Western Heroes – Recensione Western Heroes

Il Natale è alle porte, in televisione siamo sommersi di pubblicità, i bambini iniziano a scrivere le loro letterine a Babbo Natale e i videogiocatori a scegliere i titoli che si sono fatti sfuggire al day one. Insomma, tutti sono pronti a passare le vacanze natalizie in allegria e in compagnia, oltre che di amici e familiari, di videogiochi e giocattoli. Tra i regali che sceglieranno tanti bambini figurano in maggioranza i videogiochi, e il prodotto del quale ci accingiamo a parlare potrebbe diventare il dono che il buon vecchio Santa Claus porterà ai piccoli appassionati videoludici, che in un futuro non molto lontano potrebbero diventare veri e propri hardcore gamers.

 

Un fucile per giocare

Non è difficile catalogare Western Heroes come un prodotto per bambini, ed è molto chiaro già dalla confezione, con in allegato al gioco un bel fucile. Il titolo in questione è infatti venduto esclusivamente in bundle con questo accessorio, in cui montare, come consuetudine, il Wiimote e il Nunchuk. La qualità dei materiali che compongono la periferica è abbastanza buona, e dà l’impressione di essere abbastanza resistente. La realizzazione del fucile è sufficientemente fedele e oltre al grilletto per sparare, c’è sotto di esso una leva che serve a ricaricare. Rispettivamente, grazie a un meccanismo, il grilletto si collega al tasto B, invece il caricatore porta alla pressione di C; mentre si gioca è molto comodo mirare, sparare e caricare, e il tutto è molto naturale nei movimenti. Un problema però il fucile lo ha: il grilletto è davvero duro e dopo un po’, oltre ad avere le braccia stanche per il prolungato sollevamento del fucile stesso, fa male il dito indice. Avessero migliorato il grilletto, questa sarebbe stata senz’altro una delle migliori periferiche sinora uscite con un gioco, e poteva per giunta essere migliore del Wii Zapper.

 


Eroi del lontano ovest

Il gameplay che propone Western Heroes riprende le meccaniche di un classico shooter su binari. In tutto ci sono 12 livelli e ognuno di essi è diviso in diverse fasi, scandite da un filmatino d’intermezzo uguale per ogni livello, almeno nelle movenze dei personaggi. Purtroppo, un problema abbastanza evidente è la presenta di un’unica arma utilizzabile, unito al fatto che risulta davvero difficile, se non fosse per gli effetti audio, non sempre precisi, capire se il nostro colpo è andato assegno: insomma, non si ha quella fisicità che si ha in altri sparatutto su binari. Il giocatore non deve far altro che sparare a ogni nemico su schermo, ma prestando attenzione ai civili: se si colpisce un povero contadino o una innocua ragazza si ricevono diversi punti di penalizzazione invece del consueto aumento del punteggio, che inizia a moltiplicarsi quando si eseguono colpi consecutivi. Ciò è molto importante in chiave rigiocabilità dal momento che il gioco in singolo non dura molto, anzi, nel giro in un’ora e mezza si può portare tranquillamente a termine. Ma il maggior divertimento arriva quando si gioca in multiplayer, sfortunatamente solo offline. Non è presente nemmeno l’opzione per condividere i propri punteggi con i propri amici in rete.

 

Tutti insieme per la sopravvivenza

Le modalità in cui sfidare fino a quattro amici sono diverse, ma neanche in questo caso numerose: oltre alla possibilità di giocare l’intera avventura in cooperativa, è presente una modalità sopravvivenza dove uccidere orde di avversari che ci attaccano e la modalità di tiro al piattello in cui l’obiettivo è sparare a tutti gli oggetti che vengono lanciati, barili o piatti, prima che tocchino terra. In generale, pur non essendo ricca di opzioni, la modalità multiplayer risulta discreta e divertente. Andando a parlare del lavoro grafico non c’è molto da dire: la fluidità è sempre garantita in ogni occasione, ma non convince a pieno la qualità grafica del prodotto. Pur essendo molto colorato, il gioco appare molto indietro rispetto alle ultime uscite e non riesce a raggiungere buoni livelli,  ma mostra una più che sufficiente ricostruzione di ambientazioni caratteristiche del vecchio west. L’accompagnamento sonoro, invece, risulta discreto per le musiche, ma abbastanza scadente per quanto riguarda gli effetti.

 


Commento

Non c’è molto altro da dire: Western Heroes è un titolo dedicato ai videogiocatori più piccoli e non rientra minimamente nel genere di giochi che un vero videogiocatore tende ad acquistare, ma se c’è qualche hardcore gamer che ha letto quest’articolo, e che vuole fare un buon regalo al proprio nipotino, fratellino o cuginetto, l’acquisto è consigliatissimo, vista la presenza di un’ottima periferica inclusa nel prezzo. Quest’ultimo però è forse un po’ alto rispetto anche ad altri giochi dello stesso genere.
Quindi, se volete spendere 60€ per un regalo, procedete, se no, lasciatelo lì dov’è.

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