra katana o la vostra lancia combinando vari pezzi per dare il look e le statistiche che più vi aggraderanno alla vostra fida compagna. Tutto questo da fare ovviamente dal fabbro del villaggio, dove potrete potenziare inoltre le statistiche di attacco, difesa o la durabilità di una vostra arma. Il problema riguardo a questo sistema di potenziamento rimane il fatto che, come aumenterà la statistica scelta, sarà dettato totalmente dal caso e potrà anche abbassarsi. Vi ritroverete quindi, nel tentativo di rendere "perfetta" la vostra arma, a salvare e resettare diverse volte perchè il numero di potenziamente sarà limitato ed irreversibile; la cosa diventa purtroppo frustrante alla lunga, in parte ripagata dal piacere di sconfiggere in un sol colpo nemici che prima vi sembravano invincibili. Un interessante elemento delle statistiche di ogni arma è il peso, variabile in base alle parti della stessa, che renderà quindi impossibile roteare spadoni come fossero fuscelli, a vantaggio di un gameplay più vicino al reale. Potrete però portare con voi solamente tre armi contemporaneamente e conservare le altre nel deposito a casa vostra; non sarà però facile scegliere come comportarsi perchè dovrete tener sempre a mente che potrete rubare l’arma a ciascun nemico che sconfiggerete.

Duelli, Duelli e… DUELLI!

Tutte queste armi brillano grazie ad un sistema di combattimento vasto e che ha cercato di coprire gli errori dei precedenti capitoli. Questa volta infatti in base all’arma che impugnerete utilizzerete uno dei dodici stili di combattimento presenti nel gioco dal quale, a seconda di cosa starete utilizzando, attingerete alcune tecniche generali ed altre utilizzabili solamente con la spada stessa. Una volta estratta l’arma il giocatore sarà pronto a combattere : Quadrato e triangolo costituiranno i principali tasti d’attacco che serviranno insieme ad R1, utilizzato anche per parare, a destreggiarci tra un nemico e l’altro. Combinando questi tasti con quelli direzionali potremo quindi utilizzare le tecniche

a disposizione della nostra arma, che potremo imparare automaticamente usandoUn fendente vale più di mille parole ripetutamente la nostra amata Katana, fino a raggiungere la maestria nelle arti marziali
imparando tutte le oltre settecento abilità disponibili . Non siamo però in un film di costume ed i vostri avversari non saranno così galanti da presentarsi singolarmente; capiterà spesso infatti  di essere circondati da più nemici tra i quali potrete destreggiarviattraverso il sistema di puntamento automatico, pronto ad inquadrare l’ultimo nemico colpito, oppure attraverso il tasto R2 che permetterà di cambiare bersaglio ed impostare automaticamente la telecamera. Come in ogni gioco d’azione vi sarà, sia per noi che per i nostri avversari, una barra della vita che scenderà ad ogni colpo o, se sarete abbastanza bravi, si azzererà direttamente grazie ai contrattacchi istant kill, già presenti nei precedenti capitoli ma questa volta resi più difficili da effettuare. Un importante aspetto della saga, capace di portarla ad un livello più vicino al reale, è la barra di stress della spada: Ogni volta infatti che colpiremo il nemico o pareremo un colpo la barra sotto quella della vita si riempirà un pò e scenderà rapidamente mentre rimarremo fermi. Se questa barra raggiungerà l’apice si perderà uno dei segmenti che la compongono, rendendo effettiva l’usura della spada fino a giungere, se non si gioca con cautela, alla rottura dell’arma.

Amana: Un villaggio da scoprire.

Il gioco però non è ovviamente tutto sangue e katane; il giocatore si muoverà infatti nella zona di Amana contraddistinta da otto luoghi diversi, ciascuno dei quali raggiungibile dalla mappa ed esplorabile normalmente percorrendolo a piedi. Ogni spostamento nella mappa generale scandirà l’avanzamento del tempo, diviso nelle più comuni fasi giornaliere, e conseguentemente cambieranno anche gli eventi chiave ai quali si potrà prendere parte. Il tempo potrete anche farlo passare riposando nella vostra casa, dove potrete inoltre recuperare l’energia perduta, depositare le vostre armi ed i vostri oggetti oppure cambiare gli accessori indossati dal vostro samurai. Gli eventi chiave, mostrati sulla mappa generale tramite punti esclamativi blu,coinvolgeranno i personaggi principali della storia e permetteranno di andare avanti nel gioco e di scoprire nuove vicende del villaggio di Amana, fino a giungere ad uno dei ventidue finali disponibili, alcuni con punti in comune ad altri ma ciascuno segnato dal percorso delle vostre scelte. Per migliorare la propria reputazione presso una determinata parte degli abitanti della zona di Amana potrete eseguire missioni affidatevi dai responsabili delle quattro fazioni presenti, missioni che dopo qualche ora di gioco inizieranno purtroppo però a ripetersi, difetto che affligge la saga sin dal primo capitolo. A seconda inoltre di come vi comporterete nel gioco potrete inoltre, nella schermata finale, ricevere uno dei cinquanta titoli disponibili; dal vegetariano poichè avete mangiato solo verdure fino al titolo di Samurai4Ever per la vostra capacità di seguire fedelmente la via del bushido. Lo schermo finale inoltre evidenzierà proprio, attraverso una percentuale, quando siete riusciti a rimanere sulla retta via e vi premierà con dei samurai point, utili a sbloccare nuovi costumi ed accessori. Attenzione però alle penalità; ogni volta infatti che colpirete un innocente riceverete un malus che, a fine gioco, si convertirà in una perdita di punti.

Un nuovo inizio, una nuova missione.

Una volta terminata quindi la vostra avventura vi sarà chiesto se vorrete salvare per creare un file dal quale ripartire alla volta del villaggio di Amana. In questo nuovo gioco conserverete i vostri soldi, le vostre armi, le tecniche e tutto ciò che avrete ottenuto nella partita precedente; potrete inoltre cambiare il nome ed il design del vostro samurai per vivere l’avventura sotto nuove spoglie. Una piacevole novità di questo capitolo è quella di poter vivere il gioco nei panni di OGNI personaggio presente nel territorio del villaggio, a patto che lo abbiate sconfitto in una precedente partita. Potrete quindi divertirvi finalmente a scorrazzare nei panni del vostro personaggio preferito, potendo impersonare addirituttura i vecchietti del villaggio.La replay value del gioco in questo modo è altissima : potrete cimentarvi nel collezionare tutte le spade, tutti i titoli di fine gioco,imparare tutte le tecniche, vedere tutti i finali ed ottenere ogni accessorio. Saranno inoltre disponibili quattordici partners femminili che potranno accompagnarvi durante la storia e richiederanno condizioni particolari per convincerle a seguirvi. Il gioco saprà quindi tenervi impegnati per tantissime ore, non riuscendo però a mantenere il livello di sfida sempre costante; dopo diverse partite il giocatore si ritroverà infatti con armi molto avanzate, capaci di sconfiggere anche i nemici migliori. Entrano in gioco qui quindi le modalità di gioco avanzate: Hard, Super Hard e Onehit Kill, dove con il primo colpo ricevuto si verrà sconfitti. Il postgame più profondo, come spiegato, sarà quindi il paradiso dei "maniaci del collezionismo" ma si rivelerà probabilmente ripetitivo per il giocatore comune o per chi non si riuscirà ad appassionare troppo al gioco.

Paesaggi e suoni di un Giappone perduto.

Grafica e sonoro costituiscono purtroppo i talloni d’Achille del titolo della Spike, la quale probabilmente ha scelto di concentrare
lo sviluppo più sulla libertà di gioco che sul comparto grafico. Quando il giocatore accenderà la propria console si ritroverà davanti ad una grafica poco superiore a quella della vecchia generazione di console, elemento che purtroppo potrebbe scoraggiare diversi videogiocatori. Viste inoltre le vastissime possibilità di personalizzazione del personaggio saranno purtroppo frequenti anche i "bug" grafici, con armi che potrebbero sembrare sospese in aria ed accessori che non riusciranno a calzare perfettamente il personaggio.
Sono comunque difetti minori che si potranno superare riflettendo su quello che veramente si vuole chiedere all’esperienza di gioco di Way of the Samurai 3.
Il comparto sonoro offre invece spunti interessanti sfruttando tipiche sonorità della musica tradizionale giapponese; sono ricorrenti infatti strumenti a corda e leggeri strumenti a fiato che intonano le melodie tradizionali dell’epoca Sengoku. L’idea di base delle musiche è ottima e coinvolgono il giocatore nell’atmosfera ma, unica e grave pecca, sono però poco varie e da orecchiabili ed interessati possono diventare alle volte noiose e ripetitive, sopratutto dopo lunghe sessioni di gioco. Buoni sono gli effetti sonori fatti da armi, tecniche e dai personaggi durante le battaglie ma il vero spunto interessante del comparto audio sono i doppiaggi dei personaggi; discreti in inglese ma veramente coinvolgenti in lingua originale.

Giudizio Finale:

In conclusione Way of the Samurai 3 costituisce un interessante aggiunta al parco giochi disponibile per gli action di nuova generazione. La Grafica ed il sonoro presentano dei difetti ma le grandi possibilità di gameplay ed il fattore di rigiocabilità rendono il titolo della Spike un gioco interessante, sopratutto per i giocatori assidui. A chi ha apprezzato i precedenti capitoli consiglio di comprarlo senza pensarci due volte poichè riesce a migliorare in tutto e per tutto la saga, portando la giocabilità ad un nuovo livello di libertà e correggendo diversi difetti. Per chi invece si avvicina per la prima volta al titolo consiglio di provarlo prima; Way of the Samurai è un gioco che si può amare in maniera incredibile oppure odiare clamorosamente.

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