Wizard101 – Recensione Wizard101

La KingsIsle non deve essere troppo contenta del successo di Free Realms. Anche se forse dovrebbe, o perlomeno, potrebbe, di rimbalzo, esserne avvantaggiata. Il reale problema della piccola casa indipendente americana è che del suo gioco di maghetti (Wizard 101) pochi sanno l’esistenza, se non i più svezzati addetti ai lavori. Orientandosi, forse erroneamente, ad un pubblico "kids", si è limitata un mercato che avrebbe potuto, e spero sarà in futuro perchè il gioco merita, essere molto più ampio.

 

 

Maghetti in città

 

La prima cosa che farete dopo aver creato il vostro account, sarà quella di scaricare un mini-client di pochi MB. Come il fenomeno Free Realms, infatti, anche Wizard 101 è praticamente tutto in streaming e quindi non necessita di GB di dati da downloadare ed installare per procedere nel gioco. La grafica totalmente in 3D, dallo stile cartoonesco non troppo dissimile a quella del colosso SOE e una fluidità di gioco che non conosce lag, premia gli sforzi della KingsIsle, che da questo punto di vista ne esce subito alla grande. W101 è capace di girare anche su PC datati in maniera egregia.

Lanciato il gioco vi troverete subito a fare "i conti" con una sorta di Silente, che mischia anche elementi da cappello parlante, tutto in stile potteriano fino al midollo. Il barbuto e canuto Merle Ambrose, decano della scuola di magia di Wizard City, vi condurrà attraverso alcune domande sulle vostre preferenze "esistenziali" in fatto di distruzione, stile di gioco, e affinità combattive, alla scelta della scuola di magia più adatta a voi ( ma potrete sempre tornare indietro e barare in modo da sceglierla voi di sana pianta). Le scuole di magia sono sette in tutto. Quella che sceglierete all’inizio sarà la vostra primaria, ma niente vi vieterà in seguito di spendere i training point che accumulerete lungo i livelli, per acquisire spell anche di una seconda scuola, visto che gli incantesimi della prima vi saranno concessi "for free".

Potrete barcamenarvi tra il fuoco piuttosto che il ghiaccio, la morte invece che la tempesta, la scuola della vita oppure quella del bilanciamento, o infine dedicarvi a quella mitologica. Ognuna di queste ha le sue caratteristiche ben distinte e vi assicurerà creature uniche e potenziamenti da giocare attraverso le carte (come vedremo), ed anche qualche svantaggio a fronte di molti pregi (ad esempio la scuola dedita alla tempesta è quella più potente, ma anche quella per la quale è più facile fallire il lancio degli incantesimi).

Compiuto questo fatidico passo sarete chiamati alla scelta del sesso e dell’aspetto del vostro PG (con una discreta varietà di template) e poi finalmente sarete condotti per mano da Ambrose a produrre i primi vagiti nella ridente cittadina di Wizard City.

La vostra esperienza si dipanerà lungo l’arco di 50 livelli di gioco, di cui la prima parte (poco più di una decina) da svolgere all’interno della città, portando a compimento le classiche quest che vi saranno assegnate dagli NPC e che riguarderanno la sconfitta di mostri di vario genere, dai troll, alle fatine cattive, passando per becchini zombie armati di badile fino a scheletrici pirati in bandana. Superata Wizard City, e sottoscrivendo un abbonamento mensile, potrete accedere agli altri 4 mondi di gioco, che spaziano da ambienti in stile egizio fino a classici stili giapponesi. Come detto però, il gioco free è limitato alla starting area, e quindi abbiamo a che fare con un modello simile a quello di Free Realms, dove a fronte della gratuità di una parte dei contenuti, ce ne sono molti altri accessibili solo a pagamento, oltre che la possibilità di acquistare con moneta reale la valuta corrente del gioco per ottenere particolari item (dall’equip alle pozioni, alle carte) attraverso gli shop interni al gioco.

 

Il combattimento

 

Il combattimento in Wizard 101 è a turni e avviene attraverso l’uso di carte, in modo simile alle partite di Magic o a quelle di Yu-gi-oh. Attraversando le varie zone del gioco, se lascerete la safe area che vi sarà assicurata dall’uso dei marciapiedi ( un tocco educativo simpatico, attraversare la strada vuol dire pericolo, camminare sui marciapiedi vuol dire salvarsi la vita) incontrerete i mob che gironzolano liberamente per i vari quartieri e se vi avvicinerete troppo, subito sarà tracciato sul terreno una sorta di circolo magico all’interno del quale prenderete posto sia voi che il mob ( o più utenti e più mob, ma sempre in numero paritario, lo scontro 1contro tanti può avvenire solo in particolari dungeon). A turni sarete chiamati a giocare una carta dal vostro deck, di cui una versione base vi sarà gentilemente donata all’inizio del gioco, e che conterrà un certo numero di queste dedicate alla vostra scuola primaria, ed altre, poche, di scuole diverse.

 

 

Potrete giocare carte che evocano mostri, oppure potenziare il vostro prossimo attacco o proteggervi contro un certo tipo di scuola di magia (anche i mostri vi appartengono). Ogni carta giocata, ad eccezione delle protezioni o dei potenziamenti, costa dei punti mana e dei punti azione accumulati passando il turno. Alcune ne costano diversi, ma assicureranno risultati più devastanti. L’azione del mostro che avete evocato sarà tracciata attraverso una sequenza filmata decisamente suggestiva e divertente. La varietà delle carte da giocare assicura un certo ricambio nella noia che potrebbe sopravvenire rivivendo sempre le stesse scene. Carte e quindi incantesimi aggiuntivi, vi saranno concessi gratutiamente dal vostro insegnante passando di livello, oppure potrete acquistarle dai vendor locali (alcune sono usabili solo una volta e poi andranno perse, le cosiddette treasure cards), o vincerle come ricompensa per una quest fino ad ottenerle usando i training points che accumulerete progredendo nel gioco.

 

Svaghi, equip e PvP

 

Per ricaricarvi dalle botte prese, avrete due opzioni. Ritornare nei quartieri sicuri ( Commons, Ravenwood ed alcuni altri sono privi di mob e sede delle scuole di magia e dei vendor) e rifocillarvi automaticamente ogni tot secondi di una parte dei punti vita persi, oppure cercare nelle zone a rischio dei globi rossi vaganti ed andarci letteralmente incontro, per ricaricarvi più velocemente di un ammontare elevato di vita. Stessa cosa per i punti mana, globi azzurri sparsi un pò ovunque da cercare anche nelle zone sicure, oppure mini-games giocabili nel quartiere Commons, dove risiedono gli studenti di magia. Portando a compimento questi sotto-giochi, ricaricherete il mana a seconda del punteggio che avrete ottenuto.

A differenza di Free Realms, dove ancora non è stato implementato, qui avrete da subito il vostro mini appartamento, munito pure di attico da decorare con piante ed affini. La vostra stanza, che contiene anche un forziere stile banca personale, potrà essere arredata con item ottenuti come ricompensa oppure acquistati dai vendor.

Sconfiggendo i mob e risolvendo quest otterrete anche vestiario, bacchette magiche, ed affini. Tutti questi pezzi di equip avranno statistiche che solo in parte  vi faranno comodo, in quando quasi sempre dedicate ad una scuola di magia piuttosto che ad un’ altra. Quello che non vi serve potrete venderlo. Da notare l’ottima varietà nelle fogge dei vestiti e nei colori.

Se sarete stufi di confrontarvi contro avversari gestiti dal computer, esiste anche la possibilità di battervi contro altri maghetti di pari livello, nell’arena cittadina, in scontri che vanno dall’uno contro uno fino al quattro contro quattro. Esistono sia i duelli amichevoli, che quelli che influenzano il ranking PvP del vostro personaggio. Questa volta, anche se battutti, non subirete la perdità dei punti mana o di quelli vita, come invece avviene quando sarete sconfitti dai mostri (in questo caso, ovunque voi siate, ritornerete in una safe area).

Per quanto riguarda la chat, almeno che non abbiate pagato per l’uso semi-libero della stessa, avrete solo la possibilità di offrire ai vostri interlocutori alcune frasi standard. Il parental control è molto invasivo, e seppur capendo il fatto che il gioco sia dedicato ai ragazzini, viene spesso difficile poter scrivere anche frasi assolutamente innocenti e banali nella chat senza essere bloccati per presunti torpiloqui. Anche il nome che sceglierete all’inizio per il vostro PG non è libero, ma è frutto della combinazione di varie parole selezionate da un elenco inziale. Vedrete quindi spesso altri giocatori con nomi simili al vostro, se non uguali.

 

 

Altre caratteristiche in ordine sparso

 

Notata la totale assenza di crafting, si può sottolineare il fatto che spesso vincerete o otterrete pet puramente decorativi che gireranno con voi ovunque andrete. Dai mini ciclopi ai dragetti svolazzanti, non influenzeranno il vostro gameplay, ma saranno solo estetismo allo stato puro.

Se vorrete affrontare sfide più impegnative, alcune volte vi saranno assegnate quest che vi condurranno all’interno di edifici dove dovrete sconfiggere un particolare boss, spesso accompagnato da un suo fedele scagnozzo di rango più basso. Se siete di un livello sufficientemente alto potrete arrischiarvi ad affrontarli entrambi da solo, altrimenti potrete sempre entrare nel dungeon contemporanamente ad un altro giocatore (non esiste una vera opzione di party, ma poco prima dell’entrata troverete disegnati al suolo dei cerchi somiglianti a dei blocchi di partenza. Quando vi ci posizionerete sopra inizierà un countdown di 10 secondi entro il quale, se qualcuno altro farà lo stesso, potrete accedere contemporanamente ad altri player.

In conclusione si può senz’altro affermare che nonostante il gioco non brilli per varietà incredibile negli eventi e nelle azioni, assicura ore ed ore di divertimento anche per chi non è più un bambino. Potrete giocarci tranquillamente con i vostri figli senza pericolo che possano rimanere troppo impressionati da mostri sempre rappresentati con la giusta dose d’ironia.

Gli amanti di Harry Potter sicuramente dovrebbero darci un’occhiata, ma anche tutti i casual gamer troveranno un sano divertimento tra una spadata e l’altra nelle lande fantasy abituali.

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